GIARDINO DEGLI DEI

Non sono un amante dei film…

tanto tempo perso a guardare in una scatola sempre più piatta.

….

Ma mi piacerebbe filmare la vita che ho attorno.

Delle persone,

dell’ambiente e di come cambia,

Delle persone vecchie e giovani, di come sono uguali e diverse.

Dei tramonti di settembre, delle mie febbri,

dei seni, e delle forme delle donne.

Degli animali, dei cavalli bradi, e di quello che sono per me.

Della mia stratocaster celeste, del mio marshall, e del suono che gli faccio uscire.

Della mia macchina e dei 330.000 km che gli sto facendo fare,

delle bestemmie dal mio meccanico, del giurargli che ormai è l’ultima revisione.

Della chiesa del mio paese, e di come sta cadendo,

dei preti buoni che ci sono stati, dell’asilo con le suore.

Delle piante piantate, e di quelle finite sul camino.

Delle donne in casa, a portarla avanti, e degli uomini lontano a lavorare.

Della voglia di fare, della burocrazia, degli inetti e dei lavoratori,

delle donne capo, e degli uomini capo.

Dei matrimoni e dei divorzi, dei figli nati e di quelli mai nati.

Dei figli voluti e dei figli capitati.

Del mondo che c’era,

del mondo che si immagina ci sia stato,

e del mondo che invece c’è.

Del mondo che c’ho dentro, e di quello che ho attorno.

….

Vorrei filmare, perché è un inno all’ipocrisia…

L’ipocrisia di fermare tutto dentro un contenitore,

per poter capire meglio, quello che va solo vissuto.

Coglione