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Le nuvole, i temporali. Il mio segno zodiacale. L' eleganza del bianco. Dare un senso alle cose. Paolo Conte. L'Arte, i baci, l'incanto della mente. La marmellata d'arance, lo stupore dei bimbi, i foulards, il mare d'inverno, l'ironia, le metafore. La poesia, i girasoli della Toscana, le colline umbre, la cioccolata nera, i gatti. L'intima divisione che genera liberta'. Gli inaspettati rossori. Gli abbracci che tolgono il fiato, i sorrisi, i vecchi ellepì, la radio. Gli sguardi interminabili, il deserto, le mani nelle mie, le carezze, il rumore dei passi sulla strada nelle notti di pioggia. La tua opera che vedi nascere, la contemplazione, le parole che decidono il ritmo, la musica. Fotografie, l'alba a tremila metri sulla distesa azzurra della neve. Gli alberi. Le sfide. Gli occhi di una persona che hai perdonato, i libri, i treni, tutti i colori, un affresco riscoperto sotto l'intonaco. Un amico perso e ritrovato, la nebbia dissolta dal sole. Serendipita', sorprese. Il profumo del legno, la tua voce che canta in armonia con altre voci, il suono del pianoforte. L'ultimo biscotto. Superare il meriggio. Le ombre lunghe che hanno un che di endemico, gli oggetti antichi, i piedi nudi sulla sabbia, il ritmo infinito delle onde. L'Oriente. La notte. Tu.
Gli ..
a presto.
David Malcolmson, photo
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