Costretti sempre.Compromessi quantomeno.
Inserirsi meno che meno.Esclusi più che mai.Ideali a rimorchio.Onde sismiche a
volontà...Non basta?...............
Un fiore dai petali pensierosi.........
........W..........
Vediamo di comporre.... costretti da compromessi. Vani tentativi di inserimento ma sentirsi sempre esclusi. Gli ideali spingono comunque a combattere tenacemente e a non mollare mai. Buona giornata:) Cristina MCM
quelle cinque parole sono onde sismiche, e non vi e terremoto che possa far tremare cosi tanto..se si capisse che un terremoto e un' onda anomala,e noi l'anomalia..
buona giornata..
maurizio..
...gentile Maurizio, quelle cinque parole scritte.. non son altro che quelle ascoltate questi giorni qui, questi giorni scuri che ci portiamo dentro. Non sono emiliana, non abito quelle zone, ma son d'accordo con chi disse che questo terremoto è stato di tutti. Mi/ci ha lasciato sconvolti, anche se poi, certo, la vita prosegue, meno per chi l'ha persa.. L'onda anomala li ha inghiottiti dentro.
Grazie, mia cara per questo modo asciutto di accennare lasciando a chi ti legge l’approfondire…
Mi sono fermata in quel tuo incisivo, esemplare onde sismiche
Una volta ho scritto una fiaba: non sapevo come altro scrivere senza retorica della tragedia scoppiata in Giappone, esattamente come ora in questa nostra terra martoriata e devastata. Te la dono.
Era il 30 gennaio 1996..
Durante il giorno aveva lavorato nel suo giardino.
Da quando la bella Amaya lo aveva lasciato passava lì il suo tempo e ogni sasso, ogni voluta di sabbia gli ricordavano quella dolce fanciulla di cui aveva appena assaporato il profumo..
Nulla riusciva a dargli pace come quel luogo..
Solo la notte, quando la violenta luce del giorno non feriva più i suoi occhi stanchi, si rifugiava nella parte più alta della collina..
Osservava il cielo e ricordava una delle profezie di Cayce, il profeta dell’era nuova: il Giappone sarà completamente trasformato. Una parte delle terre scompariranno nel mare. E il mare trasformerà le terre che ancora rimarranno alla luce del sole..
Yuji Hyukutake, astrofilo giapponese, osservava il cielo e vide sfrecciare una luce improvvisa.
La cometa più bella che avesse mai visto: un fiume di luce come ambra che nascondeva col suo bagliore il suo stesso nucleo. Veniva dalla nube di Oort, oltre l'orbita di Nettuno.
La chiameranno Hyakutake, pensò. Quale scia di profezie avrebbe ancora lanciato nell’infinito universo?
Yuji guardò la sua terra adagiata mollemente sulle acque e ascoltò un canto che veniva da lontano a raccontare sinistre profezie.
...hanno avuto tante di quelle tragedie nel corso della loro Storia. Questa striscia lontana di terra d'Oriente che ha saputo sempre rialzare la testa. E subito, subito, immediatamente.. la ripresa, la loro grande forza. Grazie di cuore, Franci, per avermi lasciato in dono questi preziosissimi versi..
Crollino pure le torri erette a significare niente, e sopravvivano coloro che non le hanno pensate, ma con le mani impastate di calce e sudore, costruite.
...ah, Gabri. Quanto vorrei esser drastica, fortemente drastica nel dare io, cittadina italiana, una sentenza assoluta nel far mandare in galera chi, di quelle vite a lavorare e sudare, se la sono trovata lì dentro, quella infausta sorte. Operai costretti a lavorare in capannoni ridotti poi in briciole. Costretti, loro malgrado. Senti come graffia e stride questo termine in un Paese considerato civiizzato e progredito come il nostro..?
di onde sismiche ne sento in continuazione anche dentro....ogni volta ci crea una crepa che fa vedere qualcosa che forse era meglio rimanesse nascosto...o forse no...chissà..
è che ce li dovremo ricordare piu' spesso..
Mi sono fermata in quel tuo incisivo, esemplare onde sismiche
Una volta ho scritto una fiaba: non sapevo come altro scrivere senza retorica della tragedia scoppiata in Giappone, esattamente come ora in questa nostra terra martoriata e devastata. Te la dono.
Era il 30 gennaio 1996..
Durante il giorno aveva lavorato nel suo giardino. Da quando la bella Amaya lo aveva lasciato passava lì il suo tempo e ogni sasso, ogni voluta di sabbia gli ricordavano quella dolce fanciulla di cui aveva appena assaporato il profumo..
Nulla riusciva a dargli pace come quel luogo..
Solo la notte, quando la violenta luce del giorno non feriva più i suoi occhi stanchi, si rifugiava nella parte più alta della collina..
Osservava il cielo e ricordava una delle profezie di Cayce, il profeta dell’era nuova: il Giappone sarà completamente trasformato. Una parte delle terre scompariranno nel mare. E il mare trasformerà le terre che ancora rimarranno alla luce del sole..
Yuji Hyukutake, astrofilo giapponese, osservava il cielo e vide sfrecciare una luce improvvisa. La cometa più bella che avesse mai visto: un fiume di luce come ambra che nascondeva col suo bagliore il suo stesso nucleo. Veniva dalla nube di Oort, oltre l'orbita di Nettuno.
La chiameranno Hyakutake, pensò.
Quale scia di profezie avrebbe ancora lanciato nell’infinito universo?
Yuji guardò la sua terra adagiata mollemente sulle acque e ascoltò un canto che veniva da lontano a raccontare sinistre profezie.
virgola
La nostra stessa vita n'è riflesso...
anche se lo si impara sempre 'dopo', quel passo e poi dopo l'altro..