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NIBIRU - Gli Dei Babilonesi

La genesi dell'umanità nelle tavole ritrovate

La storia degli Dei sumeri, ricavata dalle traduzioni delle tavole, è ai confini della fantascienza e sembra uscita da una sceneggiatura di alto livello.
Gli Anunnaki (Coloro che dal Cielo sono venuti sulla Terra) sono gli abitanti del pianeta Nibiru (pianeta dell'attraversamento) e giunsero sul nostro pianeta circa 450.000 anni fa in cerca di risorse minerarie per il loro pianeta.
Questi Dei stanziarono il loro primo avamposto a sud della Mesopotamia, sotto il controllo di Enki e del fratello Enlil, successivamente fondarono altre basi, fino nello Zimbabwe per estrarre l'oro dai vasti giacimenti.
Nel tempo gli Anunnaki, per alleviare il duro lavoro, decisero di creare una razza di lavoratori (schiavi) e grazie alle loro avanzate conoscenze scientifiche, 300.000 anni fa effettuarono un esperimento manipolando geneticamente una specie di ominidi presenti in quell'area, innestandovi il proprio DNA. Con la collaborazione della sposa di Enki, Ninhursag (chiamata anche la "Dea Madre" o "Signora che dà la vita") venne generato l'Homo Sapiens.
Questo schiavo venne utilizzato nelle miniere in Africa e negli altri avamposti, ma essendo un ibrido non era in grado di riprodursi, quindi Enki decise di dargli questa opportunità con un ulteriore modifica genetica senza avere il consenso dei superiori.
Quindi gli schiavi iniziarono a procreare e accadde ciò che narra anche la Bibbia: "Che i figli degli Dei videro le figlie dei terrestri e presero per mogli quelle che piacquero loro più di tutte". Il Dio Enlil non apprezzò questa mescolanza e decise di sfruttare un evento di sua conoscenza per eliminare l'umanità.
Gli Anunnaki sapevano che presto sulla Terra si sarebbe verificata una catastrofe (13.000 anni fa) provocata dalla forza gravitazionale esercitata dalla vicinanza di Nibiru alla Terra. Gli Dei partirono sulle loro navicelle tenendo all'oscuro l'uomo su quello che stava per accadere e fecero ritorno solo quando il disastro era compiuto. Ma Enki prese posizione contro la decisione comune cercando di salvare la specie umana attraverso una "famiglia prescelta", informò del pericolo un uomo, che nella Bibbia porta il nome di Noé. Il Dio gli fornì le conoscenze necessarie per la costruzione di "un'arca" dove poter salvare le specie terrestri dall'imminente disastro. Quando infine le navicelle si posarono sul monte Ararat, fu grande lo sconcerto nell'apprendere che alcuni uomini erano sopravvissuti.
A seguito di ciò che era avvenuto, l'umanità fu finalmente accettata e gli Dei diedero la possibilità agli uomini di costruire una loro civiltà visto che il diluvio aveva spazzato via i vecchi insediamenti. Vennero concessi loro tre siti in cui stabilirsi: nella Valle del Nilo, nella bassa Mesopotamia e nella Valle dell'Indo.
La quarta zona, sacra e alla quale all'uomo era precluso ogni accesso senza autorizzazione, fu occupata dagli Dei, il suo nome era Tilmun (luogo dei missili) ed era la nuova base spaziale. Non si conosce il motivo per cui gli Anunnaki lasciarono la Terra, ma molte civiltà scomparse ci hanno lasciato calcoli e predizioni sulla data in cui sarebbero ritornati, e a quanto pare siamo piuttosto vicini all'evento. Non solo siamo vicini al ritorno degli Dei giganti, ma ci attende anche il passaggio del loro pianeta, Nibiru, descritto ampiamente nelle tavolette di argilla trovate in Mesopotamia.