N u a g e s

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Quel .. continuo stare, quello dove la capacita’ di parlare faccia a faccia è sostituito da quel mondo di plastica chiuso, di quello produttivo e somigliante ad una gabbia dorata. Quel condividere tutto, ogni cosa, ogni parola, respiro, angolo legando le unita’ con un filo invisibile al proprio desk.

Ci si deve sbronzare miseramente fino alla nausea digitale in cui ogni like, ogni passaggio, sembra aprire una porta. Non importa sia sul maggior punto di riferimento qual puo’ essere un social. Resta il fatto che le identita’ traghettano le proprie anime in scacco fino alla prossima mossa. Al prossimo on-line.

Un cerchio a circo dove il silenzio dietro il quale mascheriamo interazioni ed emozioni soprattutto, diventano sempre piu’ laconiche e impermeabili. E dove il bene o il male che abbiamo fatto, fanno sempre la stessa fine.

Restano.