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LA COSCIENZA

Post n°36 pubblicato il 26 Aprile 2008 da giona03

OSCIENZA

 

 

LA COSCIENZA

La coscienza è a voce del Signore DIO nel cuore dell’uomo per avvisarlo quando è in pericolo e bastonarlo quando no rispetta i SUOI comandamenti.

I fondamento della SAPIENZA è il timore del Signore DIO.

Il fondamento del timore del Signore DIO è la coscienza.

Il fondamento della coscienza è il sentimento umano.

Il fondamento del sentimento umano è la concentrazione.

Infatti se una persona parla piangendo di un suo problema, si può partecipare al suo dolore solo se la mente non è distratta. Non partecipando al dolore si rimane indifferenti.

Solo chi è libero nel cuore e nella mente è anche sveglio e sensibile e può accorgersi che un suo fratello ha bisogno del suo aiuto per mettersi in comunione con il Signore DIO.

Per questo la coscienza è quella voce viva che genera la concentrazione e obbliga l’uomo vivo a mettersi a disposizione di chi ha bisogno di essere ascoltato e compreso.

La coscienza è anche quella voce che  tortura chi  non ha questa disponibilità completa.

Il Signore DIO si commuove in chi è in comunione con LUI e ispira nella sua coscienza le parole giuste per dare al disperato la speranza e il coraggio di andare avanti.

Così l’uomo scopre che nella sua coscienza vivono il Signore DIO, il suo prossimo e se stesso, che sono una sola cosa e che fanno parte di un’immensa vita.

Quando l’uomo sente la coscienza, sente la voce del Signore DIO  e sente la Vita.

Chi sente la coscienza è vivo e chi non la sente è morto ed è a lui che il Signore Gesù si riferiva quando diceva “ .... lasciate che i morti seppelliscano i loro morti”.

L’uomo cosciente è vivo e da vita a chi è intorno a lui.  

La coscienza è il discernimento del bene dal male, ossia di ciò che è gradito al Signore DIO e ciò che è gradito a satana.

La coscienza crea nell’uomo un sentimento umano che lo obbliga ad intervenire quando un fratello ha bisogno di sollievo.

E’ scritto infatti: avevo fame mi avete dato da mangiare, avevo sete mi avete dato da bere, ero disperato mi avete portato speranza ecc.. perché Lui è in ogni uomo e li mette tutti  in comunione fra loro creando unità.

Nell’unità passa il SUO  amore.

L’uomo percepisce  il sentimento nel cuore e nella coscienza le sue omissioni e la qualità delle sue opere,  ma oltretutto il percepisce nella sua coscienza il dovere di intervenire quando c’è il bisogno.

 

Ogni opera dell’uomo è sottoposta al giudizio Divino, sia quando opera per LUI che quando opera per il prossimo o per se stesso.

Per questo chi opera il bene riceve gioia tramite la coscienza e chi opera il male, fino a quando gli rimane un raggio di vita, sente il rimorso per la sofferenza che ha creato o che non ha lenito.

 

Nella vita del peccatore c’è un bivio: o si pente e si converte o soffoca completamente la sua coscienza, diventa malvagio e, operando sempre  il male che chiamerà bene,  porta sofferenza al cuore del Signore DIO consapevolmente o inconsapevolmente.

Così si crea così la falsa coscienza.!

Questo pericolo crea, nell’uomo ancora vivo, il timore del Signore DIO che lo obbliga a pensare prima di agire.

Chi pensa prima di agire si concentra e riflette, quando riflette entra nel cuore del Signore  DIO per cercare la SUA giustizia.

In quel momento il Signore soffia in lui la SUA sapienza.

Per questo il timore del Signore è il fondamento della Sapienza, la coscienza è il fondamento del timore del Signore  DIO, il sentimento umano è il fondamento della coscienza e la concentrazione è il fondamento del sentimento umano.

La coscienza non lascia mai spazio all’indifferenza perché obbliga l’uomo ad intervenire per liberare, proteggere e custodire

Nella coscienza dell’uomo santo, puro e perfetto si manifesta la spontaneità Divina perché in questi ciò che sente e ciò che opera diventano una cosa sola.

Il santo è colui che ha già sciolto la propria volontà in quella del Signore DIO che guida i suoi passi ed ama il mondo tramite lui. 

L’amore indica la direzione e la coscienza è il volante per andare in quella direzione senza mai sbagliare e senza mai fermarsi.

Fina a quando sulla terra c’è un uomo da salvare, chi sente la coscienza, sentendo la voce del Signore DIO, non potrà mai fermarsi o rimandare a domani ciò che potrebbe fare oggi.

La coscienza obbliga l’uomo a costruire la Pace con spontaneità e  con costanza.

 

L’uomo percepisce due mondi: uno interno e l’altro esterno.

Il mondo interno, che appartiene al Signore DIO, è la coscienza e crea la morale.

