Parla il silenzio.

Post n°128 pubblicato il 25 Settembre 2011 da Nikolaj_000
 
Tag: Poesie
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Mi piace ascoltar le parole

che fuoriescono spontanee 

dal tuo umido corpo in estasi,

mormorii di piacere 

e intensi silenzi da condividere

che parlano di noi

come nessun poeta

potrebbe fare.

Come posso io rinunciare

a questo piacere,

come posso evitare 

di nutrirmi della tua gioia

che come nettare

scende giù da bianchi petali?

E' vita questa, che va vissuta,

piacevole sentiero 

dalla giuste curve

e dalla misteriosa

desintazione,

che è insieme

certezza e scoperta,

e vortice di sogni

che invece di cadere,

spiccano il volo.

 

 
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Il pozzo.

Post n°127 pubblicato il 21 Settembre 2011 da Nikolaj_000
 
Tag: Poesie
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Incertezza, e un futuro coperto

da uno spesso velo d'incoscenza,

respiro mozzato da un dubbio

che feroce ci assale senza preavviso.

Ci caliamo in questo pozzo

senza fine dal tetro aspetto

chiedendoci a quale sorte 

andiamo incontro,

eppur sappiamo quanto

coraggio ci vuole per farlo,

per immergersi nel mondo

dell'incerto, nello sconosciuto

paese dell'animo oscuro.

Aspetta, ho trovato una luce,

son due occhi innamorati,

che indicano il passo,

non c'è via d'uscita

che non sia l'amore.

 
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Mondo nuovo.

Post n°126 pubblicato il 17 Settembre 2011 da Nikolaj_000
 
Tag: Poesie
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E' fresca brezza 

ascoltar le tue parole

e i tuoi sogni e fantasie,

che richiamano lontani ricordi

di desideri nascosti

che aspettavano te

per esser espressi.

Hai creato un mondo nuovo,

a cui i miei occhi da bambino

non son ancora abituati,

ma crescono, guardano

e imparano anche,

che dietro ogni sguardo

c'è un rovente pensiero

di libertà e di scoperta

e di totale umanità.

Com'è bello sognare

coi tuoi occhi amore mio,

com'è bello leggere

il tuo sguardo

e vedere i sogni miei,

e com'è bello

questo mondo

e il mondo che verrà,

quando il frutto

di mille fantasie

son due cuori

che si bramano

ed insieme costruiscono,

sogni e insieme di realtà!

Adoro questo confine,

che cresce a doppio ritmo,

e mai mi stancherò

di proteggerlo

ed amarlo e stancarmi

e crearlo insieme a te! 

 
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Sogno di mezzanotte.

Post n°125 pubblicato il 15 Settembre 2011 da Nikolaj_000
 
Tag: Poesie
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Com'è dolce questa pelle,

candida come chiaro di luna,

di profumi intensi intrisa,

essenza d'un sogno di mezzanotte.

Amo sfiorarla e baciarla 

e sfiorarla ancora, 

stanchezza non v'è

in questo ufficio

che prende il mio corpo

e il mio animo e tutto

ciò che sono come

un petalo al vento!

E poi silenzio,

piccoli respiri 

si incrociano sottili

dopo una notte d'amore,

e cessa il bisogno di parlare,

perché son le parole 

strumenti superflui

in questa notte,

in cui tutto il necessario

è lì, accanto a me.

 
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Scoperta.

Post n°124 pubblicato il 29 Agosto 2011 da Nikolaj_000
 
Tag: Poesie
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E' bianco piacere insieme a lei

e ogni giorno che avanza

aumenta il suo splendore

questo cristallo inviolato,

che strato su strato si fa

più forte e lucente e più saldo

agli occhi miei, regalando

quell'invisibile solletichio

dell'anima, prova d'un piacere

intenso, di una pace raggiunta,

di desideri espressi 

con la maestria d'un giocoliere,

che cattura l'attenzione

per sorprenderci ad ogni sguardo.

