Makron Blog

Solo il nulla

 

 
 

Ho grande spirito!
concedimi la serenita' di accettare ciò che non posso cambiare
il coraggio di cambiare le cose che posso cambiare
e la saggezza di capirne la differenza




 


 

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Post N° 434

Post n°434 pubblicato il 14 Maggio 2008 da Makron81
Foto di Makron81

Esiste una bellezza che non può essere contemplata se non attraverso gli occhi delle mente;
c'è un lato di te che sembra perdere di vista il lato estetico della vita e non ti consente di cogliere la leggerezza e il senso di perfezione che si apre al di sopra dei grandi turbinii emotivi e della materialità.
Ci sono valori che non possono essere compresi se non a livello "ideale";
proprio dall'ideale nasce la voglia di intervenire sulla materia per renderla migliore, più vicinaalla bellezza assoluta.
La mente viaggia nelle sfere cristalline dell'etere e può percepire tutte le possibilità. Concepirela bellezza ed essere attratti da ciò che non è ancora tangibile fa parte del bisogno di sentirsi in relazione con ciò che ti circonda e di cogliere questo senso della perfezione.
Questo lato permette a tutti i comuni mortali di sentire che c'è una via maestra per il miglioramento.
Il fatto che la mente sia in grado di concepire un modello ideale produce la
speranza che un giorno ci sarà la possibilità - anche per l'uomo - di raggiungere la perfezione, se mai possa esistere...

Contatta i tuoi "ideali"
perché permettono di avere obiettivi più elevati.

 
 
 

Post N° 433

Post n°433 pubblicato il 22 Aprile 2008 da Makron81


Qual'è il tuo maggior pregio?

Quale il tuo più grande difetto?

E se entrambi fossero la stessa cosa??

Può essere considerato un pregio il fatto di percepire in netto
anticipo quelli che saranno i mutamenti che avverranno attorno a me, di capire l'essenza di una persona escludendo istantaneamente tutte le sfumature che tendono a invaghire la percezione del carattere di una persona. Però
spesso può farti apparire agli altri come persone strane, un po' fuori dagli
schemi, non allineate… e quindi difficili da gestire.

Ma la grande e vera qualità è un altra : quella di
non essere allineato a nulla e a nessuno, riuscendo cosi a percepire con grande
libertà, e in modo del tutto intuitivo e privo di qualsiasi barriera tutto ciò che ci
circonda. Essere quindi un vero e propri metro di giudizio per chiunque.


Chiaramente tutto ciò ha un prezzo. Il vissuto
della diversità, ovvero il vivere al di fuori di schemi e strutture che per
quanto rigide e castranti, offrono pur sempre sicurezze e stabilità, cosa che
invece non si possiede se si va oltre di esse.

 
Forse sta anche in questo la mia innata conflittualità tra la ricerca di libertà e il bisogno di strutture rassicuranti precise e
contenitive. Si tratta più di un conflitto mentale, sentito in termini
intellettivi, poiché la scelta è sempre a favore della prima, perché
emotivamente non riuscirei mai ad accettare qualcosa che può impedire di
esprimermi e sperimentare autonomamente tutto ciò che giunge nella mia vita.

Del resto
questa è la mia vita....Nel bene e nel male.
E sta anche in questo la necessità di non costruire legami stretti, storie d'amore lunghe e durature,
dove spesso manifesto il meglio… anzi il peggio di me.

 La forte empatia tende nella fase iniziale di
una storia a strutturare un profondo legame e a fomentare aspettative di un legame speciale, del tipo due cuori e una capanna, visto che
poi in genere ho una particolare predisposizione ad attrarre persone che tendono
a legarsi eccessivamente, ad essere gelose e possessive.

E' facile poi sentirsi oppressi, schiacciati, limitati e iniziate la fuga,
l'allontanamento.

La richiesta di maggiore libertà ed autonomia diventa un pagliativo inutile.

Tutto ciò da il via a conflitti,
a situazioni pesantissime, la cui gestione richiede molta pazienza e molto tempo.
Ma toglie spazio
per fare altre cose, e la consapevole 'inutilità
di ogni azione mi porta ad avere un grado di sopportazione pari a zero.

