Creato da nicolaputignano il 29/08/2006
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Non c’è più umanità

Post n°60 pubblicato il 03 Gennaio 2007 da nicolaputignano

Mi chiedo, in questi giorni di ricorrenze Sante e di ricorrenze dettate dal frenetico consumismo, se è lecito ad li la della propria fede e morale trasformare l’odio la vendetta la sete di giustizia in morte.

È quello che la TV, in nome dell’informazione ci propina, mi disgusta. L’uccisione di Saddam, non nego di aver avuto un forte disgusto all’immagini e al pensiero della giustizia fatta per mezzo della morte, che qualcuno direbbe non cruenti, trasmesse dai TG.

 

La chiesa si indigna, gli stati europei prendono le distanze e io non posso che gridare attraverso questo Blog la preoccupazione per il mio futuro per il futuro dei figli del mondo.

Credo che la pena capitale aggiunga un fallimento al sistema sociale i cui fallimenti sono così evidenti.

 

Ho scoperto che siamo tutti figli del Dio denaro, per questo mi sento sporco ed inerme ai grandi avvenimenti. So che molti condividono questa sensazione, ma se devo esser sincero oggi non mi basta più. Cerco un fine, ma credo che questo mondo sia già alla fine.

N.P.

 
 
 

Post N° 59

Post n°59 pubblicato il 21 Dicembre 2006 da nicolaputignano
Foto di nicolaputignano

 Auguri di un Buon Natale

immagine

 
 
 

Post N° 58

Post n°58 pubblicato il 20 Dicembre 2006 da nicolaputignano
 
Foto di nicolaputignano

La Creazione

In principio

Dio creò cielo e la terra.

Il mondo era vuoto e deserto,

le tenebre coprivano gli abissi

e un vento impetuoso soffiava

su tutte le acque...

Dio disse:

"Vi sia una grande volta!

Divida la massa delle acque".

E così avvenne.

Dio fece una grande volta

e separò acque di sotto

dalle acque di sopra...

Dio disse:

"Siano raccolte in un sol luogo

le acque che sono sotto il cielo

e appaia l'asciutto".

E così avvenne.

Le dimissioni di Riccardo Petrella da Presidente dell’Acquedotto Pugliese e lo scambio di accuse tra lui e il Presidente della Regione Nichi Vendola hanno un preciso significato.

Il primo grande e amaro significato e che la  ripubblicizzazione dell’acquedotto pugliese tira in ballo interessi  fortissimi con una grande battaglia politica e culturale da affrontare.

Il secondo significato che sia Petrella che Nichi hanno immaginato che le loro nomine fossero garanzia di un miracolo.

La realtà amara e che erano solo “due uomini soli al comando”.

Il terzo ed unico grande significato e che abbiamo bisogno di una democrazia partecipata dal basso. Il Paese cambierà solo se le migliaia di donne e uomini da cui è costituita lo vogliono cambiare.

L’acqua va protetta da sfruttamenti e costituisce un patrimonio dell’umanità.

Il mio invito e di organizzare mobilitazioni di far capire quando è importante che l'acqua non deve diventare il petrolio di domani.

 Nicola Putignano

 
 
 

Attenti alle offerte paghi dopo senza interessi!!!

Post n°57 pubblicato il 20 Dicembre 2006 da nicolaputignano
 

Spesso, leggendo le pubblicità di alcuni prodotti acquistabili a rate, notiamo dei termini "strani" e non ne conosciamo il significato.

Stiamo parlando esattamente di TAN e TAEG: che cosa sono? Innanzitutto TAN sta per "tasso annuale" e TAEG per "tasso annuo effetivo globale".

Andiamo con ordine. Il tasso annuale è quel tasso di interesse espresso in  percentuale sul credito concesso al cliente; normalmente, per valutare bene la convenienza di un finanziamento, non basta conoscere solamente la misura del tasso annuale applicato dal creditore. Occorre sapere anche in che misura incidono tutta una serie di oneri, che di solito sono presenti, tipo le spese di istruttoria della pratica per il finanziamento, spese di assicurazione e garanzia, spese di riscossione delle rate, ecc.

La legge stabilisce che, a garanzia del consumatore, gli annunci pubblicitari e le offerte effettuati con qualsiasi mezzo, devono indicare anche il TAEG ed il relativo periodo di validità delle promozioni stesse.