E ora, che il mio respiro

si fa più quieto, e la nebbia

che riempiva le mie narici

è rada come un ricordo lontano,

stringo a me questi momenti,

gioielli rari da custodire

e tenere al riparo 

dal dolore del mondo,

che appare lontano,

che appare sconfitto,

finchè accanto a me

potrò ammirare quei sorrisi,

quei gesti sottili ed efficaci

e limpidi come acqua marina,

nati da un cuore 

troppo splendente

per esser oscurato 

dalla sbadatezza del quotidiano.

Ogni giorno è diverso

e migliore ed intriso 

di nuovi proumi,

perchè accanto 

a me ci sei tu,

unica follia

di cui voglio far parte

senza cercare una cura.

 

 
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Desiderio.

Post n°123 pubblicato il 06 Agosto 2011 da Nikolaj_000
 
Tag: Poesie
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M'avvolgo nel profumo

di questa notte argentata,

brillante come stelle estive,

luce profusa negli occhi miei

da questo legame ancora acerbo,

e cadono pian piano i granelli

nella clessidra del tempo,

creando ammalianti disegni

d'arcano significato,

cui io voglio dare senso

immaginando un più forte legame.

E' un desiderio che leggo

tra le sfumature d'una nube,

un'onda del mare, 

un fiore bianco solitario,

perché tutto ciò vedo

e sento e filtro dentro di me

ha bisogno del tuo respiro

per prender colore,

per esser svelato 

da questo grigio mantello.

E' acerbo questo frutto,

ma già emana il profumo

invitante della felicità,

saprò aspettare

per goderne il sapore,

attento a non rovinare

questo dono che muta

sotto gli occhi miei.

 
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Parole.

Post n°122 pubblicato il 25 Luglio 2011 da Nikolaj_000
 
Tag: Poesie
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Parole, parole, parole.

A che servono le parole, 

dimmelo, quando basta

uno sguardo per dirsi tutto,

per affacciarsi su un mondo

nuovo, in cui tutto è una scoperta?

Sono occhi, questi, di rara natura,

in cui perdo lo rotta per ritrovare

me stesso, luci brillanti

nella notte più oscura,

che illuminano la mia via

senza turbamento alcuno.

E' rara la sensazione, ora lo so,

di scoprire ciò che è dentro di me

osservando un'altra anima

fresca e avvolgente 

e sempre aperta agli occhi miei.

Ti ringrazio, 

destino o disegno 

o pura confusione,

hai aperto il mondo 

di fronte ad un uomo,

che ha trovato mare cristallo

in cui rifugiarsi,

senza l'obbligo di parlare,

di render banale 

ogni gesto sottile.

 
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E' una stella!

Post n°121 pubblicato il 20 Luglio 2011 da Nikolaj_000
 
Tag: Poesie
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E' una stella! La vedi?

Gemma incastonata

negli occhi del mondo,

che ha trovato spazio

nel cuore di un'anima

libera e felice e unica! 

Non c'è smarrimento

più bello che perdersi

in quello sguardo infinito,

luce che riflette su di me

e da forza al mio motore!

Terrò con cura questo dono

ché non c'è cosa più preziosa,

di un'immagine soave

che libera il mio corpo,

facendone tutt'uno

con l'anima, la mente,

e il suo ipnotico profumo

che avvolge ogni cosa,

dal cuore innamorato

al tramonto condiviso,

dal momento di passione,

al più dolce suo sorriso! 

 
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Luce.

Post n°120 pubblicato il 16 Luglio 2011 da Nikolaj_000
 
Tag: Poesie
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Guardo la luce di fronte a me

con grande difficoltà,

tanto i miei occhi s'eran

abituati all'ombra opaca

che ostinata m'avvolgeva.

Faccio fatica a guardarla

in quegli occhi profondi,

che parlano di sogni 

e d'avventure rare,

che mi chiamano 

anche quando sono lontani

e creano pure nel sogno

il disagio del nuovo.

Ardua è la strada 

ma non impossibile,

anche gli occhi più

cupi s'abituan alla luce

ed è concesso loro

il privilegio di perdersi

nel viaggio per cui 

siamo nati, la ricerca

di una luce alla quale

abituarsi, per scoprire

un mondo sempre diverso.

