QUER FATTACCIO

blog di politica, notizie curiose, amenità varie in ordine più o meno sparso, così come mi vengono nello Zibaldone della mia mente...

Creato da Quer_fattaccio il 03/02/2010

Area personale

 

Archivio messaggi

 
 << Ottobre 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
  1 2 3 4 5 6
7 8 9 10 11 12 13
14 15 16 17 18 19 20
21 22 23 24 25 26 27
28 29 30 31      
 
 

Cerca in questo Blog

  Trova
 

FACEBOOK

 
 
Citazioni nei Blog Amici: 1
 

Ultime visite al Blog

niko56marziolauricellaa.zorgniottif.peracchionelubopoQuer_fattaccioLuke79TObrikoduefotosudafricamarisa.g0ibiscusrosasilvia1943Ra.In.Melatortaimperfettaenrico505
 

Chi puņ scrivere sul blog

Solo l'autore puņ pubblicare messaggi e commenti in questo Blog.
I messaggi e i commenti sono moderati dall'autore del blog, verranno verificati e pubblicati a sua discrezione.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 

 

« GLI AUDIO CHE NON SENTIR...GLOBBISH, LA LINGUA LOW ... »

URBANO DECIDA O INVESTE O LASCI DAVVERO

Post n°76 pubblicato il 14 Giugno 2010 da Quer_fattaccio





PAOLO BRUSORIO
Di acqua sporca da buttare via ce n’è fin troppa, il problema è come trattare il bambino. Alla fine di una stagione senza capo e con una sciagurata coda, il Toro deve ricominciare tutto da zero. Questa mancata promozione ha un peso specifico irripetibile, restando in B il club ha voltato le spalle ai 40 milioni dei diritti tv e ora dovrà arrangiarsi.

Già, ma come? Prima individuando le responsabilità. Quelle del presidente Cairo: aveva in mano una miniera d’oro (il Toro), l’ha prosciugata: due risicate salvezze e nessun investimento per la crescita. Quando ha deciso di invertire la rotta era ormai troppo tardi. Il Toro manca la promozione non solo perché il Brescia è stato più forte, ma perché ha giocato metà campionato con la zavorra. Se Cairo l’avesse avuto, ora saremmo qui a parlare del fallimento di un progetto. Così, invece, siamo al fallimento di un Presidente. Non ha voluto né saputo fare piazza pulita, ha tenuto giocatori bolsi e si è pure fidato di loro. In questo spalleggiato da Foschi, anche da noi ritenuto la cura giusta e invece rivelatosi (almeno al Toro) inadeguato. La rivoluzione lampo di gennaio gestita da Petrachi (e ben sfruttata, questo sì, da Colantuono) è la prova provata: con ragazzi sconosciuti ma affamati (al solito presi in prestito) il Toro ha vinto il girone di ritorno e sperato fino a ieri sera nella promozione.

Ecco, bisogna ripartire da qui. Con Cairo? Il pittoresco mercato di gennaio sembrava l’anticipo di quel disimpegno certificato dall’intervista rilasciata a La Stampa. «Vendo il Toro, chi lo vuole si faccia avanti» disse. Come in certe assemblee, la prima convocazione è andata deserta. I Tesoro? Non ricevibili. Ora il presidente dica chiaramente che cosa intende fare: se resta, metta mano a portafoglio e idee (non necessariamente le sue), altrimenti ponga gli eventuali acquirenti nelle migliori condizioni per succedergli. I tifosi granata non hanno mai chiesto la luna, ma solo di girare a testa alta per guardarla: quello che hanno fatto per tutto il girone di ritorno. Ora bisogna proseguire sulla strada tracciata da Petrachi. Farlo, non vuol dire giocare al ribasso, ma individuare calciatori da acquistare, A-C-Q-U-I-S-T-A-R-E, e affidarli a un tecnico giovane e motivato: perso Lerda, andrà al Sassuolo, sarà meglio affrettarsi per non rimanere con la seconda scelta di turno. Il Toro non se lo può permettere. 

 
 
 
Vai alla Home Page del blog
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963