Quando l’uomo ascolta il mondo esterno, si concentra su di esso e, senza accorgersi, perde a la concentrazione sulla coscienza,  compiendo il prima passo verso la caduta.

Dietro al mondo esterno c’è sempre satana che fa sembrare  belle e desiderabili le cose di quaggiù..

Esattamente come  fece con Eva la quale,  all’inizio, ascoltando la coscienza,  rispose che non poteva perché il Signore DIO aveva proibito di mangiare da quel albero; ma dopo aver dialogato con il serpente ascoltò la sua voce, voce esterna,  facendo  ciò che sappiamo perché, soffocò  la voce che veniva dal suo profondo,  cioè la sua coscienza, senza accorgersi.

 

La coscienza semiviva continua a martellare anche dopo la caduta per indurre l’uomo al pentimento, ma se il peccatore  gusta il peccato fino in fondo e  riceve  il suo salario che è la morte, questi non sente le martellate.

Se dopo il peccato  non c’è pentimento vuol dire che l’uomo è spiritualmente morto.

Questi due casi sono gli stessi del ladrone di destra e di quello di sinistra crocifissi con il Signore Gesù.

 

In definitiva vi sono tre stati di coscienza.

La coscienza dell’uomo vivo che lo guida spontaneamente, la coscienza dell’uomo semivivo che lo martella dopo aver peccato e lo  induce ad esaminare le proprie opere per scoprire l’errore, e la coscienza dell’uomo morto che non viene più percepita  e quindi non lo induce ad esaminare le sue opere, anzi gli fa dire: ho la coscienza a posto.

 

L’uomo senza coscienza opera il male chiamandolo bene perché si trova nella stessa condizione di chi spegne la radio e pensa che non ci sia più niente da ascoltare.

 

Quando l’uomo perde la coscienza giustifica le proprie colpe perché in lui non parla più lo Spirito del Signore DIO ma il peccato.

 

In questo caso parla lo stesso peccato che parlò in Adamo, quando  il Signore DIO  gli chiese se aveva mangiato il frutto dell’albero proibito e quando questi si giustificò dando la colpa ad Eva,  e lo stesso spirito che parlò in Eva, ormai senza coscienza anche lei, quando giustificò la sua colpa dando la colpa al serpente.

 

Quando l’uomo perde la comunione con lo SPIRITO SANTO, perde anche la Sapienza, l’Amore,la Pace, l’Umiltà, la Mitezza, il Coraggio e ogni altra grazie.

In particolare perde la comunione con i suoi fratelli e per questo non si accorge del male che fà.

Infatti se Adamo avesse ancora avuto l’amore non avrebbe potuto dire che la colpa era di Eva, perché chi ama prende su se stesso le colpe altrui. 

L’uomo senza coscienza diventa un’isola che non conosce ciò che avviene nel continente.

 

Quando l’uomo perde lo Spirito non ritorna la statua che era prima che il Signore DIO soffiasse il SUO SANTO SPIRITO su di essa, perché in quel momento satana s’incarna i quel corpo, per volontà dell’uomo stesso, e diventa  la sua falsa coscienza.

Giustifica ogni colpa, opera il male e pensa di essere giusto.

Quando l’uomo è innocente la coscienza è la voce del Signore DIO in lui, ma quando pecca la sua falsa coscienza è la voce di satana che lo spinge a peccare ed a indurre anche altri al peccato. Esattamente ciò che fece Eva con Adamo quando gli portò la mela dell’albero proibito.

 

Il Signore DIO vedendo l’uomo ridotto in queste condizioni, ha mandato il SUO Figlio in quel tempo e in questo tempo per restituire all’uomo che si pente la comunione con il SUO SANTO SPIRITO e quindi la coscienza, ma anche per dire a chi non vuol pentirsi: “Lasciate che i morti seppelliscano i loro morti”.

 

Fino a quando l’uomo non sente la gravità delle sue colpe in lui non si sveglierà mai il sentimento umano.

Se non sveglia il sentimento umano, non può svegliarsi la coscienza e se non si sveglia la coscienza vivrà l’indifferenza in ogni istante della sua vita.

 

Il serpente sa che se l’uomo si pente con pianto e lacrime avrà il perdono e recupererà la coscienza che lo guiderà, ma  sa anche che in questo caso lui perderebbe il dominio su questa persona.

Crea l’anestesia affinché questi non  esamini le sue opere e rimanga indifferente e rassegnato al peccato.

Beati quelli combatteranno, esamineranno le loro opere, pregheranno digiuneranno e scopriranno la loro vera verità, vinceranno e avranno la corona della vittoria.

Avranno un cuore nuovo, uno Spirito nuovo, una vita nuova  e di nuovo la coscienza per piangere con chi piange e gioire con chi gioisce.

Chi crede sarà salvo e chi non crede sarà condannato. Parola del Signore Gesù.

 

Grazie Signore Gesù.  

 

 
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