 
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Scappa! Corri! Fuggi!

Post n°119 pubblicato il 09 Luglio 2011 da Nikolaj_000
 
Tag: Poesie
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Scappa! Scappa!

Non perdere tempo!

Corri più veloce che puoi,

non guardarti indietro! 

Il Mondo ti sta inseguendo,

ma tu devi andare oltre,

non ti devi accontentare

del ritmo che ti è imposto!

Corri! Corri!

E guarda davanti, 

i paesaggi cambiano,

e cambiano per te!

Muta l'orizzonte per

l'uomo nuovo

che ha fame di novità! 

Non stare fermo!

Fuggi! Fuggi! 

Ti insegue la noia

del quotidiano,

ma tu non guardarla!

Stancati, perdi il tuo fiato,

sentiti perso in questa

folle corsa dal mondo!

E se vedrai qualcuno

che corre accanto a te,

salutalo, abbraccialo,

tiello per te! 

Scappate dallo stesso mondo,

verso l'identico sogno!

 

 
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Europa.

Post n°118 pubblicato il 04 Luglio 2011 da Nikolaj_000
 
Tag: Poesie
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Gente, colori, profumi stranieri

di fronte ai miei sensi simili a pelliccole

sui cui imprimere le forme del nuovo,

lingue diverse, sguardi sinceri, 

bionde bevande che aiutano 

a ridere in compagnia, 

scherzando sul nulla,

che di tutte le cose è la più misteriosa.

E il sole svogliato che brilla di sera,

infonde meraviglia nei miei occhi 

da bambino, lasciandomi un ricordo,

un disegno da raccontare 

sottovoce ad un orecchio amico.

Mi sento a casa, ovunque io sia,

quando vi son colori sì accesi

e questo profumo di libertà

di cui sento il bisogno,

e ogni nuovo dettaglio

è un regalo sincero,

come il pensiero che mando

da quache parte nel mondo,

a quella piccola mano

che vorrei prender nella mia,

per indicare insieme 

ogni nuova scoperta,

per rendere doppio 

ogni nuovo disegno. 

 
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Come durante la fuga...

Post n°117 pubblicato il 29 Giugno 2011 da Nikolaj_000
 
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Volevo solo stare solo, staccare la spina da quella vita frenetica ma sempre uguale, da quelle solite facce sorridenti ma che a lungo andare apparivano così vuote, da quel lungomare dai mille colori che ad uno sguardo più attento apparivano solo tante sfumature di grigio. Volevo prendere tempo, riempirmi i polmoni di aria che fosse solo mia, di nessun altro, fuggire dal ritmo forzato in cui mi ero infilato e di cui tutti andavano così fieri, che era diventato una prigionia, un binario lungo e noisamente dritto senza nessuna possibilità di fermarsi, a meno di creare delusioni in chi mi guardava. La mia vita era diventata un servizio per gli occhi di chi mi guardava, un'unica aspettativa che avevo creato senza neanche rendermene conto, e le mie mosse sembravano già scritte, tutti sapevano cosa dovevo fare, dove non dovevo fallire. Non era assolutamente quello che volevo, sentivo un enorme vuoto dentro di me, chi mi conosceva meglio lo avvertiva, ma non sarebbe mai stato in grado di capirlo fino in fondo perché neanche io, inizialmente, mi ero reso conto di quanto quel vuoto fosse profondo. Avevo bisogno di un momento di pace, come durante la fuga da una bestia feroce, quel momento che ci da il tempo di guardarci indietro senza temere di inciampare, di rinfrescarci la fronte con dell'acqua fresca e pensare al da farsi. C'erano, è vero, delle persone intenzionate ad aiutarmi, tra loro anche qualcuna disposta ad ascoltarmi profondamente, ma in quei momenti non potevo certo capire quanto potessero essere importanti, era essenziale fuggire, strappare la tela che gli altri avevano dipinto, ritraendomi in una posa innaturale, che non raffigurava minimamente il mio sentire, ma sembrava piuttosto una caricatura paradossale che pareva dire "devi essere così, che tu lo voglia o no". Non sapevo dove mi avrebbe portato quel momento, anche se una luce all'orizzonte si intravedeva, ma ero ancora troppo miope per capirne i contorni, per apprezzarne i dettagli, per sapere che forse era ciò che andavo cercando. 

