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" Non è mica la morte che importa. E' la tristezza, la malinconia. Lo stupore. Le poche buone persone che piangono nella notte. . La poca buona gente. " . Bukowsky ,
Mano ispida e cuore schietto. Una carezza a raccogliere. Lumeggia, ammicca disinvolto in quel ruvido, inarrivabile senso di follia. L'ideale sottofondo. . Incita, coglie dentro quel senso dignitoso e riposto. Ti guarda di sbircio. . Oh.. nessun lamento, poi. Il dolore assume l'immagine intensa e impetuosa tra chiodi e schegge sentite come pena e poi rinascita. Oltre il fiume. Oltre le rovine. Oltre. . Rabbia che si fa tenerezza. Orgoglio. . Regalo mai perduto.
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