Note su note

Il Grillo Parlante, come quello della favola di Collodi, quello che consigliava Pinocchio e che quest'ultimo ha ucciso con una martellata. Povero Grillo! Penso che Clementoni non lo produce più per politica, anche se di neonascite è pieno in giro!

le cose belle ci sono e le vedi. non sei il tipo che ha occhi solo per il nero. non è necessario scrivere rabbia...

bella Giò, era questo che intendevo!! ...non ti si leggeper rilassarsi ma per respirare!

non sai quanto invidio l' innocente "ingenuità" di quelli che gli abitanti delle città chiamano "campagnoli" o "provinciali"... magari è vero, ci sono le "comari" e tutti sanno quasi tutto di tutti; ma fa parte del folklore, e comunque è sempre meglio della frenesia e del menefreghismo della vita di città; ci farei la firma...

Beh la penso proprio come te!anche quando si va distante per un pò quando si torna e si vedono i simboli del nostro paese si prova sempre un pò di emozione e un senso di appartenenza!quindi w monteforte e i montefortiani!siamo forti

Buongiorno e buona domenica!

Ringraziamo zio Bill per lo schifosissimo browser che prende il nome di INTERNET EXPLORER....è vero era tagliato ai margini ma io con opera lo vedevo giusto!Grazie per la segnalazione!

bel post... ma io lo vedo tagliato sui margini... ;)

...il mio si sfilaccia invece... uffa... ^.^

OTTO INVASION: cosa resterà? cosa resterà dei giorni andati, delle emozioni vissute, dei fragori emotivi? cosa resterà dei sorrisi, dei pianti malinconici, degli abbracci e degli addii? tutto verrà perso trascinato dal correre del tempo, tutto andrà perduto nel passar di vita.... cosa resterà di cio' che ora siamo, dei nostri pensieri, degli affanni e degli inganni? cosa resterà dei dolori coltivati sapientemente nei nostri cuori, cosa resterà della nostra rabbia? tutto e' niente che cade nel vuoto dell'essenza svanita, siamo il passato segnato nelle foto, siamo mele che cadono, luci che si spengono, siamo in corsa verso la fine.. e allora a che serve disperarsi? che sofferenza puo' provare l'essere dal destino segnato? a che serve prendere sul serio questa vita che svanirà come la nebbia al sole? viviamo l'attimo allora, l'istante fugace che porta gioia, come giullari nell'arena, come attori fino alla fine della recita , lasciamo di noi il ricordo della risata, l'euforia del buon vino dal color cristallino e brindiamo a noi contro ogni destino. alziamo i calici verso il cielo........................