 
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Quante vite abbiam trascorso.

Post n°115 pubblicato il 26 Giugno 2011 da Nikolaj_000
 
Tag: Poesie
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Quante vite abbiam trascorso,

durante un solo percorso,

che nessuno ricorderà

tranne i nostri occhi

stanchi di pianger lacrime,

tranne il nostro cuore

stanco di trattener le fitte

che ogni delusione ci infligge.

Quante vite abbiam trascorso,

durante un solo percorso,

a pregare il destino

di ridere con noi,

di offrirci una dama bianca

che sappia custodir

i nostri segreti,

piccoli dettagli di ogni giorno

che compongono 

le fila di ciò che abbiam vissuto.

Quante vite abbiam trascorso,

durante un solo percorso,

nel rimpiangere un sorriso,

una carezza, un bacio leggero,

nello sperar che lei s'accorga

della nostra vocazione all'amore

più sincero, sigillo d'ogni vita

che riunisce il nostro mondo.

 
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In attesa di te.

Post n°114 pubblicato il 25 Giugno 2011 da Nikolaj_000
 
Tag: Poesie
Foto di Nikolaj_000

 

 

 

 

 

C'era qualcosa di profumato

in quei giorni senza di te,

il mio corpo, e con lui ogni

mio pensiero, erano intrisi

della più pura voglia di vivere.

Attendevo il momento più bello,

l'alchimia dei sensi

che si componevano

in un abbraccio carico d'amore

e in quel tanto sospirato bacio,

che riempiva i miei polmoni

d'una sostanza più pura dell'ossigeno,

invisibile all'intelletto umano

e misurabile solo col proprio essere.

E il mio, si riempiva di te,

come una spiaggia accarezzata

dalle onde del mare, 

in un'atmosfera incantata,

parte del genio della vita

che la natura ha saputo concederci.

Solamente grazie a quei momenti

posso dire, ora, di aver vissuto,

di aver colto il caldo fiore

che questo insieme confuso 

di giorni mi ha regalato. 

 
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Discorsi di un uomo in preda a sé stesso.

Post n°113 pubblicato il 22 Giugno 2011 da Nikolaj_000
 
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Non potevo crederci, mi sentivo quasi violato nell'animo, negli anfratti più oscuri ed intimi della mia personalità. Come essere colpiti da un fulmine, ci si sente vittime di una profonda ingiustizia, ci si continua a chiedere perchè proprio a noi, perché proprio quel giorno. Non era da me perdermi in un bicchier d'acqua così piccolo, avevo avuto dei cedimenti durante il percorso quotidiano della vita, ma erano sempre state piccole scosse d'assestamento, mai un vero e proprio terremoto, di quelli che ti staccano violentemente i piedi da terra. Ma ora, nel tempo d'un battito d'ali di farfalla, il mio mondo era totalmente cambiato, avevo incrociato un'ombra occulta, una personalità che emanava una profondità sconcertante nel buio dei suoi occhi, che sembravano quasi trattenere a fatica, e volontariamente, i messaggi d'aiuto che teneva dentro di sé. Era quel fare ambiguo che mi aveva inizialmente portato a una fredda indifferenza, ma che parallelamente giocava col mio inconscio, stuzzicandone le più remote pieghe. Una bomba ad orologeria, un vulcano che riempie le sue viscere di magma nel profondo silenzio della notte e che all'improvviso scatena la sua inarrestabile potenza inoculando negli spettatori quel forte senso di meraviglia e di impotenza, che spezza qualsiasi velleità di salvezza.

