Pensieri Girovaghi

Post N° 8


Luca anche quella notte arrivò. Lulù stava disegnando un cipresso, sembrava in fiamme. Alla destra dell’albero c’era la figura di una ragazza: mani in tasca, capelli ricci… non si notavano i contorni della faccia perché era molto scura. Alla sinistra dell’albero (all’altezza del tronco, sospesa nel vuoto) una linea obliqua. Sulla chioma, a destra, un triangolino. Sembrava un nido di qualche passerotto.. “Cosa ho disegnato?” chiese Lulù. Per Luca quello era soltanto un albero, ma con un po’ di fantasia disse “Un fiammifero.”“No, guarda meglio…”“E’ un albero con una persona a fianco.”“Certo, quello sì. Ma non vedi nient’altro?”“No.”“A cosa serve questa linea obliqua che c’è qua?”“Non lo so Lù, l’hai disegnato tu…”“E il triangolino?”“Daii, non vedo niente.”“Ok, ti arrendi. E’ la faccia di una persona, che mi guarda. Questo triangolino è il suo occhio. E la linea obliqua è la bocca. Qua a destra c’è il naso. Vedi che mi guarda?”“Mh, ok…non ci sarei mai arrivato”. Non gli interessava più di tanto.Per lei, quell’albero rappresentava suo padre. Sperava che la guardasse, che la aiutasse. Lei… la ragazza del disegno, con la faccia scura per l’imbarazzo di tutto quello che le era capitato in quegli anni e in quell’ultimo tempo, chiedeva un piccolo sguardo, per farla tornare in sé.