Così si è concluso in Cassazione il processo che aveva messo a soqquadro il mondo del pallone. Ci sono volute sei ore di camera di consiglio.
"Abbiamo scherzato per nove anni: il processo si è risolto nel nulla, solo tante spese. E' stato accertato che il campionato era regolare, regolari i sorteggi e le conversazioni co le schede estere non ci sono state", ha commentato a caldo Moggi. Per Bertini è stato "un processo tragico" e anche se lui è stato assolto ne è uscito "molto provato". Deluso invece De Santis, che si sente "discriminato" come "unico arbitro condannato".
La decisione della terza sezione penale ha accolto le richieste del pg della suprema corte Gabriele Mazzotta, che aveva chiesto di confermare "l'esistenza di una associazione a delinquere finalizzata a condizionare i risultati delle partite, le designazioni arbitrali, le carriere dei direttori di gara, e l'elezione dei vertici della Lega calcio". Per Mazzotta erano da convalidare le sentenze di secondo grado, ad eccezione di alcuni episodi di frode sportiva e delle condanne di Bertini e Dattilo. Mazzotta inoltre ha descritto la "struttura associativa" contestata, "nella quale tutti si ritrovavano ad attentare ai risultati delle singole partite ma anche a dare appoggio a Carraro,
Il pg ha ricordato anche che i sodali del 'sistema Moggi' si erano dotati di un "apparato organizzativo con schede telefoniche svizzere riservate, difficilmente aggredibili da intercettazioni legali o illegali, come quelle dell'Inter".
Inviato da: M.Zambonin
il 04/04/2012 alle 23:37
Inviato da: grandig0
il 04/04/2012 alle 22:08
Inviato da: ormalibera
il 04/04/2012 alle 18:32
Inviato da: piuerone
il 04/04/2012 alle 17:03
Inviato da: UnitiPerILBeneComune
il 04/04/2012 alle 08:47