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« IL SORRISO - prima parte...LA SAPIENZA  »

LA SAPIENZA

Post n°25 pubblicato il 05 Febbraio 2008 da giona03

L’uomo sapiente cerca la salvezza.

Dice il Signore Gesù: “Se non ritornerete come bambini non potete entrare nel Regno dei Cieli”.

Il sapiente cerca il bambino che è in lui, ma oltretutto conserva in lui  il bimbo che aspetta per entrare nel regno dei cieli.

Quando la Sapienza vive nell’uomo, nello stesso tempo vive nell’uomo anche la verità,  nella quale c’è la consapevolezza che senza Vita tutto è niente.

Per questo il sapiente ha un solo scopo. cercare la propria salvezza.

Considera  quindi ogni istante della propria presenza su questa terra un noviziato Celeste per avvicinarsi a DIO e ogni suo attimo lo spende per la sua santificazione.

Più si santifica, più entra nella luce.

Più entra nella luce più vede se stesso imperfetto.

Più si vede imperfetto più si impegna per diventare perfetto.

Più si avvicina alla perfezione, più scopre che ogni cosa del mondo è spazzatura.

Più scopre che le cose del mondo sono spazzatura, più si rende conto di essere il tempio di DIO.

Più purifica questo tempio, più entra nel Mistero Divino.

Più entra in questo mistero, più aumenta in lui la Sapienza.

Più cresce la Sapienza, più il Mistero diventa conoscenza.

Più conosce DIO, più si scioglie in DIO e DIO entra in lui.

Più DIO entra in lui, più riconquista l’immagine e somiglianza di LUI.

Più ritorna immagine e somiglianza di DIO, più entra nell’Amore.

Più entra nell’Amore più, più sente il desiderio di offrire la sua vita per la salvezza dei suoi fratelli.

Più cerca la salvezza dei suoi fratelli, più prende le colpe degli altri.

Più prende le colpe degli altri, più entra nella sofferenza.

Più entra nella sofferenza, più salva.

Più salva più si ingioisce.

Più si ingioisce, più sorride perché la sapienza è la Gioia Divina e il sorriso Divino nell’uomo.

 

Il sapiente vive in questo mondo, ma non è di questo mondo perché vive nel mondo della Sapienza che è il cielo.

Vive la Gioia del cielo e la sofferenza del mondo perché vive da vivo sia nel mondo Celeste che fra i suoi fratelli.

E’ luce del mondo e sale della terra.

 

L’uomo sapiente conosce se stesso.

 

Dice il Signore Gesù. “Senza di me non potete far niente”.

Il sapiente vive questa parola e non confida in se stesso.

Ha scoperto di essere i Tempio di DIO e che rimane senza vita se non custodisce questo Tempio.

Sa quanti pericoli correrebbe se lasciasse la mano di DIO e trova più risposte ad ogni suo dubbio.

Affida tutto se stesso al Signore e si ingioisce quando sente che la Sapienza Divina lo usa come strumento vivo.

Il sapiente conosce se stesso e per questo conosce anche altri e non si meraviglia mai perché sa cosa aspettarsi da quelli che sono guidati dallo Spirito Santo e da quelli che sono schiavi del peccato.

Non è mai impreparato perché sa come agire e cosa aspettarsi da ognuno.

Sa che  senza di LUI non può fare nulla, ma compie segni e prodigi perché la Sapienza opera in lui.

E’ figlio di DIO,  ma poiché figlio è anche coerede di Cristo nella sofferenza e nella Gioia.

Il sapiente non si lamenta mai, accetta la croce perché sa che servirà per la sua salvezza e per quella di altri, oltretutto sa che servirà per condividere le sofferenze con il suo Signore.

L’uomo ritornato sapiente piange quando ricorda  le sue colpe perché sente quanta sofferenza ha causato nel cuore del Signore DIO.

Il sapiente è pieno di personalità Divina che lo rende indipendente nell’agire e nel decidere.

Decide in fretta e sceglie sempre il bene perché la sapienza ragiona in lui.

Il sapiente è umile e mite perché sa di essere un servo inutile anche quando fà tutto bene.

Quando la sapienza entra nel cuore dell’uomo, apre i sui occhi alla verità e lo trasforma da pauroso a coraggioso.

Così sente di essere parte di un’immensa vita nella quale agisce la Potenza Divina; di fronte a tale meraviglia ogni ginocchio deve piegarsi, ogni testa deve abbassarsi e ogni lingua deve accorciarsi ogni stoltezza viene distrutta.

Il sapiente è tenerezza per quelli che cercano DIO,  acqua viva per gli assetati e coraggio per i paurosi, ma è roccia per quelli che lo perseguitano perché nessuno ha il potere su di lui.

Il sapiente è coraggioso e fedele perché affronta ogni difficoltà e non teme la morte.

Ringraziamo il Signore per averci chiamato a ricevere la SUA Sapienza e chiediamo il perdono per la nostra stoltezza.

 

Grazie Signore Gesù.

 

 

   

 

   

  

 
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