Diario In Rete

Omaggio alla dea dell'amore


Madre alla stirpe di Enea, a tutti piacere, numi o mortali che siano, Venere, che dai alimento di vita!Sotto il cielo ove passan le stelle fai che il mare sia sparso di navi e le terre sian feconde di messi:tra i viventi di ogni essere nuovo tuo e il merito se vien concepito, se hai nascita, e se vede la luce.Te, o dea, te fuggono i venti qando arrivi, le nubi del cielo; ai tuoi piedi ad arte la terra fa spuntare fragranti i suoi fiori, ti sorridon le distese marine,e ne cielo che s'č fatto sereno chiara luce e diffusa sfavilla. Cosė, non appena un giorno rivelaprimavera, e dischiuso la zefiro fa sentire il suo soffio fecondo, sono o primi ucelli, o divina,a dar segno di te e del tuo arrivo, il cuore scosso dalla tua forza. Poi saltellan le fiere nei pascolilietamente, nč le ferman le acque dei torrenti che scorrono gonfi: sedotto ognuna dalle tue graziebrama seguirti, e non conta dove. Per mari, monti e fiumi impetuosi, per le frondose case degli ucellie i prati verdi ottieni alla fine, dolce lusinga d'amore infondendo che di dar vita sian tutte avideper propagarla specie per specie.Buon Anno a tutti