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. Ci giocavo da piccola.
Non che non giocassi anche con le bambole... ma dopo un po' mi stancavo, non so. Mi ricordo di questo gioco di Munari ( son riuscita a scovare alcune di queste immagini in rete), dove c'erano dei foglietti stampati e di colori diversi, con immagini di possibili composizioni ideali. Un albero, muretti, ponti, nuvole bianche, nere, pioggia, neve, sole, finestre, animali sparsi, camioncini, ragnatele, barche, aerei.. Insomma, tutte fotine da sovrapporsi perchè erano foglietti trasparenti e l'idea che usciva fuori, talvolta era esilarante tra quei miliardi di combinazioni possibili. Capisci subito che cosa si puo' fare e lo fai, senza che nessuno ti dia spiegazioni. Forse, bisognerebbe allenare ad abituare noi adulti, a capire i bambini. . . Un antico proverbio cinese dice così: " L'unica costante al mondo, è la mutazione." Ecco, se uno cerca di fermarla, si ferma lui, invecchiando male. Bisognerebbe forse creare alcuni giocattoli didattici per adulti, per rimuovere preconcetti, per far ginnastica alla mente, liberando energie nascoste. . . Penso che fino a un certo punto si dovrebbe insegnare ai piccoli. Poi, dovremmo forse imparare da loro ...a conoscere il mondo.
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