Le operazioni di spoglio Quarantacinquemila voti di preferenza. Tanto valgono gli undici candidati consiglieri regionali "impresentabili" in Campania, al netto di Vincenzo De Luca, il presidente eletto con il 41 per cento e finito venerdì scorso nella lista della commissione parlamentare antimafia, diffusa dal presidente Rosy Bindi.
I candidati campani segnalati nella blacklist sono 9 nel centrodestra di Stefano Caldoro e due nel centrosinistra di De Luca. L'exploit, va detto subito, lo fanno due sostenitori del governatore uscente: c'è Alberico Gambino, ex sindaco di Pagani, nel salernitano, che raccoglie ben 10.419 preferenze che gli serviranno quasi certamente ad essere riconfermato in consiglio regionale. Gambino è finito nella lista dell'Antimafia per reati di concussione e violenza privata, condannato dal Tribunale di Nocera Inferiore con una sentenza contro la quale ha presentato appello.
Stesso risultato, 10.213 preferenze, consegue Sandra Lonardo nel Sannio, riconfermata consigliere nella lista di Forza Italia, segnalata per un procedimento per tentata concussione, la cui udienza di rinvio è fissata al 3 giugno.
Altre ottime affermazioni sono quelle dell'ex sindaco di San Giuseppe Vesuviano, Antonio Agostino Ambrosio, accusato di tentata concussione, udienza fissata al primo luglio: ha raccolto 7.368 voti di preferenza. Fernando Errico con Ncd in provincia di Benevento ha raccolto 6967 preferenze: è finito nella lista della Bindi per concussione in due sperati procedimenti, uno a Napoli e l'altro a Benevento. Supera i cinquemila voti e si assesta a 5773 preferenze il consigliere regionale uscente Luciano Passariello, in lista con Fratelli d'Italia, a giudizio al tribunale di Roma il prossimo 18 giugno per impiego di denaro, beni o utilità di provenienza illecita.
L'ex consigliere campano Sergio Nappi, il lista con "Caldoro presidente", si ferma a 1840 voti di preferenza: fu rinviato a giudizio per tentata concussione ai danni di tre ex assessori quando era sindaco di Monteforte Irpino. Gli altri tre sostenitori di Caldoro finiti nella blacklist sono tutti in "Popolari per l'Italia". Due erano candidati in provincia di Salerno: Raffaele Viscardi, 877 preferenze, a dibattimento a Nocera Inferiore il 15 luglio prossimo per vari reati, tra cui abuso d'ufficio e corruzione, e Francesco Plaitano, a processo per associazione mafiosa davanti al tribunale di Salerno, prossima udienza il 2 luglio, già condannato in prima grado a Napoli per estorsione, pende appello: Plaitano ha raccolto 291 voti personali. Infine, Antonio Scalzone, da Casal di Principe, imputato per associazione mafiosa, 56 voti.
Scalzone, qualche giorno prima di essere inserito nella lista degli "impresentabili", aveva ritirato la sua candidatura dichiarandosi innocente, operando un passo indietro "perché non ci siano ombre o danno alla mia lista, alla coalizione e al presidente Caldoro".
Nello schieramento di Vincenzo De Luca, due gli "impresentabili". Domenico Elefante nella lista "Centro democratico-Scelta civica", da Santa Maria la Carità, nel napoletano, che si ferma a 1078 preferenze, e l'assistente sociale Carmela Grimaldi, nell'agro nocerino-sarnese, che non va oltre i 207 voti personali. Elefante è nell'elenco dell'Antimafia per una concussione commessa nel 1996, reato prescritto, procedimento rinviato per la decisione sugli interessi civili al giudice compente. La Grimaldi, infine, è stata assolta dal reato di concorso in associazione mafiosa, ma pende appello proposto dalla procura generale presso la Corte d'appello di Salerno.
01 giugno 2015
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