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C'è sempre qualcosa che non c'è. Come immagini forate da nere cavita' capaci di inghiottire lo sguardo. Buchi neri, hai presente? . Tutto implode, tracolla, si diventa come naufraghi di se stessi. Una frana nelle e delle percezioni. . Eppure tu sei sempre lì. . Forse sei in un non-tempo adagiato in un invisibile piedistallo.
E come pesci, le parole le fai custodire solo dagli abitatori del mare. Solo loro, sanno.
. . Le pagine non muoiono, si polverizzano le idee. Come tutto un procedere di affermazioni negative con vuoti che si riempiono di infinito. . L'assenza. La reticenza. Il non dire. . Oh... i grimaldelli che rendono assoluta l'opera relativa nel suo lato 'non'! . E se la parte piu' viva del sentire, fosse il suo cuore cavo? E se la sua parte piu' vera fosse la sua parte piu' nera? . Quel non-essere. . Ti inventi così stagioni dove al troppo, mediti sul meno. Sui lati in ombra. . . Invisibili... solo ai ciechi.
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