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Resident Evil 4 PC

Post n°3 pubblicato il 26 Marzo 2007 da Eldest1
 
Tag: Games
Foto di Eldest1

Visto che il mio amore è una fanatica di questo survival horror, come non dedicargli una recensione?<3 (sia chiaro,questa recensione l'ho presa da internet, piu' precisamente gamesradar, visto che non conoscendo il gioco, non avrei potuto farla.Chiedo venia xD)

Lo aspettavamo da così tanto tempo, che temevamo si fosse smarrito tra
le nebbie dei giochi “eternamente in ritardo”. Alla fine, però, Resident Evil 4
è arrivato. L’ultimo episodio della saga ha esaltato nel 2005 i
possessori di GameCube, i primi fortunati che hanno potuto aiutare Leon
Kennedy (il protagonista di questo e del secondo episodio della serie)
a salvare Ashley, la figlia del presidente degli Stati Uniti. Qualche
mese dopo, anche chi aveva acquistato una PlayStation 2 si
godeva la splendida avventura, arricchita per l’occasione da una serie
di extra e contenuti aggiuntivi (nuovi costumi, armi e missioni bonus
sbloccabili) tanto interessanti, da giustificarne l’acquisto persino se
si possedeva già la versione per la console di casa Nintendo. In
seguito, veniva annunciata anche la versione PC, ma, per cause
misteriose, la conversione è stata caratterizzata da un periodo di
gestazione incredibilmente lungo. Troppo lungo per giustificare
l’assenza di nuovi contenuti (la versione PC offre quanto visto in
quella PS2, ma niente di più).


I PRIMI MOMENTI

Mentre installiamo Resident Evil 4, speriamo che almeno la grafica
sia all’altezza della situazione. Nel frattempo, colleghiamo tramite un
adattatore il joypad della PlayStation 2 al computer e creiamo le
migliori condizioni possibili per gustare le prossime ore di gioco,
abbassando luci e tapparelle. L’installazione giunge al termine e, in
pochi istanti, impostiamo al meglio le poche opzioni disponibili:
quelle relative alla risoluzione e alle proporzioni dello schermo (sono
supportati anche i display widescreen), e al sistema di controllo
(joypad o tastiera). Sono sufficienti alcuni minuti perché riaffiorino
le emozioni provate in passato con le eccellenti versioni per console,
grazie anche al controller scelto, che si adatta alla perfezione a Resident Evil 4.
Basti dire che, in qualche istante, si riesce con incredibile
naturalezza a menare fendenti, a sparare e a esibirsi in violenti calci
rotanti in stile Chuck Norris.

IL SISTEMA DI CONTROLLO

Nel quarto capitolo di Resident Evil, il sistema di
controllo è stato stravolto da cima a fondo: la telecamera non è fissa,
ma inquadra il protagonista dalle spalle, come nei più recenti titoli
d’azione. Invece di mirare alla cieca, sperando di aver azzeccato la
prospettiva, Leon Kennedy si affida a un mirino laser, che gli permette
di inquadrare con precisione il bersaglio. Quando i nemici saranno
vicini, potrete premere il grilletto sinistro del joypad per sferrare
una coltellata, oppure attendere il momento giusto – quando apparirà la
scritta sullo schermo – per assestare un calcio che li allontanerà e,
in certe situazioni, staccherà loro la testa in maniera particolarmente
cruda e con abbondanti fiotti di sangue.


CONTENUTI FORTI

Meglio chiarire che Resident Evil 4 non è un gioco per
ragazzini, come dimostra la classificazione 18+ del PEGI. Le situazioni
in cui ci si troverà avranno spesso contenuti forti e, anche nei
momenti di calma, si esploreranno ambienti zeppi di particolari
disturbanti. Si avverte una sensazione di disgusto nel muoversi per
certi cunicoli, esplorandoli quasi in prima persona, godendosi un
dettaglio e una capacità di coinvolgimento che mai la saga è stata in
grado di offrire prima d’ora.



TELECAMERE E BRIVIDI

Essendo sparite le telecamere che riprendono l’azione dal punto di
vista più congeniale al regista, un nemico può tranquillamente
materializzarsi alle vostre spalle, facendovi balzare dalla sedia
mentre percepite il suo ansimare. Gli sviluppatori di Capcom sono stati
bravissimi nel riuscire a tenere sempre il giocatore sulle spine, a
farlo sentire costantemente sull’orlo della fine, con poche munizioni
ed energia, ma garantendogli in ogni caso una via d’uscita, senza
bloccarlo mai troppo a lungo in certi tratti. La ricerca e la soluzione
di semplici enigmi si dimostreranno elementi fondamentali e,
fortunatamente, qualsiasi puzzle è strutturato in maniera da non farvi
impazzire girando qua e là: i rompicapi saranno superabili in tempi
relativamente brevi, basterà sfruttare un po’ di logica.

