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Per tornare indietro era troppo tardi: quell'amore non me lo potevo più strappare di dosso.
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STORIA DI SAMIA
Post n°25 pubblicato il 21 Agosto 2012 da Dust_InThe_Wind
Sono trentadue secondi. Sono la commuovente metafora di una vita che non c'è più. Lei si chiamava, si chiama, si chiamerà per sempre Samia; ragazza simbolo, minuta e ostinata. Giovane somala, dai lineamenti aggraziati, regalo di quel popolo bello quanto sfortunato e crudele con se stesso. Popolo in lotta. Popolo senza pace. Samia è il simbolo triste e coraggioso di chi, la vita, a costo di morire, la vuole cambiare. E' agosto. E' il 2008. Stadio olimpico. Giochi di Pechino. Giochi muscolosi, fatti per raccontare una potenza, che, per una manciata di secondi, si trasformano però in giochi di dolcezza infinita. ùsuccede nella batteria dei 200 metri donne. Corsia 7, c'è Isabel Le Roux, sudafricana - un'altra Africa rispetto a quella di Samia. Isabel non sa nulla di lei. Corsia 6, c'è Veronica Campbell Brown, fuoriclasse, giamaica. E' tesa, sprizza muscoli. Non sa nulla di Samia, di quella ragazza di 17 anni alla corsia 2. Fouseaux neri sotto il ginocchio, maglietta bianca e larga e scarpe forse troppo grandi, prese in prestito all'ultimo momento. Fisico di chi corre, ma non si allena in centri specializzati e di chi non segue una dieta specializzata. Veronica Campbell e le altre non sanno niente di lei e non la vedranno neanche, perchè allo sparo correranno via e sarà gara tra loro sole. Gara a cinque, 23 secondi e rotti; metafora di chi si è prearato e affronta la vita; magari perde, ma aveva tutte le carte in regola per potercela fare. Dietro, molto indietro, 32 secondi e rotti il suo tempo, Samia corre e vive la propria, di metafora, quella di chi, anche se dà l'anima, no, proprio no, non potrà mai raggiungere le altre. Perchè le altre sono troppo avanti, le altre appartengono ad un mondo che non sarà mai alla portata. "Ho rappresentato la Somalia, ho tenuto in mano la bandiera, ho sfilato con i grandi atleti e sono orgogliosa di quello che ho fatto" dirà Samia, senza nemmeno approfittare dei media del mondo per raccontare del padre ucciso negli scontri a Mogadiscio, dei cinque fratelli, della povertà. Senza neppure sapere come verrà accolta in patria, dove nessuno a visto la sua gara, non è stata trasmessa. Nessuno sa. E ben presto - è il 2009 - capirà che è molto meglio non sapere nulla, persino negare di essere un'atleta. A convincerla le minaccie di Al Shabaab, il partito della gioventù, il gruppo insurrezionale somalo, integralista islamico, che vieta di vedere e praticare sport. Alla prima occasione, Samia fugge, scappa in Etiopia, prova persino a riprendere gli allenamenti, stavolta per i 1500. Obiettivo Londra. Niente da fare. Già Londra. Dopo i giochi appena conclusi e un gran parlare di eroi sportivi, Abdi Bile, icona dello sport somalo, campione del mondo nei 1500 a Roma '87, durante un'intervista, ha gelato il mondo dicendo: "Sapete che fine ha fatto Samia? E' morta! Su una carretta del mare.... cercando di raggiungere il suo sogno... l'Italia dalla Libia". Pechino 2008. T - shirt bianca e quella corsa e le cinque atlete che fuggono via. Irraggiungibili. Metafora di una vita!
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A TE, NONNO...
