Sei pronto ad uscire per strada mio piccolo lupo?
Sei pronto ad urlare al cielo cosa ti fa vivere.
E per cosa moriresti?
Sei
pronto...
Dopo tutti questi anni a rivelare il segreto del tuo soffrire?
Si o no.
Decidi.
Decidi di che musica vuoi sentirti morire,
quale il rinfresco nel momento solenne della tua
dipartita,
ed il
vestito più bello per mostrarti al mondo prima
che il mondo
sospiri "ma che peccato,
era una così brava persona".
In momenti
come questi lasci scivolare via,
l'opportunità quella buona.
Non ce ne saranno molte altre ed é colpa tua
se hai creduto
all'ultimo biglietto della lotterie,
eri tornato una volta ancora
bambino mentre al tabacchino hai comprato
quel
bigliettino.
Abbaia un cane fuori dalla porta, so chi é,
e so anche che quel cane
sta per farsi mille e rotti chilometri di macchina.
Impresa
ardua per un barboncino alla guida
Ma quel che mi chiedo.
A tutti voi, a nessuno di voi,
a chiunque non
leggerà. A voi cosa interessa?
Sono davvero così pronto a farmi giudicare?
Per le mie 4
follie che non vorrei nemmeno medicare,
per quelle
paranoie da andare a raccontare,
ad uno buono,ad uno che
me le curi prima di dormire,
e che non
perda il sonno che domani devo lavorare,
e devo avere
il cervello buono domani, altrimenti
é veramente un casino.
Può esistere un lupo talmente tanto incasinato?
Può esistere
un essere vivente, che vorrebbe
dare l'estremo commiato
con un sorriso nemmeno tanto ostentato.
Una prova di
effettiva esistenza,
una sola prova di oscura parvenza.
Sono io o non lo sono mai stato?
Son io il
maledetto o sono tutte le cose
che ho letto che mi fan vivere
una realtà
in cui non sono protagonista.
E se non sono il protagonista... Dite...
Posso fare il maledetto lo stesso?
Se io perdessi metà vita dietro i fantasmi
che celano i mulini a vento,
allora potrei dir che Don Chisciotte
mi ha ferito
nel cuore,
e che é
stata tutta colpa di Artù se non ho mai
creduto alle favole, alle storie,
a tutto ciò
che fù nei racconti dei nonni,
degli ululati degli anziani,
nelle risa
dei puri villani.
Se nella foresta volteggia una storia
, posso
esserne felice o piangere...?
Vorrei farne baldoria, vorrei festeggiare
questo
triste momento.
Una partenza
ed un arrivo, non sempre
in quest'ordine preciso,
non sempre e
per molti altri mi sarei
ucciso mio buon Jacopo Ortis.
Stanno per partire, ed io, io sto per ordire
la
trama di questa notte,
sto per chiudere il mio stomaco nella
botte dei
ricordi e sotto le lenzuola delle paure.
In momenti come questi impari a vivere di nuovo.
Passate da qui e fermatevi a pensare,
che di qui molti altri hanno
pensato,
e prima di architettare qualche
losco piano, forse
qualcuno
voleva solo ammirare le stelle.
Voi, ditemi,
volete solo ammirare le stelle
o volete che qualcuno vi veda ammirarle?
Io non so
per quanto tempo rimarrò
qui a respirare prima che
l'ossigeno sparisca del tutto ed il lupo
sotto la
carne decida che
il momento é
propizio per mandare ciò che di vecchio
rimane
all'ospizio del tempo.
Ma se
veramente vi interessa, non pensate a me,
pensate alla
vita stessa, e fatevi un favore.
Prendetevi questa foresta e fatela vostra
prima che scompaia.
Eternità rotta come ferro spinato,
ecco
questo attimo andato,
ecco lo
fermo sotto un rovo contorto,
lo blocco sotto la zampa,
sporto
appena oltre un ciuffo d'erba bagnata.
Mia dolce
clessidra vuoi rimanere a danzare col lupo?
Allora ti prego, non te ne andare.
Ti osservo e ti contemplo...
Dimmi ora
buffa sabbia nel vetro, dimmi...
Cosa fare in questo tetro paesaggio, dimmi...
Son tuo perenne ostaggio...