Creato da Nues.s il 11/09/2009

N u a g e s

Vanno, vengono. Sostano lasciandoci il ricordo

 

 

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Post n°755 pubblicato il 22 Novembre 2014 da Nues.s

 

 

 

 

 

 

 

 

 


 

 

Quello che fu. 

Da Garibaldi, al Carducci, passando pe' venditori ambulanti, per giochi di strada, per figli, per vecchi, per case, campagne, chiese, officine e in quel concetto semplice e aspro e fiabesco e senza tempo. Come su d'un fazzolettone scabro di lino, gli acquarelli vivono, si fanno bicolori come sali di mercurio tra due lastre di lame, tra la sua luce e l'annerirsi. Tutto aderisce imprimendosi di gesti. L'invenzione grata è quì, quì tra giornate di vento, odori e scorci di affreschi e fiumi, mura e ruderi in paesaggi d'ogni ceto. A portata di obiettivo, quel che fummo nei casuali panni tra mille vite di popolo e borghesi. 



Quel che fummo.



L'archivio storico poggiato su degli insoliti treppiedi a riprendere modelli, sguardi e un modo di pensare, agire e vivere di quel tempo.


 - Fai un salto, fanne un altro, fai la giravolta, fanne un'altra volta -


Le emozioni, tante, che un artista desidera trasmettere non ha pari. Molti anni dopo, nemmeno Daguerre o altri come lui .. si sarebbero aspettato tanto.

 

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