La sfida consiste allora nel mantenere
ben saldo il bisogno di libertà, mettere subito in chiaro, anche a
rischio di deludere e ferire, che è vitale peravere spazi di totale autonomia e
solitudine nei quali nessuno può entrare. Scelta sicuramente difficile da
attuare, ma che alla lunga non mancherà di dare i suoi generosi frutti.

Lezione da apprendere: riuscire a mantenere salde le
proprie decisioni senza temere il giudizio e l'accettazione altrui
.







 
 
 

Post N° 432

Post n°432 pubblicato il 16 Aprile 2008 da Makron81

Di solito sono un nobile guerriero.
Come un fiore, o meglio una mosca sul muro.
Osservo, resto sulle mie senza essere troppo  invadente.

Ma quella che sembra apatia può trasforasi in cieca follia.
Allora il volto del nobile guerriero
si svela per quello che è,
confermando che nulla è come sembra.

Non esiste nessun mondo segreto, niente di fantastico,
 nulla da cui si vuole riparare.

Il gelido sguardo si presenta solamente per come lo vedi.

Nulla lo turba, nei suoi occhi non c'è mai stato nessun
segno di affinità, comprensione, pietà.

Solamente quella travolgente indifferenza.

Il volto vuoto suggerisce solo una meccanica
ricerca del punto del punto debole,
dove finalmente potrà affondare le sue bramose zanne.





 
 
 

Post N° 431

Post n°431 pubblicato il 01 Aprile 2008 da Makron81

Forse non sono così solido, forte e razionale come credo,forse dentro di me è rimasto qualcosa di quel bambino tanto timidi e insicuro che ha bisogno di essere ricontattato attraverso la capacità di lasciarmi andare alla fantasia, di solcare le nuvole con i sogni, senza necessariamente vivere tutto ciò come qualcosa da scacciare perché debole e immaturo né come un rimasuglio di un inutile passato.

Proprio da questo mondo  nasce la mia vera forza…la fantasia è la qualità che ti permette di elevarti al di sopra della realtà. Chi non l'accetta e la considera "inferiore" rischia di esserne travolto e di essere inghiottito.

 La ragione, senza la controparte diventa asettica, sterile, quasi glaciale nella sua incapacità di dare senso alla vita. Solo il mondo dei sentimenti è in grado di "valorizzare".

Il mondo dei pensieri, così chiaro, lineare e preciso nei suoi contorni, in realtà è freddo, rigido e si difende cercando di tenere a bada un mondo più informe,sicuramente meno definito, ma infinitamente più morbido ed affascinante; un mondo che ha memoria e che ti seduce

con la promessa di ricondurti a quel "centro" da cui tutto ha avuto origine, di cui hai nostalgia.

E' di vitale importante   ritrovare il gusto di fantasticare e di esprimere questa parte di me rimasta a lungo seppellita, senza la quale non riuscirò mai a   coinvolgermi e vivere con maggiore intensità le esperienze;

Tutto ciò si può fare…basta ritrovare il ponte che conduce alla fantasia ed al sogno senza passare al freddo e cinico setaccio della ragione.

 
 
 

Post N° 430

Post n°430 pubblicato il 07 Marzo 2008 da Makron81
Foto di Makron81

Le mie parole sono sassi

precisi aguzzi pronti da scagliare

su facce vulnerabili e indifese

sono nuvole sospese

gonfie di sottointesi

che accendono negli occhi infinite attese

sono gocce preziose indimenticate

a lungo spasimate e poi centellinate, sono frecce infuocate che il vento o la fortuna sanno indirizzare

Sono lampi dentro a un pozzo, cupo e abbandonato

un viso sordo e muto che l'amore ha illuminato

sono foglie cadute

promesse dovute

che il tempo ti perdoni per averle pronunciate

sono note stonate

sul foglio capitate per sbaglio

tracciate e poi dimenticate

le parole che ho detto, oppure ho creduto di dire

lo ammetto

strette tra i denti

passate, ricorrenti

inaspettate, sentite o sognate...

