Sai che facevano i toltechi quando si mettevano ad ascoltare? Aprivano le mani perché nessuna parola, nessun sospiro, nessuna lacrima cadesse a terra…
Apro le mie mani, mia cara e ascolto in silenzio con infinita gratitudine :*
A me viene in mente chi parla tra se' per non dire. E per non dire... tace e quel tacere parla. A me capita a volte.
Le mani accolgono mani, in un grazie, reciproco.
:*
Non so se capita anche a te, Mariapaola....ti trovi come imprigionata in una sorta di apnea emozionale, ti dici che forse è normale, che ne uscirai prima o poi. Sì, ne esci. I dettagli che prima leggevi confusi, ti si fanno piu' lucidi. E' il tempo, solo questo...il Tempo a ritrovarti. :*
"Un qualcosa che non c'è"... è forse ciò che possiamo chiamare Il percepito, che non vediamo, e oltre ad essere non-conoscenza è una ricca fonte di ricerca in tutti i campi, compreso quello che riguarda l'Anima. Diverse scoperte fra le più importanti derivano dall'indagine di qualche intuizione a opera di un cieco veggente. Tale intuizione potrebbe non portare al risultato finale, ma i risultati intermedi giudicati esatti sono scoperte acquisite per sempre.
Non so. Forse è quel percepire a far sì che le anime si somiglino così tanto, si attraggano o nel suo contrario, si allontanino e per sempre. E' una forma di sentire sottile, che ti rende fragile, l'equilibrio si fa precario, vuoi capirti, sceglierti diverso/a di quel che - sei - in realta'.
Qui, tra questi luoghi dove lasciamo parlare la nostra sola univoca luce, abbiamo conferma che cio' accade...accade molto piu' spesso di quel che non si pensi. Quel cieco viaggiante ci alberga dentro.
E' la parte non a definire qualcosa (almeno secondo il punto di vista meno gettonato), senza di cui non se ne percepirebbero contorni, limiti. Un dualismo essenziale e necessario secondo me in cui non va trascurato nessuno dei 2 attori in gioco. Per dirla in termini fotografici, spesso lo sfondo è importante quanto il soggetto stesso.
Sì, Jo. Quella parte non, è la piu' bella che ci esista dentro.
La rifuggiamo, non ammettiamo che se non fosse così ben nascosta, tuttavia, non ci allaccerebbe in un dialogo che fonda e chiarisce tutte reciproche implicazioni.
Uno sfondo di diversi significati. Un percorsi e ripercorsi. L' approfondirsi e il confrontarsi.
Cara virgola, tu magari...senza saperlo, ieri mi hai dato un motivo di coglierci il senso di quel 'domani'. Forse proprio tra le tue parole che poi non son altro che poesia che si fanno onda, mi ha motivato quest'idea. Forse il tuo mare che si affaccia nel 'mio' e la voce, si riflette.
In una bolla, in cui nulla non si è sicuri di cogliere la realtà... Immensi costruzioni di polvere di nulla, i nostri pensieri... Nichilismo allo stato puro? Stasera son più che confuso
Non sei confuso, G...e non è nichilismo questo. Le parole prendono un verso perchè le nostre vite seguono quel verso. Ci sollecitano, ci stimolano a far sì che non ci si annienti. E' una 'politica' del dialogo, udilmente esposta, udilmente vulnerabile, udilmente rispondente con com.passione alle voci dell'alterita' e all'alterita' delle voci. Un riecheggiare sensibile, comprendi? Una responsabilita' che si traspare nei confronti dell'altro e in noi stessi, soprattutto.
Non eri confuso ieri sera...solo un po' stanco.
...Quando si vuol credere che le sfumature negative abbiano la loro ragion d'essere! Quando il troppo confonde ... dilata i tempi, lo spazio e ... i sentimenti...
Si amano le imperfezioni, i lati oscuri, quello che a stento riusciamo ad intravedere solo quando alla luce del sole, molto probabilmente, non ci sarebbe null'altro d'amare.
Li adoro i lati oscuri. Hanno invece tanta di quella luce dentro...
E a proposito di parole, sai Gabri, sto rivalutando (qualora non lo sapessi gia') la parola aspettare. Qualcosa vorra' pur dire.
..."Tutto implode, tracolla,
si diventa come naufraghi di se stessi. Una frana nelle e delle percezioni".....
un immagine fortissima per delle sensazioni chiare e precise come una lama di rasoio affilatissima.
Da sempre una forte suggestione leggerti
un saluto
tutto questo stallo architetturale ce lo costruiamo noi e dentro ci stiamo bene. come in un'area neutra. protetta. ma che a volte sembra destinata all'oblìo. poi arriva inaspettato e con un solo piccolo bacio ti fa crollare tutto quel cosstrutto bello e brutto. di nebbie senza umidità. i buchi neri trovano ragioni e sputano contrari alla gravità.. son l'astronomo del cuore... crolla tutto... e vualà!
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Complimenti :)
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