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. Giotto - Cielo Stellato, Cappella Scrovegni a Padova - -.. , Coerenza. Chiamare amore, l'amore. Chiamare morire, il morire. Chiamare giustizia, la giustizia. Chiamare . . .
. Rielaborare. Proprio nell'osservare certe furbe realta', nella lotta doverosa all'ignoranza, alle superstizioni, alle ipocrisie, all'instabilita', l'insicurezza e l'incomunicabilita' di fondo. . In cosa credi. . La vita, è vita. Ha i suoi doveri, le sue esigenze. Ti trovi a così difendere il rovesciare di valori, la dignita', la propria liberta'. Il tuo nucleo, la tua famiglia, il tuo status. . Valori. Assoluti. . A volte penso bisognerebbe davvero far 'caricature' di noi stessi. In fondo, non son altro che opere d'arte squisita, tutte permeate di finissimo umorismo e che superano i limiti d'un ansia di giustizia sociale, dura e difficile per identificarsi ...in poesia.
Che ci resta.
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Buongiorno Nu
Ci resta indagare. Anche e oltre tutto il resto.
ps: scommetto ti piace molto la musica scelta. ;-)
in questa arte .squisita di parole e sudore.
Ah, qual cammino da fare..
Sorridendo t'abbraccio!
virgola
quando l’ingiustizia diventa norma il più delle volte il poeta scompare nella metafora, nel verso ermetico o appende “le cetre ai rami del salice”…
ma non a tutti è possibile farlo o meglio non tutti vogliono librarsi nel volo aulico...
A molti l’anima urla una passione civile che diventa alta ed eterna testimonianza…
ps: sempre piu' ostinata e contraria, prendendo spunto da chi ben puoi immaginare..
Giotto, lui sì - uno dei primi - che si diresse. Mi piace pensarlo commosso, dopo tanto penare, sulle tante goccie d'argento così dipinte. E chissa'...chissa' quanto sudarsele, contarle e contemplarle. E pensare che quel Nord non fu piu' Nord né quel Sud rivolto a Sud. Si moltiplicarono le umanita', si colorarono di eclettismo.
Lui, fine Artista Italiano, forse capì prima d'altri certe...complicate travature da sostener le scene. Invisibili al 'pubblico' a seconda dei casi..visibilissime agli attori: i nostri valori.
In questo, credo anch'io. Anche in questo.
Osservare non è la stessa cosa che guardare attentamente o gettare uno sguardo di sfuggita . Si osserva per vedere quello che non si è visto mentre non si osservava..
Se le parole hanno un senso proprio, qui, un senso, c'è..
Bisognerebbe ripeterselo allo specchio, ogni mattino che torna.
Gli intenti, le intenzioni, i concetti. La verita' ..la verita', la verita', è che siam morti dentro. Marci dentro, come semi. Ci sta bene tutto..conflitti, guerre. Tutto. Oh, l'imponderabile. E accorgersi di aver perduto anche bussole e mappe, nel frattempo.
Non disperiamo pero'. Ci son sempre 'isole' nuove da conquistare davanti a noi.
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Grazie, Maurizio.