Le mie parole son capriole

palle di neve al sole

razzi incandescenti prima di scoppiare

sono giocattoli e zanzare, sabbia da ammucchiare

piccoli divieti a cui disobbedire

sono andate a dormire sorprese da un dolore profondo

che non mi riesce di spiegare

fanno come gli pare

si perdono al buio per poi ritornare

Sono notti interminate, scoppi di risate

facce sopraesposte per il troppo sole

sono questo le parole

dolci o rancorose

piene di rispetto oppure indecorose

Sono mio padre e mia madre

un bacio a testa prima del sonno

un altro prima di partire

le parole che ho detto e chissà quante ancora devono venire...

strette tra i denti

risparmiano i presenti

immaginate, sentite o sognate

spade, fendenti

al buio sospirate, perdonate

                               da un palmo soffiate

 

 
 
 

Post N° 429

Post n°429 pubblicato il 21 Febbraio 2008 da Makron81

Sto sprofondando nella mia AUTARCHIA... che disdetta! La mia "grande forza"  trasformata nel mio peggior difetto.

autarchia
(dal greco "autarkeia", da "auto-" e "arkeo", io basto) Concetto della filosofia cinica che indica la
condizione del sapiente che basta a se stesso, liberato dalle necessità
surpeflue dell'incivilimento e dalle passioni, ritornato a una
condizione di vita animale, simile a quella dei cani.

 
 
 

Post N° 428

Post n°428 pubblicato il 22 Gennaio 2008 da Makron81

Dopo un capodanno decisamente promettente... la vincita del televisore, ed altre ottime prospettive future, l'anno viene bagnato dalla prima Vacanza!!!!!!!!!!

Giovedì volo a Tenerife per 10gg, e vediamo se il suo famoso carnevale è veramente degno di nota!!!


auguro a tutti i giorni più gelati e rigidi della merla!!

 
 
 

Post N° 427

Post n°427 pubblicato il 16 Gennaio 2008 da Makron81



Il rimorso non si lava.
Non si lava nemmeno se ci pentiamo
sinceramente, nemmeno se ci perdona la persona che abbiamo danneggiato. Ci sono
delle anime buone che perdonano con facilità. Ma noi, vedendo la loro bontà, ci
sentiamo ancora più colpevoli.



 

 
 
 

Post N° 426

Post n°426 pubblicato il 16 Gennaio 2008 da Makron81
Foto di Makron81

Ricordi felici, lontani, appassionati...Ricordi che ogni
momento si accendono nella mia mente. Ma l'odio ha calpestato i miei sogni. Di
essi ne rimane uno splendido ed odiato, dolce ed aspro, lontano ed
indimenticabile ricordo....

 
 
 

Post N° 425

Post n°425 pubblicato il 13 Gennaio 2008 da Makron81

Ridere è rischiare di sembrare sciocco.

Piangere è rischiare di sembrare sentimentale.

Avvicinarsi a qualcuno è rischiare di coinvolgersi.

Esporre i sentimenti è rischiare di esporre il vero.

Esporre le proprie idee, i propri sogni, alle persone è
rischiare di perderle.


Amare è rischiare di non essere contraccambiati.

Vivere è rischiare di morire.

Sperare è rischiare di disperarsi.

Provare è rischiare di fallire.

Però i rischi vanno presi perchè il più grande pericolo
nella vita è non rischiare nulla.


L'uomo che non rischia niente, non fa niente, non ha
niente e non è niente.


Forse evita la sofferenza e il dolore però non può
imparare, sentire, cambiare, crescere, amare, vivere.


Incatenato dalle sue stesse catene, è uno schiavo; ha
perso la libertà.


Solo una persona che rischia è libera!

 
 
 

Post N° 424

Post n°424 pubblicato il 06 Gennaio 2008 da Makron81

Al 70-esimo piano di un grattacielo vive uno strano signore... Ogni
mattina esce di casa per andare a lavoro, e quando rincasa usa sempre
l'ascensore per giungere al suo appartamento. La cosa strana è che
quando piove sale con l'ascensore fino al 70-esimo piano, ma quando è
bel tempo sale solo fino al 30-esimo... Perchè?

 
 
 

Post N° 423

Post n°423 pubblicato il 06 Gennaio 2008 da Makron81


Se oggi il destino è contro di me…peggio       per lui!

 
 
 

Post N° 422

Post n°422 pubblicato il 26 Novembre 2007 da Makron81


Rido, e si... rido.

Rido perchè ora conosco il significato della vita.
E il segreto che è che ho convaliato la mia esistenza.

