« * | * » |
C'è sempre qualcosa che non c'è.
Come immagini forate da nere cavita' capaci di inghiottire lo sguardo.
Buchi neri,
hai presente?
.
Tutto implode, tracolla,
si diventa come naufraghi di se stessi.
Una frana nelle
e delle percezioni.
.
Eppure tu sei sempre lì.
.
Forse sei in un non-tempo adagiato in un invisibile piedistallo.
E come pesci, le parole le fai custodire solo dagli abitatori del mare.
Solo loro,
sanno.
.
.
Le pagine non muoiono, si polverizzano le idee.
Come tutto un procedere di affermazioni negative
con vuoti che si riempiono di infinito.
.
L'assenza.
La reticenza.
Il non dire.
.
Oh... i grimaldelli che rendono assoluta l'opera relativa nel suo lato 'non'!
.
E se la parte piu' viva del sentire, fosse il suo cuore cavo?
E se la sua parte piu' vera fosse la sua parte piu' nera?
.
Quel non-essere.
.
Ti inventi così stagioni dove al troppo,
mediti sul meno.
Sui lati in ombra.
.
.
Invisibili... solo ai ciechi.