Creato da Nues.s il 11/09/2009

N u a g e s

Vanno, vengono. Sostano lasciandoci il ricordo

 

 

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Post n°860 pubblicato il 10 Luglio 2015 da Nues.s

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Siamo tutto e siamo niente. E' questo. Dove i posti piu' belli sono quelli dove ci hai lasciato il cuore. E quella verita' era solo l'unica da sopportare. Quella. Come coi sogni, che c'è sempre un qualcosa di sbagliato dentro e per questo piacciono di piu'. E cominciare, ricominciare davvero a lavorare su noi stessi a tempo indeterminato. E scriverci un riassunto, farlo accadere di tutte quelle cose che non sai. E di tutte quelle volte che, prima di andar via, dovevamo dimenticare di salutare. Come quando la passione sulle cose serve, come l'amore che a farlo, serve ancor di piu'.

Libera, libera i tuoi pensieri anche quando ti senti imprigionato e proprio tra i pensieri piu' liberi. Ché la felicita' esiste, ma si mimetizza nascondendosi benissimo in un tutto e in un niente, mi ripeto. Come nel piu' giusto salvarsi del non giustificarsi. Non sei buono, non sei cattivo. Sei. E di tutto questo ambaradan cerca di farne un qualcosa, un'altra storia. E scova i posti segreti. Quelli dove vuoi scoprire se un tappo di sughero galleggia o va a chiudere il buco che sta a fondo del tuo mare, cosicchè saresti anche capace di trasformare il tutto in un ancora piuttosto che in un àncora.. o forse il contrario. In quel riassunto di cui sopra potresti anche farci un patto e non rispettarlo. Come preso dall'ansia che le cose finiscano nel cominciare e a preoccuparti ancor prima di farle cominciare. Come fosse facile trovarsi. Come fosse facile tenersi. Come fosse facile perdersi. E fosse difficile tutto il resto. Come i ricordi, quelli. Quelli lasciati là sotto il sole sparsi, ad arredare i giorni.

Aspetta la pioggia. E aspetta questa estate passi in quest'equilibrio così precario che sa quasi di poetico. E rassegniamoci, tanto tutto questo in fondo non potrebbe aver piu' tanto senso, ché nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si inventa. Nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si inventa. Non lasci, raddoppi. Nel disegnare e sognare un giardino immerso in un sole fortissimo, ché anche questo scritto in fondo è un sogno. Conserva quell'incanto che se perderlo vuol dire crescere, tu comunque passa nel tuo restar così. E inaspettatamente così come poi dovrebbe tornare il giorno, cosippoi da diventare buono. Perderti, confonderti, disorientarti. E prenderai tutto quello che non hai e ne farai un qualcosa. Come istanti che si librano nell'aria, liberi: magari da qualche parte volano in un universo parallelo. Due rette tangenti, un sol pensiero. Così terribilmente chiaro in questa luce ora che insopportabile, acceca.


 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 
 
 
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