Oggi so che io valgo di più della mia casa, del mio conto in banca o di qualsiasi altra cosa.


Non tutto ciò che può essere contato conta, e non tutto ciò che conta può essere contato...

 
 
 

Post N° 421

Post n°421 pubblicato il 04 Novembre 2007 da Makron81


Esistono momenti in cui le parole si consumano ed il silenzio comincia a raccontare.

 
 
 

Post N° 420

Post n°420 pubblicato il 01 Novembre 2007 da Makron81


Le luci si sono accese, la strumentazione illuminata.

E tutti i discorsi di parenti e amici, sulla pericolosità
delle due ruote, la disattenzione degli altri e tutti i pericoli che la
strada può riservare sono stati, almeno in quel momento,
dimenticati completamente. In quel momento c’eravamo solo io
e lei. Io e la mia moto.

L’aria che scivola tra le dita, che scorre sul cupolino e poi
oltrepassa il casco. Un susseguirsi di emozioni e sensazioni di
libertà che solo la moto ti sa dare.

E ogni giorno che passava, ogni nuovo “giro” sulla
moto mi facevano lentamente dimenticare tutte le raccomandazioni che mi
venivano puntualmente fatte.

Mi sentivo invincibile.

Poi sono arrivati i primi acquisti “seri”, quelli
che ti vengono utili alle velocità un po’
più sostenute. Giubbini con protezioni dovunque, la visiera
scura per le giornate di sole, guanti con le protezioni maggiorate per
le dita e nocche, stivaletti per una migliore sensibilità
sulle pedane e sul freno posteriore. Ed ecco che quelle raccomandazioni
si sono fatte sempre più lontane, quasi non ci pensavo
più. O meglio ci pensavo, ma mi
dicevo: “Qualche protezione in più ce
l’ho. Se cado sono protetto. Tanto non vado forte”.

Tutto era meraviglioso, tutto era perfetto. Nulla poteva rovinare
quelle giornate di sole che sembravano uscite apposta per farmi fare un
giro in moto. Nulla di così complicato, solo un piccolo
giretto in moto vicino casa.

Cosa mi sarebbe potuto succedere?

Parto, sono tranquillo. Tranquillissimo. Non penso a nulla se non alla
strada. Proseguo nel mio giro, sempre più tranquillo. La
strada che percorro è dritta per qualche chilometro. Anche
lei quel giorno è un paradiso: solo sporadicamente
sopraggiunge qualche auto. Ci sono degli incroci, di tanto in tanto, ma
null’altro disturba.

Vedo, in prossimità di uno di questi incroci, una macchina
ferma e fumante contro uno di quei paletti che sostengono le
indicazioni stradali. Accosto. La macchina davanti è
semidistrutta, deve essere stata una bella botta. Mi sembra strano
però che un paletto abbia potuto ridurla così.
Alzo lo sguardo.

Vedo un gruppetto di moto ferme a bordo strada. E in mezzo, ancora
più avanti, pezzi di lamiera sparsi ovunque. Riconosco una
parte: è lo scarico di una Yamaha.

Avverto un senso di pesantezza al petto, come se un mattone me lo
stesse opprimendo. Mi slaccio il casco. Ho il respiro pesante, come se avessi appena
finito una corsa.

Mi avvicino agli altri motociclisti a passo svelto. Voglio vedere come
sta l’amico caduto. Nella testa un pensiero: “Dai,
adesso vado là e lo trovo seduto sul ciglio della strada.
Magari qualche osso rotto, ma cosciente. Vedrai che sarà
così”. Avvicinandomi sempre di più al
gruppetto, vedo altre parti della moto: il copri-serbatoio, la leva del
freno…

Mi giro. In mezzo al campo che costeggia la strada vedo fumare
qualcosa. Cerco di capire cos’è: riconosco la
ruota posteriore, ancora attaccata al blocco motore fumante. O meglio,
a quel che resta del blocco motore.

Mi sento morire.

Ho paura.

Ho paura di vedere il motociclista sdraiato per terra, privo di sensi,
contratto in una posizione innaturale. Ho paura di vedere dal casco gli
occhi chiusi, col viso rigato da qualche rigagnolo di sangue dovuto a
qualche ferita.

