Grazie, mia cara per questo modo asciutto di accennare lasciando a chi ti legge l’approfondire…
Mi sono fermata in quel tuo incisivo, esemplare onde sismiche
Una volta ho scritto una fiaba: non sapevo come altro scrivere senza retorica della tragedia scoppiata in Giappone, esattamente come ora in questa nostra terra martoriata e devastata. Te la dono.
Era il 30 gennaio 1996..
Durante il giorno aveva lavorato nel suo giardino.
Da quando la bella Amaya lo aveva lasciato passava lì il suo tempo e ogni sasso, ogni voluta di sabbia gli ricordavano quella dolce fanciulla di cui aveva appena assaporato il profumo..
Nulla riusciva a dargli pace come quel luogo..
Solo la notte, quando la violenta luce del giorno non feriva più i suoi occhi stanchi, si rifugiava nella parte più alta della collina..
Osservava il cielo e ricordava una delle profezie di Cayce, il profeta dell’era nuova: il Giappone sarà completamente trasformato. Una parte delle terre scompariranno nel mare. E il mare trasformerà le terre che ancora rimarranno alla luce del sole..
Yuji Hyukutake, astrofilo giapponese, osservava il cielo e vide sfrecciare una luce improvvisa.
La cometa più bella che avesse mai visto: un fiume di luce come ambra che nascondeva col suo bagliore il suo stesso nucleo. Veniva dalla nube di Oort, oltre l'orbita di Nettuno.
La chiameranno Hyakutake, pensò. Quale scia di profezie avrebbe ancora lanciato nell’infinito universo?
Yuji guardò la sua terra adagiata mollemente sulle acque e ascoltò un canto che veniva da lontano a raccontare sinistre profezie. |