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Pensieri così. Come quando pensi a quanto ti divertivi, da solo o con gli amici, a lanciare i sassi al mare o in un lago come questo. Tirarli il piu' lontano possibile, trattenevi persino il respiro. Prendevi la mira e li facevi rimbalzare una e piu' volte, facendo piu' schizzi o... a non farne affatto.
. Come quando sai, che una volta che quel sasso che hai lanciato, per come ha lasciato la tua mano e per l'energia con cui è stato proiettato, per la sua forma e pesantezza, esiste uno e un solo modo, in cui quel sasso tocchera' quella superficie.
Uno e un solo tempo, in cui stara' in aria.
E il momento in cui atterrera', e il modo in cui lo fara', una volta che è in volo, nulla potra' esser alterato. Nulla piu'.
[Pensieri così...] . |
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ps: ...anche io ero poco qui, siamo pari, Whattino*
Abbraccio forte...*
Hai ragione: la percezione è identica, presente, quei cerchi scorrono quel tanto da allungar lo sguardo per vedere poi, l'effetto che fa.
Sogni belli a te, ragazza d'oro***
ps: anche tu..:)*
che una volta che quel sasso che hai lanciato,
come quando sai
che non si fermerà
che non tornerà indietro
L'ineluttabile
la conseguenza
è come pietra
scagliata fende l'aria
attraversa cio che ti separa
romperà un vetro
entrerà in una stanza
in quella stanza uno stagno
cadrà dentro il sasso
perpendicolare scenderà nel fondo
attraverserà le stanze sotto
stanze e stanze d'acqua
sotto
un pozzo senza fine
un pozzo che attraversa tutta la terra
per finir dall'altra parte
dall'altra parte c'è un mare
uscira dall'acqua il sasso
uscirà dal mare dall'altra parte
un mare a testa in giù
e allora poi il sasso cadrà in cielo
attraverserà in cielo sotto
da quello sotto cadrà in quello sopra
e da quello sopra cadendo cadendo
il sasso dal cielo sopra
sopra uno stagno
dove tu stavi tirando un sasso
ne tiri uno ma ne vedi anche un'altro
sei sola e ti chiedi chi è stato
adesso lo sai
son stato io
dall'altra parte del cielo
Non so neanche che ci facevo là
Ma puoi anche non sapere. Anche lì, è una questione di scelte...Simurgh.
Osservo la relativita' del punto di vista da cui tu guardi le cose. Osservo. Pennellate, agili.
(non aveva preso il link:( __ CRA:)
http://www.superedo.it/sfondi/sfondi/rettili/rane/PPPIcons/rane_35.jpg
ps: ma se ti chiamo santa Teti da Libero, per la pazienza che hai! ;-)
Io risi allora, ma capii anche il suo punto di vista, come se girando la mente intorno alla vita mi fossi accorto che le cose che ci circondano, a volte, possono diventare la cifra della propria assenza.
Piccola H aveva colto un senso al gesto collegandolo alla vita, alla presenza delle cose che non vediamo ma che sono dietro al sipario. E il concentrico scivolare dell’onda verso la sua fine è il segno di un’assenza, di un finito.
Eppure, il tentativo di proiettarsi nell’immagine di un incontro di vita, non è immune da uno scambio, o da un riflesso in cui una manifestazione oggettiva possa essere scossa dallo spirito, dal pensiero positivo; cioè la proiezione in una distanza immaginaria dove collocare l’esigenza di annullare l’assenza e la rinuncia.
Il tuo pensiero sulla sorte del sasso e dall’unicità del suo rimanere infine, ha la medesima tendenza a vedere oltre. Forse, la lettura di quanto scrivo prefigura un elemento di oziosità, ma spesso diventa essenziale al pensiero un trapassare le cose, uno scrollarsi di dosso della gravità del puro accaduto, magari anche esagerando, ma si mantiene la differenza fra ciò che ci appare e la natura interiore delle cose. Del resto, ogni individuo si riflette proprio nella sua individuazione e nel precipitato della propria anima. Blue.chips
La natura interiore delle cose mi seduce, Blue, la cerco, la bramo. Ma al contempo non sempre lascia spazio necessario per quel 'gioco'. Vivere gli attimi in una duplice dimensione richiamandosi ad una realta' pratica, soggiogandosi.. l'ambiente. Forse è questo che le persone desiderano. Così come lo desidero io. In fondo non siamo che un repertorio di gesti. Anche piccoli. Significativi.
Grazie.
Argomentiamo però: una volta lasciata la mano il destino del sasso è segnato, è prevedibile? Esiste davvero un modo solo o si aprono una serie di casi più o meno probabili sul suo impatto e sulla durata del suo Walzer sull’acqua? La fisica quantistica ha reso tutto più sfumato, riportando una visione alla Mondrian a qualcosa che assomiglia di più o un Monet.
Una volta che è in volo niente di nostro potrà più interferire (forse è vero, ma anche no, potremmo spostarci e cambiare la massa gravitazionale di un infinitesimo, potremmo cantare ed emettere fiato che alteri il suo volo), tutto quello che gli abbiamo trasmesso è adesso parte di lui, come la quantità di moto, lo spin, l’inclinazione: a ben vederlo sembra il paragone di un figlio quando diventa protagonista del proprio futuro e danza tra le onde della vita, con in mano il testimone che gli abbiamo lasciato.
Che bella cosa i sassi, l’acqua e la voglia di giocare; che bella cosa la vita :)
...il tuo sasso è rimbalzato fin quassù, pensa. Tra le nubi dove follia, puo' far rima con...acrobazia. O nostalgia di una malìa che si incanala in un'...elettrovia. ;-)) guarda tu quanti pensieri...