 

 

Ammetto, non volevo crederci neanche io, ho pensato subito ad un errore di valutazione, a delle emozioni amplificate da un particolare momento d'abbandono, ad un perverso gioco al martirio, di quelli che ci porta a fare cose che non siamo minimanente in grado di portare avanti. Ma solitamente era il tempo a levigare tutto come un fiume in piena, smussando anche le rocce più aguzze in pochi istanti così da modificare il paesaggio della mia anima nel giro di qualche giorno, eppure questo meccanismo si era inceppato col suo incontro, il tempo si beava di me facendo finta di essersi dimenticato del necessario aiuto di cui avevo bisogno. 

Furono pochi i momenti in cui ebbi la fortuna di entrare in contatto con quella presenza così singolare, con quell'anima sonora che emetteva un flebile canto d'incomprensibile bellezza, malcelato da un velo di freddezza costruita ad arte come riparo dal complicato regno del sentimento, ma nonostante ciò cominciavo a non fare più a meno di quella melodia, mi piaceva anche solo ascoltare il silenzio da lei generato in quei momenti d'imbarazzo che al buon osservatore paiono regali rari e da custodire gelosamente. Avevo completamente perso ogni senso di realtà, la sua presenza, come la sua assenza, erano in grado di cambiarmi l'umore in un secondo, di trasformare il mio sentire come argilla nelle mani di un abile scultore e questo, intimamente, mi dava fastidio. Non potevo accettare che le mie azioni, questa volta, fossero legate al movimento di un'altra persona, privandomi di quella autonomia che mi ero conquistato e di cui andavo così fiero.

Ma non potevo fare altrimenti, ero come un pesce oceanico preso all'amo, che scuote la lenza con tutte le sue forze, fino ad esaurirle, rendendo quasi banale il compito del pescatore. Ed era questa banalità, questo totale lasciarsi andare, la mia rovina più grande, stavo offrendo tutto quello che avevo ad un prezzo irrisorio. E ben pochi sono in grado di accettare un dono così grande senza pagarne un prezzo tanto alto da giustificarlo.

Era questa la conclusione a cui, dopo diverse notti insonni, ero arrivato. Mi ero innamorato, ero stato così sciocco da aprirmi ad un'altra persona, senza porre ripari, senza accettarne le conseguenze. Ed ora mi ritrovavo così, solo, in compagnia del suo ricordo, accoltellato nell'animo dalla sicurezza che in quel momento lei stava pensando ad altro, magari ad un quartiere lontano, ad un vecchio poeta, ad una serata tra amiche. E io non mi rassegnavo, perchè come Ulisse avevo ascoltato il suono della sua anima, ma non ero stato tanto accorto da legare il mio corpo ad un saldo riparo.

Quanto avrei voluto che anche solo una nota del mio essere fosse arrivata alle sue orecchie, alla sua pelle, al suo cuore mascherato e velato di malinconia. Quanto avrei voluto guardarla e aspettare che fosse lei a sorridere, così da chiudere gli occhi ed aver impressa per sempre quell'immagine e poter dormire, finalmente, col sogno del domani.

 

 
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Accorgersi.

Post n°112 pubblicato il 19 Giugno 2011 da Nikolaj_000
 
Tag: Poesie
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Quante volte ho camminato

per le strade della vita

senza osservare la bellezza

di ogni cosa, l'aria primaverile

che scuote i petali violetti,

le leggere ali di un'ape

che vola spensierata,

i riflessi del sole sul mare

cristallo le cui onde

accarezzano le terre

e ne amplificano i profumi.

Quante volte ho camminato

per le strade della vita

senza osservare la bellezza

di ogni singola persona,

prigioniero di un pregiudizio

insensato, dettato dal fare

sbrigativo che ognuno di noi

non può far a meno di portare con sé,

quante volte ho negato un sorriso,

una stretta di mano o una parola gentile,

un bacio in più, una carezza improvvisa,

un amore sincero, un saluto inumidito

da piccole lacrime di felicità.

Quante volte abbiamo camminato,

noi tutti, per le strade della vita,

senza accorgergi di quanto vicina

fosse la felicità, a portata di mano,

dietro il più banale degli angoli,

a disposizione del più piccolo gesto.

