Un blog creato da 1assassino il 22/05/2005

Ohana

Ohana vuol dire famiglia e famiglia vuol dire che nessuno viene abbandonato o dimenticato.

 
 
 
 
 
 

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SENZA PAROLE

Post n°9 pubblicato il 06 Giugno 2007 da 1assassino

URLIAMO IL NOSTRO NO!!! Copia e diffondi

23 GIUGNO GIORNATA DELL'ORGOGLIO PEDOFILO

Si avete letto bene, il 23 giugno si terrà la giornata Mondiale dell'orgoglio Pedofilo,(boyloveday international) questo è il sito della manifestazione : http://www.ibld.net/ibld.cgi, non è un sito illegale, non contiene pornografia, anzi questi signori si impegnano a convincere i loro lettori di agire nel bene, di volersi differenziare dai criminali, da chi fa atti violenti, da chi costringe i bambini, i ragazzi, dicendo che loro li amano.

Interessante la galleria di immagini, dove anche babbo natale viene mostrato come pedofilo e interessante questa immagine http://www.ibld.net/ibld99dcc.jpg dove addirittura viene mostrato un prete amorevole con un ragazzo, si evince un desiderio di far apparire assolutamente normale o come perversione sessuale, che ne sò come partecipare ad un'orgia, un rapporto amoroso da tra un ragazzino e un adulto.

Non è una novità, sono 8 anni che questa giornata esiste, che questo sito è on line, nell'indifferenza di tutto gli organismi internazionali, qualcuno ha addirittura richiesto l'intervento dell' ONU, ma tutto è rimasto così comè.

Questa è la prima risposta a questa giornata:

*UNA FIACCOLATA A PALERMO CONTRO LA PEDOFILIA

L’Associazione per la Mobilitazione Sociale di Palermo, chiede che vengono oscurati tutti i siti web che in qualche modo danno voce e spazio alla pedofilia. Le istituzioni prendano una ferma posizione considerando reato anche la solo promozione on line di questo turpe mercato. Un fermo “No” contro la “Giornata Internazionale dell’orgoglio pedofilo”.

La parola pedofilia a volte l'avviciniamo a un concetto astratto, bambini molestati, ma l'orrore non ci pervade fino in fondo, invece io voglio suscitare quell'orrore, che sia forte fortissimo,  e mi scuso se riporto questo racconto tratto dal libro:  Predatori di Bambini, scritto da Massimiliano Frassi, (fondatore di Prometeo che è anche una delle prime associazioni che ha iniziato il cammino verso la condanna di questa iniziativa).

Il passo selezionato da Lorenzo Cairoli, tratto dall'incontro dell'autore del libro con Shay Cullen missionario Irlandese  più volte candidato al Nobel per la Pace, che dal 1974 con la sua associazione Preda è in prima linea nella lotta contro la pedofilia

"Il missionario si chiama Shay Cullen... la bambina, invece, Rosario ( con la 'o' finale ), Rosario Bayont per l'esattezza. Le loro vite si incrociano in una camera d'ospedale. Rosario è stata ricoverata la sera prima con fortissimi dolori alla pancia. Ha dieci forse dodici anni e vive in condizioni inimmaginabili per la maggior parte dei suoi coetanei italiani.
Malgrado questo le analisi non riscontrano alcuna grave malattia e gli evidenti segni segni di penetrazione vaginale e anale, sostengono i medici, non possono essere la causa di un dolore così continuativo nel tempo e non controllabile nemmeno con potenti sedativi. Il motivo verrà scoperto solo dopo una lunga e terribile agonia, durata una decina di giorni, quando con la morte di Rosario viene fatta l'obbligatoria autopsia di rito.
E così, dal ventre della bimba ecco emergere la risposta ai quesiti dei medici per i suoi insopportabili dolori: il pezzo di un vibratore. Pezzo rottosi, durante la violenza a cui pare l'avesse obbligata un marine della locale base americana.
Base che con l'impegno e la lotta civile e penale di padre Shay verrà fatta smantellare, qualche anno dopo, ottenendo contemporaneamente anche un drastico calo della prostituzione minorile ma anche un'impennata della voce 'nemici', all'interno del proprio registro di vita.
Ancora oggi quando faccio a padre Shay il nome di Rosario noto un'ombra velargli lo sguardo. Come se le centinaia di bimbi salvati e riportati alla vita non bastino a compensare una perdita per la quale comunque non avrebbe potuto fare nulla. Tempo fa dichiarò in una intervista che 'gli unici a non lamentarsi di lui e della sua associazione erano i vicini di casa' alludendo al fatto di confinare con un cimitero. Quando glielo ricordo ride. E me lo riconferma, aggiungendo che se è 'molto difficile lottare in Italia per l'infanzia abusata, figuriamoci in un paese come le Filippine'....

Tornando invece direttamente agli abusi sui bimbi, mi ha shoccato vedere il filmato che lui stesso ha mostrato su quella che chiama la terapia primaria. In una stanza rettangolare, con bassa illuminazione, vengono fatte entrare una decina di bambine. La più 'vecchia' ha 11 anni. La più 'giovane' 5. Sono tutte baby-prostitute, salvate dai bordelli locali, sempre pieni di vogliosi clienti. Oggi è il loro primo giorno di vita nella comunità di padre Shay. Le bimbe si dividono. Alcune si tenevano la mano all'ingresso ed ora si dispongono a breve distanza l'una dall'altra, faccia al muro. Dopodiché incominciano ad urlare. Urlare. Urlareeeeeeeeeee. Con tutta la rabbia ed il dolore che hanno dentro. Urlano urlano urlano - fa che la smettano - urlano - no lasciale continuare - urlano gli abusi compiuti su di loro da bastardi per i quali non deve esistere la parola pietà. Urlano perché ad otto anni dormivano su un letto sporco di sperma e di urina, giocando con lattine di birra vuote, tra un cliente e l'altro ( per una media di una decina al giorno!) piuttosto che su comode lenzuola pulite, con la Barbie o i Pòkemon. Ed allora che urlino, cazzo, urlino più che possono. Mentre noi qui urliamo per loro. Amplificandone la denuncia. Il filmato dura solo pochi minuti. Ma è più che sufficiente. quando termina, è padre Shay a parlare: " In Asia questa terapia è veramente all'avanguardia. Molto innovativa e per questo praticata, per ora, solo da noi. Le bimbe urlano contro la propria famiglia che le ha vendute. Contro la società che le ha abbandonate.Contro i mostri che le hanno abusate. Quando escono dalla stanza sono esauste, ma è il primo passo per farle stare meglio..."

In genere non soiamo favorevoli alle catene di sant'antonio... e rimaniamo restii nel farlo... ma questa volta ci sembra una buona causa!

Proviamoci, facciamo una catena di blogger, se credete che possiamo urlare un NO anche noi, prendete questo post, copiatelo nei vostri blog, nei vostri siti,inviatelo per mail ai vostri conoscenti , prendetelo e fatelo prendere ai vostri amici blogger, uniamo le nostre forze per qualcosa di positivo.

Ringraziamo sissunchi per aver scritto questo messaggio

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