Dormi sepolto in un campo di grano
non è la rosa non è il tulipano
che ti fan veglia dall'ombra dei fossi
ma son mille papaveri rossi
Lungo le sponde del mio torrente
voglio che scendano i lucci argentati
non più i cadaveri dei soldati
portati in braccio dalla corrente
Così dicevi ed era inverno
e come gli altri verso l'inferno
te ne vai triste come chi deve
il vento ti sputa in faccia la neve
Fermati Piero , fermati adesso
lascia che il vento ti passi un po' addosso
dei morti in battaglia ti porti la voce
chi diede la vita ebbe in cambio una croce
Ma tu no lo udisti e il tempo passava
con le stagioni a passo di giava
ed arrivasti a varcar la frontiera
in un bel giorno di primavera
E mentre marciavi con l'anima in spalle
vedesti un uomo in fondo alla valle
che aveva il tuo stesso identico umore
ma la divisa di un altro colore
Sparagli Piero, sparagli ora
e dopo un colpo sparagli ancora
fino a che tu non lo vedrai esangue
cadere in terra a coprire il suo sangue
E se gli sparo in fronte o nel cuore
soltanto il tempo avrà per morire
ma il tempo a me resterà per vedere
vedere gli occhi di un uomo che muore
E mentre gli usi questa premura
quello si volta , ti vede e ha paura
ed imbraccia l'artiglieria
non ti ricambia la cortesia
Cadesti in terra senza un lamento
e ti accorgesti in un solo momento
che il tempo non ti sarebbe bastato
a chiedere perdono per ogni peccato
Cadesti interra senza un lamento
e ti accorgesti in un solo momento
che la tua vita finiva quel giorno
e non ci sarebbe stato un ritorno
Ninetta mia crepare di maggio
ci vuole tanto troppo coraggio
Ninetta bella dritto all'inferno
avrei preferito andarci in inverno
E mentre il grano ti stava a sentire
dentro alle mani stringevi un fucile
dentro alla bocca stringevi parole
troppo gelate per sciogliersi al sole
Dormi sepolto in un campo di grano
non è la rosa non è il tulipano
che ti fan veglia dall'ombra dei fossi
ma sono mille papaveri rossi.
UN'ALTRA VITA..
Certe notti per dormire mi metto a leggere,
e invece avrei bisogno di attimi di silenzio.
Certe volte anche con te, e sai che ti voglio bene,
mi arrabbio inutilmente senza una vera ragione.
Sulle strade al mattino il troppo traffico mi sfianca;
mi innervosiscono i semafori e gli stop,
e la sera ritorno con malesseri speciali.
Non servono tranquillanti o terapie
ci vuole un'altra vita.
Su divani, abbandonati a telecomandi in mano,
storie di sottofondo Dallas e i Ricchi Piangono.
Sulle strade la terza linea del metrò che avanza,
e macchine parcheggiate in tripla fila,
e la sera ritorno con la noia e la stanchezza.
Non servono più eccitanti o ideologie
ci vuole un'altra vita.
LIBRI DEL 2012
Ritratto di donna in cremisi; Amber; La chiave di Sara; L'aiuto; La trilogia della città di K; I veri nomi; La leggenda del morto contento; Il cane nero; La ballata di Iza; L'altra donna del re; La casa per bambini speciali; Cinquanta sfumature di grigio; La follia di Almeyer; Se ti abbraccio non aver paura; Veronika decide di morire; La finestra dei Rouet; Cinquanta sfumature di nero; Moshi, moshi; Il terzo gemello; Cinquanta sfumature di rosso; Perdersi; Le notti di Salem; Galeotto fu il collier; Madame Bovary;
LIBRI DEL 2011
La storia di Neve; Mare al mattino; Il centenario che saltò dalla finestra e scomparve; La ragazza con l'orecchino di perla; I cigni di Leonardo; Tarantola; Canale Mussolini; Accabadora; Italia; Bambini, ragni e altri predatori; Dopo lunga e penosa malattia; Il procuratore; Nebbia e cenere; Come il lupo; La lince; Pianoforte vendesi; L'amore quando c'è; Avevano spento anche la luce; L'uomo nero e la bicicletta blu; Gli indifferenti; L'inverno si era sbagliato; Un'estate, un amore; La leggenda del santo bevitore; Barbablù; Stiller; La bussola di Noè; Jezabel; L'atlante di smeraldo; Per sempre; Il linguaggio segreto dei fiori; Il rifugio dei cuori solitari; Bianca come il latte, rossa come il sangue; Topi; Non è un gioco; Notte sull'acqua; Il giullare della regina; La mappa del destino; La regina della rosa bianca; Nessun osi salva da solo; Caterina, la prima moglie; La sola idea di te; La contessa nera; Acciaio; Mondo senza fine; Dracula in love; Chi ama torna sempre indietro; La metà di niente; Una fortuna pericolosa.
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