LA TERRA CHE NON C'E

Sono stato da tanti posti spostato , sono stato da tanti posti deriso , sono stato tante volte dove non vovevo essere. Eppure se fossi stato dove avrei voluto esserci magari ora non ero qui.

Appunti di un viaggio, di una vita, la mia.

Appunti scarsi, senza ritorno, appunti che si dimenticano anche volentieri.

Di quanti sogni ho bisogno ancora per sperare? Di quanti giorni ho bisogno ancora per poter viaggiare nei miei sorrisi da ragazzo?

Dovè quel respiro, quell'aria dolce giovane che trovavo nelle piccole vie della mia città?

Appunti di un età che avanza,di rovine attorno ai miei occhi, di debolezza, di scuotere troppo la testa per tutto questo male , male nero che viaggia oggi in giro.

Appunti che possono finire o mai iniziare.

Sarebbe un altra sera , un altra estate senza passare sotto la tua finestra , senza sperare ancora d 'incontrarti , di abbracciarti , di dirti mille volte ti voglio , di sapere che mille volte dirai di no.

Sarebbe come il mare che si vede sempre ,si può toccare ma non sarà mai mio.

Ora mi arrampico su in alto fino da te , mi aggrappo , mi inerpico per la mia mente per trovare la giusta via che porta  a te.

Arriverò prima di quanto tu pensi a quella finestra a quel pertugio , dove i miei più dolci ricordi sono lì ad aspettarmi , arrivero vedrai , ma tu aspettami prima dell'alba arrivero.

Luglio di sera , di notte , odori estivi , rumori di moto che passano in lontananza , desideri fermi nella notte , balli per la strada , balli ridendo della notte calda , ridendo della giornata passata , di quella che verrà , per non prendere paura dell'inverno che arriverà , del futuro che arriverà; ora si assapora la notte estiva , l'odore acre della strada , miagolii distanti , ora si assaggia l'aria calda dal finestrino dell'auto , si corre senza più pensare a nulla , solo a questa notte calda , a quest'ora bella perchè non ha più il suo tempo , perchè è ferma nella mia notte d'estate.

Ascolta il mio silenzio , senza tempo , il mio parlare muto si perde nei muri di case e case , ombre di persone si fermano tra gli angoli di vicoli , brussii si scontrano con i passi lunghi che piano scompaiono tra le calle, ascoltando il mio respiro , di una notte d'aprile , mi fermo lungo il selciato , sedendomi ,la panchina mi accoglie , respiro , e il mio tempo è qui ora che scorre e ascolto il mio silenzio.