LA CONVERSIONE

Difficilmente riuscirete a staccarvi da Resident Evil 4
prima di averlo portato a termine, impresa che richiederà circa una
quindicina d’ore. Le situazioni in cui incapperete saranno
incredibilmente varie e i continui stravolgimenti della trama
manterranno viva l’attenzione sino alle strepitose battute finali.
Questo Resident Evil è, quindi, una delle vette più alte della produzione console, insieme a titoli del calibro di Metal Gear Solid, Onimusha e Devil May Cry. Con questi, RE
condivide una conversione non all’altezza della situazione. Dopo tanta
attesa, ci si aspettava quantomeno un miglioramento della grafica,
ottima per gli standard di GameCube e PlayStation 2, ma inadatta a
quelli di un PC attuale. Stilisticamente, gli angoscianti teatri di
questa vicenda sono dettagliati e credibili, merito anche dei colori
azzeccati, in grado di sottolineare la tragicità delle situazioni. Le
espressioni dei volti sono curate all’inverosimile, così come le
animazioni dei personaggi, ma purtroppo sia le texture, sia il sistema
di illuminazione risultano deludenti. Pur potendo “sparare” Resident Evil 4
a risoluzioni elevatissime, dovrete accontentarvi di parecchie texture
in bassa qualità e di una gestione delle luci che non sfrutta affatto i
velocissimi shader delle VGA più recenti e che, anzi, appare
addirittura meno incisiva di quella per console.


PAD ALLA MANO

Queste, però, sono piccolezze cui vi abituerete in fretta, visto
che l’atmosfera non ne viene intaccata più di tanto… anche se l’amaro
in bocca rimane. Più fastidioso, invece, è il sistema di controllo
tramite tastiera. Se non avete un joypad, compratelo. Punto e basta. In
assenza di un pad, vi scontrerete con la scomodità, dato che
misteriosamente non viene dato modo di muovere la telecamera con il
mouse. Un buon joypad con due stick analogici, invece, funzionerà alla
perfezione, regalandovi momenti di pura gioia mescolati ad attimi di
vero terrore. Resident Evil 4 accontenta tutti: chi ha amato i
precedenti episodi della serie rimarrà stupito dalla fedeltà alla saga
e dal motore grafico che, finalmente, saluta le ormai obsolete
schermate pre-calcolate. Chi, al contrario, si era stancato delle
numerose incarnazioni del gioco, troverà un titolo completamente nuovo,
dalla giocabilità fresca e stimolante. L’unico rimorso è che non esprima su PC il suo pieno potenziale.

 
 
 

300

Post n°2 pubblicato il 26 Marzo 2007 da Eldest1
Foto di Eldest1

Ho visto questo film sabato sera con i miei amici.Che dire...spettacolare, incasinato, senguinario, caotico e chi piu' ne ha piu' ne metta.Per tutti i 110 minuti del film non ho mai tolto lo sguardo dallo schermo.

Adesso questo film mi ha fatto pure tornare voglia di studiare, lol!Indubbiamente l'antica Grecia mi ha sempre affascinato, ma mai avrei pensato che un film potesse farmi tornare una voglia smisurata di sapere, di sapere come fini' quella guerra e di come si concluse la storia di Serse (Re/Dio persiano).

Quindi appena finito di vedere il film mi sono subito fiondato su wikipedia in cerca di informazioni a riguardo...Ed ho trovato un pezzo molto interessante che vi cito:

Leonida fu ucciso nel pieno dello scontro e gli Spartani non riuscirono a recuperarne il corpo che fu catturato dai persiani. Erodoto scrive che Serse ne fece crocifiggere il cadavere dopo avergli fatto tagliare la testa.

 

Fu sepolto con tutti gli onori e con una grande presenza, poco
spartana, di persone piangenti e in lutto. Infatti gli spartani erano
soliti vedere la morte in battaglia come un volere del fato ed erano
contrari ad una manifestazione esteriore del lutto. Tuttavia l'oracolo di Delfi
aveva profetizzato che questo lutto "insolito" era necessario, insieme
al sacrificio di un re, per salvare Sparta. La statua di un leone fu
piazzata nel luogo dove era morto Leonida per commemorare il sacrificio
del re e dei suoi uomini. Vi era scolpita questa scritta:







«Viaggiatore, va' a dire a Sparta che noi siamo morti per ubbidire alle sue leggi!»

 
 
 

Si inizia!

Post n°1 pubblicato il 26 Marzo 2007 da Eldest1

Con questo messaggio inauguro il blog ^^.

Da adesso in poi iniziero' con delle info giornaliere su tutto cio' che trovero' di interessante in rete :3

State sintonizzati!

 
 
 
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