Pensare nelle nuvole

Ciao Dottore


Ciao Dottore,ti scrivo perchè a dirtele certe cose sembrerebbe un po', un po' .... insomma non vorrei passare per quello a cui piacciono gli uomini.(scusa piccolo innocenti pensieri evasivi che mi allontanano dal quid di questa lettera)Il lavoro sta diventando sempre più duro, rischi, compromessi inaccettabili, fiducia tradita... insomma la nave affonda e sarebbe meglio per tutti se si saltasse sulla scialuppa per andar a riparare altrove. Dottore, e pensare che se chiudo gli occhi sembra ieri che ci hanno presentati, ieri che eravamo affannati nel lavoro. Ognuno col suo personale traguardo da raggiungere. Ora non sei lì a scherzare con noi, a prendere in giro il tuo socio da una vita. In questi giorni che non sei qui manca anche la tua ironia, la serietà che mettevi nelle cose e soprattutto lo sguardo da macho, bello e tenebroso... questo però lo dico per scherzare ancora una volta con te, non sono io che devo giudicarti sotto l'aspetto fisico. Pranzi, serate, la convention, le mini riunioni contro il sistema... ah manca un pezzo di quest'ufficio e manca davvero qualcosa alla mia gionata di lavoro,come a quella del tuo socio (credo) .Spero ci sia davvero qualcosa di meglio, la ricerca è dura, difficile e non sempre porta risultati, chissà che però un giorno la squadra non si ricomponga magari sotto un altro nome. Intanto ti saluto mio amico, se mi permetti.