NeverInMyName

I tempi cambiano e gli ideali si perdono. Che tristezza! 

Cossutta: non mi riconosco più

in questa sinistra rozza e aggressiva

"Vedo un tatticismo strumentale, un cinismo senza principi. Sostenere Prodi non significa solo votare conformemente, ma soprattutto non indebolirlo sostenendo pubblicamente posizioni demagogiche, spesso rozze che in più rischiano di esercitare un influsso negativo su giovani e lavoratori''.

Quella di Armando Cossutta è una dura j'accuse verso la sinistra radicale. L'ex presidente del Pdci dice, in un colloquio con Il Riformista, di riconoscersi più nel ''pragmatismo'' della sinistra riformista che nel ''tatticismo''  di una parte della sua stessa compagine.  

Beh, io in nessuna delle due. Per me la sinistra, quella vera, quella dei valori che mi sono stati inculcati da ragazzina, non esiste più.

Condivido quello che dice Cossutta, ovvero che la situazione sia complicata, che ci sia molta incertezza, non solo a guardare in prospettiva ma anche a fermarsi all'immediato, alle scadenze che aspettano il governo a settembre. Ma questa non può essere una giustificazione a certi attegiamenti assunti da questo maggioranza.

E' anche vero, però, che ci siamo liberati di Berlusconi ma non del berlusconismo e il margine esiguo con cui sono state vinte le elezioni non permette di pretendere l'impossibile.

E soprattutto non possiamo correre il rischio che il 'nano malefico' riprenda in mano il potere. "È una verita banale, ma qualcuno finge di non capirlo - sottolinea Cossutta - mi riferisco a quella che impropriamente viene chiamata sinistra radicale. Vedo che in tre mesi è stato fatto tanto, compreso ciò che sembrava impensabile. Abbiamo eletto subito i presidenti delle Camere e un capo dello Stato che fa sentire la sua voce. Ma su certi temi si continua a usare un tatticismo che a me non piace. Per niente. Quanto al governo - osserva ancora Cossutta - sento aria nuova. Ci siamo svincolati dal vassallaggio agli Stati Uniti. Di D'Alema poi condivido le parole e le posizioni assunte sulla crisi mediorientale’'.

Interessante anche quello che dice in merito al voto sulle missioni all'estero. ''La fiducia è stata un errore - dice l'ex presidente del Pdci - Si è finito per enfatizzare il peso di un dissenso reale ma circoscritto, dando l'impressione di una maggioranza divisa quando invece tutti i partiti della coalizione hanno approvato, con più o meno entusiasmo, la linea del governo. Bisognava mettere i senatori dissidenti davanti alle loro responsabilità'''.

Quanto a un possibile allargamento della maggioranza, Cossutta sottolinea: ''Non ci sono le condizioni per pensare a una diversa maggioranza, nè l'ingresso di nuove forze in blocco rientra nei piani del presidente del Consiglio. C'è invece - è il suo ragionamento  - la necessità e la possibilità di trovare nuovi consensi, il che non significa dare la caccia ai parlamentari della Cdl ma garantire più sostegno al governo''.

Infine, Cossutta non risparmia un commento al progetto messo in campo da Rifondazione Comunista e cioè la costruzione della sezione italiana del partito della sinistra europea. ''Una proposta seria - spiega - ma ancora troppo simile ad un allargamento del prc in quanto tale che alla costruzione di un'area plurale fatta con i movimenti''.

Insomma se da una parte Cossutta non risparmia critiche dure ai suoi, dall'altra elogia la maggioranza. Secondo voi cosa ha in testa questo 'grande vecchio' comunista? Resterà a guardare o cercherà una nuova collocazione?

Io non ho dubbi! A settembre. sono convinta, ci sarà qualche novità...