Non soffermiamoci all'apparenza,

che spesso inganna anche i nostri cuori,

indaghiamo tutto l'indagabile

e non rifiutiamo mai il piccolo esperimento

che può regalarci una vita,

un sorriso sincero durante un ricordo.

 
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Mettersi da parte.

Post n°111 pubblicato il 16 Giugno 2011 da Nikolaj_000
 
Tag: Poesie
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Ho passato il tempo
a desiderare momenti
di fuoco, placati
dall'umidità delle tue labbra,
che puntualmente
sono esplosi come
preziosi cristalli sul
duro pavimento.
Ma nella follia
dell'oltranza e del dolore
di cui non posso
fare a meno
ogni giorno,
ho trovato il tempo
per un meraviglioso dono
da porgerti senza impegno
e del quale tu, ragazza,
devi fare tesoro.
Ti ho regalato
i momenti di un uomo
innamorato, e parole
scolpite su un foglio
come il tuo viso è nella
mia memoria.
Ti ho regalato
una parte di me,
trattala bene, curala,
pensaci nei giorni d'estate
o durante la pioggia invernale,
ti aiuterà a capire
quanto sei stata importante,
anche solo un momento,
per un'altra persona.
Che avrebbe fatto
di tutto per vederti felice,
anche mettersi da parte,
in attesa di ciò che non
si può attendere.

 
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Anima distratta.

Post n°110 pubblicato il 09 Giugno 2011 da Nikolaj_000
 
Tag: Poesie
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Il mio cuore ha deciso

d'innamorarsi di te,

senza permesso alcuno,

senza chiedere consiglio

alla mia anima distratta,

ed è per questo che 

mi vedo costretto

a porgerti questa

lama, rivolta al mio petto,

mentre ti bacio e

mi stringo a te,

cosciente del pericolo

a cui vado incontro. 

Nelle tue dolci mani

è il mio destino velato,

oggetto misterioso

sotto una campana opaca

di cui solo tu detieni la chiave.

Asseconda il mio cuore

e molla la presa da quella

fredda lama senz'anima,

lasciala cadere nel

suo sordo rumore di cristalli

e abbandonati a me,

o spingila con forza

tra le mie carni scoperte

così che io possa portarne

le cicatrici per tutta la vita,

e ricordare quanto

dolore porti un amore

mai nato, figlio di un vezzo

da bambino, segno

indelebile della fragilità

di un uomo.

Il mio cuore ha deciso

d'innamorarsi di te,

mai guerra fu più facile

da vincere.

 
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Il libro della vita.

Post n°109 pubblicato il 06 Giugno 2011 da Nikolaj_000
 
Tag: Poesie
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Se ci fosse un modo

per rubar la penna

a chi scrive le nostre vite,

quanto lo farei, anima mia,

ma ancor più dura

è la realtà quando 

c'accorgiamo che

è la nostra mano 

a muoversi sul foglio,

che ogni azione

è frutto di un nostro 

errore, piccolo,

ma pungente 

come una spina.

Vorrei ogni tanto

cancellare quelle frasi

che descrivono 

le mie mancanze,

quei discorsi 

che riempiono

le pagine di quei giorni

felici, ma tristi 

nel loro seguito,

ma non esiste rimedio

per queste sbavature.

Ho creduto

che quella mano

invisibile fosse 

benevola,

ma non avevo

fatto i conti

coi tuoi occhi,

che leggevano,

e tristi si chiudevano

per non leggere ancora.

 
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Amatevi voi.

Post n°108 pubblicato il 03 Giugno 2011 da Nikolaj_000
 
Tag: Poesie
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Amatevi voi che potete,

non perdetevi 

in inutili discorsi

che portan via il tempo.

Amatevi voi che potete,

che ogni dettaglio

è unico e raro,

ed è dono prezioso

che la vita v'ha concesso.

Amatevi voi che potete,

un gesto d'amore

vale mille cuori infranti,

c'è tutta una vita davanti

per la rabbia e il dolore.

Amatevi voi che potete,

che il mio umile cuore

giosce dei vostri volti

e vive meno solo

in compagnia della 

vostra felicità.

 

 
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