SE NON SEI COGLIONE,

Post N° 69


Non distruggere governo precedenteNapolitano: "Referendum, votate"Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano rinnova un appello alle forze politiche per sviluppare "un confronto aperto e operoso". Non è la prima volta che il capo dello Stato esorta maggioranza e opposizione a un dialogo, ma da Napoli aggiunge: "E' necessario assumere un metro di giudizio non distruttivo nel bilancio dell'azione di governo che si e' in precedenza osteggiata". Poi sul referendum auspica "un'intensa partecipazione al voto".Arrivato nella sua città natale Giorgio Napolitano è stato accolto in piazza Plebiscito con gli onori militari, nella sua prima visita ufficiale. Ad attenderlo, fra gli altri, il ministro Clemente Mastella e il sindaco della città Rosa Russo Jervolino. Il presidente della Repubblica tocca un'altra volta un tema a lui molto caro, tanto da citarlo nel suo messaggio al parlamento in seduta comune "quando ho espresso la convinzione che sia venuto il tempo della maturita per la democrazia dell'alternanza" e a Napoli ha ricordato al mondo politico di "stabilire un clima di reciproco riconoscimento, rispetto e ascolto tra gli opposti schieramenti, in primo luogo in seno a tutte le Assemblee elettive". Napolitano ha quindi esortato l'attuale maggioranza a "non distruggere il lascito dei governi passati". Al centrodestra chiede invece di "esercitare il diritto-dovere dell'opposizione nel modo piu' lineare e senza equivoci, non escludendo nell'interesse generale temi di necessaria e possibile convergenza". Insomma un appello per rendere possibile un dialogo tra le parti e "collaborare sugli interessi dell'Italia". ReferendumNel discorso di Napolitano viene citato la devolution, al centro di un dibatito politico. "Qualunque sia l'esito del voto del 25 e 26 giugno, le maturate esigenza di riforma dovranno tornare in Parlamento alla ricerca del più largo consenso" ha detto il presidente della Repubblica che ha poi esortato tutti i cittadini a recarsi alle urne "Troppo importante è la materia su cui ciascuno è chiamato a pronunciarsi, condivida oppure no il contenuto della legge sottoposta a referendum, per poter mancare a questo appuntamento elettorale". Il capo dello stato ha ricordato poi i suoi predecessori Enrico De Nicola e Giovanni Leone "il primo, illuminato garante del processo costituente, il secondo, tra i giovani artefici della Costituzione repubblicana", che la volevano "'destinata a durare ma non immutabile, bensì rivedibile secondo procedure di cui fosse parte la possibilità di un referendum confermativo". Emergenza ambienteNapolitano ha poi puntato il dito sulle "emergenze ambientali che da troppo tempo restano tali, a cominciare dall'annosa questione dello smaltimento e trattamento dei rifiuti che è ancora penosamente irrisolta". Il Capo dello Stato ha sottolineato che di questi problemi, insieme alle autorità locali e regionali "debbono farsi carico congiuntamente le istanze di governo nazionali". Gianluca Ristori  (fonte www.tgcom.it)