Il calcolo del TAEG non è molto facile, anche se si tratta di trovare quel tasso di interesse che rende uguali la somma del credito concesso al cliente, con la somma complessiva che il cliente dovrà rimborsare alla scadenza. In pratica, se il credito concesso alla data del 1/1/2001 è di lire 1.000 ed il rimborso ala scadenza del 1/7/2002 è di lire 1.200, si avrà:

                                     546/365   

1.000 = 1.200 / ( 1 + i ), dove i = TAEG  

risolvendo l'equazione con dei passaggi matematici, si troverà che i = 0,1296, e cioè TAEG = 12,96%

 
 
 

Post n°56 pubblicato il 20 Dicembre 2006 da nicolaputignano
 

Puglia: scontro frontale tra ideologia SpA e difesa del servizio pubblico - Si dimette il presidente dell'Acquedotto Riccardo Petrella

07/12/2006

Si dimette il presidente dell'Acquedotto

Motivo principale, dice lo stesso Riccardo Petrella, il dissenso con la Regione che detiene il controllo della Spa. Il presidente della Regione, Nichi Vendola: rispetto la sua scelta

BARI - Dimissioni a sorpresa del presidente dell’Acquedotto Pugliese Riccardo Petrella. La decisione è stata resa nota stamani dallo stesso professore durante un’audizione dinanzi alla commissione bilancio della Regione Puglia. Motivo principale, a suo dire, il dissenso con la Regione che detiene il controllo della spa.

Bari - Dimissioni a sorpresa del presidente dell’Acquedotto Pugliese Riccardo Petrella. La decisione è stata resa nota stamani dallo stesso professore durante un’audizione dinanzi alla commissione bilancio della Regione Puglia. Motivo principale, a suo dire, il dissenso con la Regione che detiene il controllo della spa. Il presidente della Regione Nichi Vendola ha espresso «rispetto per la scelta del presidente dell’Aqp, a fronte di un dissenso importante che vi è stato tra noi». «E' un dissenso che dura da un anno e che io speravo di poter ricomporre in una scelta condivisa – ha aggiunto Vendola – la scelta condivisa è quella della difesa dell’acqua come bene comune e come bene pubblico, il rifiuto di qualunque idea di mercificazione dell’acqua».
«L'acqua – ha detto ancora Vendola – non è una merce, è un diritto universale e su questa base e su questa filosofia si trattava di riorganizzare un acquedotto che da lungo tempo vive una crisi importante di mission e vive anche una crisi organizzativa interna».
«Il presidente Petrella ha ritenuto che la partita decisiva fosse quella del superamento della formula giuridica della società per azioni, che per ripublicizzare l’Acquedotto bisognasse superare la formula della Spa – ha aggiunto il presidente della Regione Puglia – io ho sempre ritenuto che quello fosse un problema del tutto secondario, perchè una Spa di proprietà interamente pubblica non rappresenta una minaccia all’acqua pubblica. Ho pensato che, invece, la ripubblicizzazione dell’Acquedotto fosse innanzitutto un processo riacquisizione della capacità di razionalizzazione della rete, la lotta contro le perdite che superano il 50% della rete acquedottistica, la lotta per recuperare una vera capacità aziendale di progettare e investire in grandi opere, la capacità di mettere in rete il ciclo della depurazione».
«Ho pensato – ha affermato ancora Vendola – che la partita fondamentale non fosse quella per me formale della configurazione giuridica dell’ente, ma fosse quella sostanziale della riorganizzazione dei servizi idrici nei confronti dei cittadini».
Petrella è rimasto, secondo Vendola, «della sua opinione e come non usa in generale in Italia, ha deciso di rassegnare le proprie dimissioni e questo è anche il segno di uno stile importante che io apprezzo molto, di un uomo che continua per me ad essere un amico e un maestro. Ma purtroppo succede che quando le idee debbano essere tradotte in scelte politiche, quando devono trasferirsi dal cielo delle nostre impostazioni culturali e ideologiche alla terra delle nostre scelte di governo, talvolta ci possano essere delle divergenze, che non sono una tragedia, sono delle divergenze. Riccardo Petrella ha ritenuto che questa divergenza fosse insuperabile – ha concluso il Vendola – e, da par suo, ha pensato di lasciare l’incarico perchè non è un uomo attaccato alla poltrona. È un esempio da questo punto di vista nel nostro mondo, però io voglio dire a Petrella che il suo congedo, che è anche un atto doloroso, mi spinge ancora di più a sentirmi impegnato nel processo di ripubblicizzazione di Acquedotto pugliese».
Sulla nomina del nuovo presidente dell’Aqp, Vendola ha precisato che «come si dice, ogni giorno ha la sua pena, nel senso che oggi prendiamo atto delle dimissioni del presidente e riflettiamo su quello che bisogna fare».

 

 
 
 
 
 

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