Il cuore batte all’impazzata, quel mattone che ho sul petto
è sempre più pesante.

Rigiro lo sguardo verso il gruppo. Qualcuno parla al telefonino, credo
con i soccorsi.

Aumento ancora il passo. Sono vicino ormai, ma non riesco a distinguere
chiaramente le voci, sono confuse. Qualcuno ha la maglietta sporca di
sangue, qualcuno qualche vistosa ferita che si tampona con qualche
garza tirata fuori dal kit di soccorso di qualcuno che sta facendo
prima assistenza. Sono quelli che erano sulla macchina. Loro sono
coscienti per fortuna. Ma il conducente della moto? Lui come sta? Mi
avvicino, con la speranza che la mia presenza possa essere di qualche
aiuto. Vedo il motociclista: è sul bordo della strada, ha
indosso la tuta e il casco. La visiera, nell’urto, si deve
essere però staccata. Vedo il suo viso, quella piccola parte
che il casco lascia intravedere. Gli occhi sono sbarrati, il sangue
è dovunque. Ho una tremenda voglia di piangere. Non conosco
la dinamica dell’incidente, non so chi sia il povero ragazzo
che giace esanime sull’asfalto.

Ma ho una tristezza incredibile nel cuore.

Nel frattempo, tutto si fa più lento: i gesti delle persone
lì intorno, le macchine che di tanto in tanto sopraggiungono
senza fermarsi sembrano andare al rallentatore.

Anche i miei pensieri sono al rallentatore.

Uno dei ragazzi di quel gruppetto di motociclisti mi si avvicina. Non
conosco nemmeno lui, non l’ho mai visto prima, non so cosa
voglia dirmi.

Quel peso che ho sul petto diventa sempre più pesante, mi
sembra insostenibile.

Il centauro mi è ormai di fronte, a pochi centimetri.

Non dimenticherò mai le parole che mi disse con un filo di
voce, quasi con un sussurro:

“E’ stato un attimo…”

Senza aggiungere altro, si allontana, raggiungendo
l’autoambulanza che nel frattempo è arrivata.

La vita è fatta di centinaia di migliaia di attimi, penso.
Ma in quell’attimo i sogni di quel ragazzo si sono fermati.
E' bastato quell'attimo e quei sogni sono stati portati via in
un’ambulanza che non accende le sirene.

Ormai non c’è più nulla da fare.

Non posso non pensare alle sue parole. Perché quel ragazzo
sdraiato, privo di vita su quell’asfalto duro, ruvido e
insanguinato potevo essere io. Probabilmente anche quel ragazzo, poco
prima dell’incidente, stava assaporando il gusto della vita,
quella sensazione di libertà e di invincibilità
che tutti, a cavallo della nostra moto, abbiamo provato.

Questa esperienza mi ha segnato profondamente. Non so se
vivrò ancora la moto come la vivevo prima.

Ma mi ha fatto riflettere, forse davvero per la prima volta, sulle
raccomandazioni di amici e parenti che, giro dopo giro, avevo
dimenticato.

 
 
 

Post N° 419

Post n°419 pubblicato il 23 Ottobre 2007 da Makron81


http://firmiamo.it/salviamointernet








Firma contro la legge levi-prodi, vogliono imbavagliare internet!!!!!!!



na cosa assurda, decisamente assurda. Più ci penso e più mi sembra impossibile! Vengo a sapere che il 12 Ottobre è stato approvato formalmente in parlamento il testo scritto da Riccardo Franco Levi, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio che prevede che
chiunque abbia un blog o un sito debba registrarlo al ROC, un registro
dell’Autorità delle Comunicazioni, produrre dei certificati, pagare un
bollo, anche se fa informazione senza fini di lucro!

Non so se questi parlamentari credano di essere in Cina oppure di
trovarsi all’epoca del fascismo per voler distruggere la libertà del
web. Inoltre la legge Levi-Prodi obbliga chiunque abbia un
sito o un blog a dotarsi di una società editrice e ad avere un
giornalista iscritto all’albo come direttore responsabile
. Il
fortunato 1% della Rete rimasto in vita, per la legge Levi-Prodi,
risponderebbe in caso di reato di omesso controllo su contenuti
diffamatori ai sensi degli articoli 57 e 57 bis del codice penale. In
pratica galera quasi sicura.


