Creato da la_piera il 30/08/2007
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« 30 secondifughe persone e condizioni »

quesito.

Post n°38 pubblicato il 20 Novembre 2007 da gwendalinabs
 

crescita secondo voi significa accettare quel che si è o cercare di diventare quello che si vuole? forse in alcuni ambiti accettarsi e in altri tendere ad un'ideale? o forse accettarsi di default e ogni tanto darsi un colpetto in direzione dei propri desideri?

 
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Commenti al Post:
la_piera
la_piera il 20/11/07 alle 14:19 via WEB
strana sta separazione netta tra quel che si è e quel che si vuole essere, tra quel che si è e i propri desideri.. non dovrebbero essere così separari. Io sono per il divenire, per il movimento, per l'evoluzione. Non cambieranno mai le nostre emozioni, ma possiamo modificare come reagiamo ad esse, come le affrontiamo. Posso aver vglia di fuggire tutta la vita e tutta la vita restare qua. O posso andare.Posso voler essere migliore e tutta la vita assecondare ogni cazzata, o posso lavorare su di me ed imparare. Io non credo che come siamo restiamo. Si cambia, si impara.. e appunto.. si cresce. Accettarsi non può significare rinunciare, altrimenti dietro al SONO FATTO COSì nasconderemo sempre i nostri fallimenti e le nostre delusioni..
(Rispondi)
 
gwendalinabs
gwendalinabs il 20/11/07 alle 14:46 via WEB
il mio dubbio verte più su cosa tenere di quello che siamo (credo di riferirmi soprattutto agli insegnamenti dei nostri genitori, e alla nostra storia infantile e adolescenziale) e cosa invece tentare disperatamente di cambiare. se accettiamo la maggior parte di noi il cambiamento rischia di diventare lento e faticoso e ci si adagia. se invece tentiamo di doventare quello che vogliamo rischiamo di stravolgerci e perdere la nostra radicata e profonda identità, rinnegando i valori che ci hanno passato fin da piccoli. io non credo sia così semplice e scontata la risposta, perchè il limite è molto labile e, anche se pure io sono per il cambiamento, come te, mi capita di avvertire un profondo senso di disagio quando faccio cose o abbraccio ideali diversi da quelli che ho scolpito dentro.. ribellione adolescenziale tardiva? è contorto o si capisce?
(Rispondi)
 
 
la_piera
la_piera il 20/11/07 alle 14:56 via WEB
nono, si capisce.. allora forse la difficoltà è diversa, cioè, non sembra più un dilemma su cosa sia meglio fare, ma piottosto sul COME farlo semza stravolgersi o soffrire. Se quello che volgiamo è altro da quello che siamo, è inevitabile la sofferenza.. o meglio, è un cammino duro che la può includere molto facilmente.. Tutto sta in quanto coraggio abbiamo e quanta voglia ci rimane. Se riusciamo a capire cosa riteniamo davvero giusto e importante per noi e cosa no, la scrematura non dovrebbe poi essere così difficile. Il difficile è percorrere poi la strada che ci porti a tenere ciò che amiamo e cambiare ciò che no. E poi accettare tutto quello che è così ormai dentro di noi da doverlo lasciare lì per forza.. ognuno fa quello che può con quello che possiede..
(Rispondi)
 
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 20/11/07 alle 15:04 via WEB
ora dico la cosa più banale ma secondo me è la cosa giusta....tutto sta nel mezzo....cioè è l'equilibrio tra quello che siamo e quello che vorremmo essere...gli estremi non vanno mai bene....dobbiamo capire quali meccanismi mentali ci nuocono del nostro essere e modificarli altri invece bisogna coltivarli....mai infognarsi....la crescità è sempre il cambiamento "moderato".manu
(Rispondi)
 
 
 
gwendalinabs
gwendalinabs il 20/11/07 alle 15:15 via WEB
sante parole. senza estremi però non ci sarebbero stati i rolling stones, quentin tarantino, la rivoluzione sessuale..se stai sempre nel mezzo è difficile che tu possa dare qualcosa al mondo..amenochè tu non diventi un buddha. o faccia un figlio.
(Rispondi) (Vedi gli altri 1 commenti )
 
 
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 20/11/07 alle 15:22 via WEB
beh genio e sregolatezza.....si ma non tutti hanno le capacità di diventare un quentin o un nick..quindi bisogna sempre conoscersi a fondo..quello che la maggior parte dei caproni non fanno e il conoscersi porta a volte l'infelicità ma poi da li si può partire con la crescità....solo quando sei nella merda puoi capire veramente cosa vali.....la mia crescità e stata molto sofferta ma ora faccio meno fatica...con calma si può raggiungere la felicità e la consapevolezza di noi stessi e di cosa veramente vogliamo..
(Rispondi)
la_piera
la_piera il 20/11/07 alle 15:25 via WEB
ma quanto siamo fighe?
(Rispondi)
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 20/11/07 alle 15:28 via WEB
troppo!!!!forse stiamo dando perle ai porci... manu
(Rispondi)
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 20/11/07 alle 15:44 via WEB
ps per gli uomini crescere è molto ma molto più difficile delle donne....perchè fondamentalmente sono dei codardi e scoprire i proprio buchi neri fa una paura fottuta...e a loro piace tanto sguazzare nei proprio buchi neri...
(Rispondi)
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 20/11/07 alle 18:05 via WEB
Che vaccata
(Rispondi)
 
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 21/11/07 alle 10:59 via WEB
vedo che un omino ha rispoto....beh la verità vi fa male lo so.....ehehehehehe manu ps ho le prove matematiche scentifiche di quanto ho detto....
(Rispondi)
 
 
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 24/11/07 alle 13:06 via WEB
E' proprio grazie ad una mentalità come la tua tua che continueremo a suddividere il mondo in uomini e donne, invece che in PERSONE. Se per te l'ignoranza è una prova scientifica, sono molto felice per te.
(Rispondi)
gwendalinabs
gwendalinabs il 20/11/07 alle 16:12 via WEB
..all we need is just a little patience..
(Rispondi)
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