Creato da Nues.s il 11/09/2009

N u a g e s

Vanno, vengono. Sostano lasciandoci il ricordo

 

 

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Post n°441 pubblicato il 16 Gennaio 2012 da Nues.s
 

 

 

 

 

C   a   r   a   v   a   g   g   i   o

 

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Artista rivoluzionario per quel Tempo.

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  Tramuto' la realta',

rovesciandola in ideali di bellezza, armonia, proporzioni,

misura e decoro in soggetti

spesso umili.

 

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 Popolani dimessi, persone scelte per la strada con le carni rugose,

 i piedi consumati, le membra segnate dal lavoro.

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 Scelti tra quelli piu' umili e laceri

perfetti per lui,

 nel rappresentare i Santi o le Madonne.

Caravaggio prende questo materiale e lo inietta nella sfera Sacra.

Un'operazione stravolgente,

di una naturalezza sconcertante, di un effetto dirompente.

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Anche i nostri occhi che hanno visto le avanguardie,

abituati alle esperienze e alle sperimentazioni del Novecento,

rimangono ancora increduli dinnanzi questo suo coraggio.

 

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Ben 400 anni, son passati.

Le immagini sono talmente fresche e attuali,

che ci compenetrano per la profondita' di quei canti di luce e lo splendore del colore.

 

Difatti ci vuol sapienza nel dosare quei bagliori che tagliano le penombre.

Emergono dallo scuro grazie a sprazzi di luce.

In una fiaccola.

In uno spiraglio di finestra.

 

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Ecco che i desideri, le speranze, le  paure, i drammi o le certezze,

 ardono, vivono e si sprigionano nella tela.

Come se gli stessi sentimenti che muovono i dipinti,

uscissero improvvisamente dal buio della scena.

Nella sua preziosa Arte, il luogo dove il reale appare in tutti i suoi nodi e verita'.

 

 

 

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 Caravaggio e il suo "Cesto di frutta ambrosiano"

Talmente bello e vero da non subire,

 il normale senso del deterioramento.

 

 

 

 

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  Caravaggio e il suo "Amor Vincit Omnia"

nella perfezione compositiva di quest'Angelo bimbo,

quel sorriso scanzonato che si beffa così, 

della gloria dell'Amore.

 

 

 

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 Caravaggio e  "San Matteo e l'Angelo".

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Il mio preferito.

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Un Santo così terreno, così corporeo da lasciare incantati per il fascino che emana

 descrivendo il suo vero stato d’animo,

raccolto nel suo sguardo e nello sfondo scurito della sua anima.

 

..

E l'Angelo, è Uomo.

Si puo' toccare.

 Perchè  questa figura di luce anima la scena

 e porta l'attenzione al volto di Matteo che stupito chiede:

 

" ....Chiamate proprio me "?

.

 

Non esiste piu' separazione,

fra la sfera divina irraggiungibile e la bassezza umana.

.

Questo è il senso che resta.

.

Questo sembra dirci Michelangelo Merisi,

 detto il Caravaggio.

.

 

 

 La grande Arte non è solo tecnica eccelsa.

E' spesso un pensiero imponente del profondo che chiede di venire al mondo.

 

 

 

.

 

 
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