Praticamente se questa legge entrerà in vigore, il web
italiano…morirà? Anche se penso che in realtà basterebbe solo
trasferire i siti su hosting esteri, non possiamo sicuramente rimanere
fermi e vedere approvare questa legge.


Potete leggere il decreto qui. Stefano Novelli ha aperto una petizione online contro la legge Levi-Prodi.


Altre informazioni su:

Il blog di Beppe Grillo

Punto-Informatico

Daniele Salamina’s blog

 
 
 

Post N° 418

Post n°418 pubblicato il 16 Ottobre 2007 da Makron81
Foto di Makron81

Ora il lupo é Incazzato, è stato accecato dalla
furia, un senso sublime di potenza, di ammirazione, qualcosa di
indescrivibile che il genere umano ha nascosto negli anni. Pensate voi,
pensate alla televisione, pensate agli stupidi programmi estivi, alle
tarantelle, ai calendari, alle veline, ed agli spettacolini. Quanto
inutili sono nella tempesta, quanto piccoli siamo, quanto stupidi,
presi nella rete del marketing, studiati come cavie, piccoli topolini
sul tavolo delle multinazionali. Ed anche il lupo deve scegliersi un
buco dove vivere, la sua riserva, come un pesciolino nell'acquario,
neanche più l'unica sua ricchezza, la libertà. Guardati Uomo e osserva
la tua pochezza, la tua miseria. Io abbraccio il mio lupo, non voglio
vedermi come uomo sotto i fulmini, non sarei degno. 

 
 
 

Post N° 417

Post n°417 pubblicato il 16 Ottobre 2007 da Makron81

Non
guardare indietro: potresti ricordare qualcosa di bello che non tornerà più.
Non guardare avanti: potresti ricordare qualcosa di bello che non arriverà mai.
Chiudi gli occhi e riaprili solo quando avrai la forza di tornare indietro
senza piangere e guardare avanti sorridendo
.

 
 
 

Post N° 416

Post n°416 pubblicato il 16 Ottobre 2007 da Makron81

  1. Ciò che uno è: La sua personalità, nel senso più alto
    del termine. Sono quindi comprese salute, forza, bellezza, temperamento,
    carattere morale, intelligenza, cultura.


 



  1. Ciò che uno ha: proprietà e
    possessi in ogni senso della parola.


 



  1. Ciò che uno è: Si intende nella rappresentazione degli
    altri. Essenzialmente è l’opinione che gli altri hanno di te.

 
 
 

Post N° 415

Post n°415 pubblicato il 16 Ottobre 2007 da Makron81
Foto di Makron81

"Tu invece sei il peggiore di tutti!!
Sembri innoquo e timoroso....  ma sei più astuto di una volpe, bastardo e vendicativo.
Sei la cosa più simile ad un misto tra un italiano ed un inglese: Arriverai in alto...sulla base della tua totale mancanza di etica.
Sei il perfetto figlio di puttana...meglio averti come amico che come nemico...questo è sicuro!!
Sicuramente morirai assassinato....meritatamente!!!"

quando si dice: PUOI CONTARE SUL CONFORTO DI UNA VERA AMICA....  va bene non aver peli sulla lingua, ma non eri partita per tirarmi su il morale?????

A volte un solo vaffanculo non basta.... quindi ti dico....GRAZIE!!!
Le tue dolci e tenere parole mi hanno veramente tirato su il morale!!!!



...e poi sei stata  tu a decantare la mia capacità di estrapolare dai discorsi solo quello che mi fa comodo... non male come dimostrazione!!!


                                                                                                   





 
 
 
 
 

INFO


Un blog di: Makron81
Data di creazione: 20/11/2005
 

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Io sono il Lupo
la fame è mia compagna
la solitudine la mia sicurezza.

Io giaccio di notte 
freddo è il mio letto
il vento la mia coperta.

Io sono il silenzio
un'ombra nella foresta
impronte lungo il fiume. 

La mia corsa
è un lungo inseguimento
di scintille di fuoco 
dalla pietra focaia della notte.

Io sono ucciso ma mai distrutto

Io sono il Lupo.

 

 

 

 

 

 

Quanto più ci innalziamo
tanto più piccoli sembriamo
a quelli che non possono volare


 

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