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UNA TAVOLA … DA FAVOLA

Post n°16 pubblicato il 01 Febbraio 2011 da ORO4EVER

Cenerentola era stanca di stare in cucina a rassettare e partecipare alle feste nel palazzo del principe. Non ne poteva più di scarpette di cristallo che puntualmente perdeva….

Portava il numero 34 e – come sempre  - nella solita favola le davano il 36. Era giunto il momento di cambiare fiaba. Una mattina preparò la colazione alla matrigna e alle sorellastre, che nel frattempo avevano deciso di trasformare la vecchia casa in un “bed & breackfast”.

Poi mandò una e-mail al Principe Azzurro che diceva più o meno così:

”Caro Principe, ho deciso di andare in un’altra fiaba. Organizzi troppe feste, tutte quelle aranciate da bere, quei tramezzini che hanno lo stesso sapore…. E poi la musica! Compra qualche cd nuovo! Comunque, con questo non voglio dire che non sei un bel principe azzurro, anzi, forse sei il migliore di tutti.Quello di Biancaneve addirittura la lasciava con sette nani e poi in una bara di cristallo…. Vabbè, io vado. Ti scriverò una e-mail appena troverò un internet point. Ciao.

Tua Cenerentola.”

E così, zaino in spalla, scarpe da ginnastica, se ne andò.

Entrare in un’altra favola non era impresa facile: come in tutte le prove, forse anche quelle che scandiscono i momenti della nostra crescita e il passaggio nel mondo dei grandi.

Il portale delle fiabe era lì. Bastava trattenere il respiro per un attimo, chiudere gli occhi e lasciarsi andare. Via! Un brivido nella schiena ed era già dall’altra parte.

Certo, ma quale favola scegliere…. C’erano delle icone, rappresentanti disegni teneri, misteriosi, o da ‘paura’. Insomma, non c’era che l’imbarazzo della scelta. Cenerentola fu attratta da una tavola a colori vivi. Animali di ogni tipo, messi insieme anche se poi nella realtà – insieme – non si sarebbero mai ritrovati.

Un elefante di un bel blu come piaceva a lei, zebre e uccelli non ben identificati. Un cervo. Ma perché stanno scappando? Cenerentola sente che deve fare qualcosa.

La mano appoggiata alla tavola…. e come succede solo nelle favole, cioè per magia, eccola dentro.

Il panorama non è poi così interessante come pareva dal disegno, ma tant’è, ormai c’è. Perché scappano tutti gli animali? Oddio!! Un drago, enorme, sputante fiamme e vapori, con tanto di ali che gli permettono di volare e planare tutt’intorno. Un uccellino in fuga vede Cenerentola e le grida: ‘scappa finchè sei in tempo, mettiti al riparo!’. ‘Perché mai?’ risponde Cenerentola.

‘Ma come, non lo sai? Il feroce drago tiene prigioniero un principe, e adesso è arrabbiato perché noi animali delle favole abbiamo tentato di liberarlo, ma purtroppo non ci siamo riusciti’.

‘Ma dov’è questo principe prigioniero?’ chiede Cenerentola. ‘Laggiù in quel castello, ai margini della foresta’ (in quasi tutte le favole c’è una foresta).

Cenerentola sente che non può tirarsi indietro dal provare a liberare il principe, e inizia a pensare come fare.

Vediamo un po’ cosa c’è nello zaino. Mmmmhhh. Cioccolata, fermagli per capelli, gomme da masticare.

Trovata la soluzione! Inizia ad incamminarsi verso il castello con un piano in testa. Intanto il drago, lasciata perdere la corsa dietro agli animali si accorge di Cenerentola! Un bel guaio, pensa la ragazza…. Prende tutte le gomme da masticare ed inizia a gonfiare un pallone. Sempre più grande, fino a farlo diventare una mongolfiera. Cenerentola inizia ad alzarsi da terra ed in breve – aiutata dal vento – si avvicina al drago. Con gli elastici che usava per tenere legati i capelli ‘inventa una fionda’, con la quale inizia a lanciare pezzi di cioccolata al drago. Non tutti i draghi delle favole sono insensibili alla cioccolata, e questo probabilmente tanto diffidente non era…. Vedendo quella nuvola in volo che dispensava un così dolce regalo, si ferma ad assaggiarlo. Ecco, pensa Cenerentola. Questo è il momento di andare a liberare il principe. Grazie alle scarpette (non di cristallo per fortuna) ma da ginnastica, velocemente entra nel castello del drago (ancora intento ad ingozzarsi di cioccolata).

Il principe era in un sotterraneo, disperato, sembrava che piangesse.

Ma che sorpresa per entrambi!

Cenerentola riconobbe il suo bellissimo Principe Azzurro! Era proprio lui!

Senza fiatare lo prese per mano e scapparono dal castello del malefico (e goloso) drago.

La mongolfiera fatta di gomma da masticare era ancora lì che li aspettava.

In un volo raggiunsero il portale che separa le favole tra di loro.

Chiusero gli occhi, un bel respiro, e lo oltrepassarono.

Cosa accadde in seguito? Ma provate ad immaginarlo! Vissero felici e contenti....

 

 

 

 

 

 
 
 
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