amor dé sensi
guardare, toccare, odorare, assaporare, udire...e soprattutto sentire col cuore, l'anima e il corpo.leggo il tuo blog dove parli del tuo diario
leggo il tuo blog e immagino il tuo diario
lo immagino uguale
zeppo di foto del tuo cantante preferito
colorato di sogni speranze delusioni esperienze risate cavolate errori dolori
sono belli i tuoi diciott'anni
i miei li ricordo come fosse ieri
e anche i diciannove i venti i ventuno
e via via fino ai trentadue che mi ritrovo
insoddisfatta? no!
spaventata forse
lacerata a volte per quello che ho lasciato fuggire
e non ritorna più
a diciott'anni volevo diventare madre, desideravo avere un figlio
lo sognavo di notte e di giorno a occhi aperti
ma ero troppo giovane
avevo la mia vita da diciottenne da vivere
e sapevo sarebbe venuto il tempo per quel sogno
oggi è il tempo
oggi che ho l'età un uomo e una casa
ma ho paura
paura di andare avanti
paura di cambiare
paura di perdere quello che ho
la mia grande e totale libertà
però voglio ancora avere un figlio
non ci rinuncerei per nulla al mondo
e non ho dimenticato che c'è il tempo per ogni cosa
un tempo per avere diciott'anni
un tempo per averne trenta
un tempo per essere mamma
se passa questo tempo poi non torna più
l'unica cosa che rimpiango
è di non avere creduto in me
di aver lasciato volar via i miei sogni
perché li credevo chimere
perché erano sogni e i sogni non sono reali
per questo vorrei darti un consiglio
ascoltati
credi in te
ogni volta che dovrai fare una scelta
e ti troverai ad un bivio
vedrai ci saranno sempre due strade davanti a te
una liscia dritta sicura
una impervia sterrata tutta curve che non si vede dove porta
aspetta
rifletti
pondera
una strada sterrata ha i suoi perché
dietro ogni curva c'è vita
ad una faticosa salita segue sempre una discesa
ed ogni ostacolo abbattuto, superato o aggirato
è una soddisfazione che nessun rettilineo ti darà mai
nessuna idea o ambizione è stupida
se viene dal tuo profondo
che sia fare l'astronauta il filosofo l'attrice
se su quella strada poco invitante
vedi un bagliore di te di ciò che sei che vuoi essere che vuoi fare
lascia perdere i "ma chi c'ha voglia di..."
e vai
perché una volta presa un'altra strada
quella è ormai lasciata
e non è vero che non è mai tardi
a volte lo è
da grande non puoi realizzare i tuoi sogni di bambina
perché non sei più una bambina
non puoi da adulta riprenderti ciò che hai lasciato indietro
perché se lo fai rinunci ai tuoi sogni da adulta
e allora vivi con il ritmo sbagliato
sbagliati tutti i tempi
finisci con l'inseguire sempre per non raggiungere mai
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Non ho parole
non ne ho più...
che strano...
è proprio vero che il tempo guarisce tutte le ferite
o almeno le fa smettere di sanguinare
per un pò
e così ora
senza parole
aspetto ma senza aspettare
lascio al tempo il tempo di trascorrere
lento o veloce
come lui vuole
non sono certo io a deciderlo
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questi ultimi 4 mesi sono trascorsi con un ritmo frenetico ma lento allo stesso tempo...batteria e basso...guardo indietro di non molto e mi sembra passato così tanto tempo...sarà perché ogni giorno è stato pieno di cose fatte di pensieri tenuti a bada o lasciati andare di sensazioni provate di mail inviate e ricevute! già sarà questo. sarà che ogni notte ho sognato, spesso da sveglia, e i sogni erano densi quasi tangibili. vita. vita di giorno vita di notte. vita. vissuta. poi ci penso e mi chiedo a che serve. vivere la vita intendo. come succede per certe parole che a forza di ripertele perdono il loro senso, così la vita a viverla tutti i giorni ad un certo punto pare non avere alcun significato. dove vado? perché? e poi? e dov'è finito tutto quello che è passato? vissuto? un'ora fa è già niente, trascorsa, andata. vissuta.
il tempo che passa il tempo che corre il tempo che non ho il tempo per riflettere il tempo di cambiare il tempo da godere il tempo cattivo il tempo di una doccia il tempo di un panino il tempo tieni il tempo tempo tempo tempo tempo tempo tempo tempo tempo tempo tempo tempo...tempo? che parola buffa sembra adesso. buffa e priva di significato.
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com'è repentina la felicità
che provi a tratti
a momenti
poi scappa
dov'è?
laggiù sotto quel bacio
no no eccola là su quegli occhi
adesso è tra le righe
del mio libro sul comodino
... "questa storia" ...
a volte il caso!
saltella quà e là
madama felicità
la inseguo con lo sguardo le mani le viscere
l'acchiappo mi sfugge
mi avvicino e si allarga
mi allontano e si avvicina
volteggia intorno a me con me
poi via di nuovo
su un altro abbraccio
o tra i denti
divertente
stimolante
corroborante
ma quando si nasconde
il gioco non mi piace più
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Ho preso la strada dal senso sbagliato
ho perso qualcosa che avevo trovato
adesso ti guardo e non è più lo stesso
lo sguardo si perde oltre te oltre me
come si può sorvolare?
come si può cancellare?
passare una spugna e far finta di niente
come se non fosse rimasto
quel pò di bianco sul nero
a farci ricordare a non farci dimenticare
vorrei chiederti scusa ma è tardi
hai già intaccato il mio orgoglio
il filo si è ormai spezzato
inutile tendere la mano
stiamo già cadendo
le parole sono superflue le parole non servono
peggiorano le cose le rendono più pesanti
...ah l'avessi capito prima
e sì che me lo avevi detto!
ogni parola un mattone
una sull'altra quante ne ho messe
con quale dedizione e irruenza ed energia
ecco quà quello che ho tirato su
un bel muro alto alto
che adesso non vedo più dall'altra parte
non vedo ma so che te ne vai
alle spalle il muro davanti a te tutto il resto
io non cerco neanche più di scavalcarlo
mi son fatta troppo male l'ultima volta
e poi ho capito che non ha senso
tentar di oltrepassare gli ostacoli creati con le nostre stesse mani
sarebbe assecondare la propria stupidità
mi dispiace
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ieri sera son stata benissimo.
ho capito che quello che mi fa stare veramente bene, che mi fa dire "che bellezza!", è la consapevolezza di avere intorno persone che mi apprezzano, che mi vogliono bene persone che hanno voglia di condividere con me anche la più piccola cosa, dall'andare a vedere il palco sul quale ci esibiremo al mangiare un gelato al fare a gavettonate nel parco. persone che hanno voglia di stare con me come io ho voglia di stare con loro. senza tirarsela per forza. senza sciorinare scuse del cazzo per andar via, come se stare insieme fosse un obbligo e fuggire l'obiettivo primario.
certo è facile amare chi ti ama non c'è lotta non c'è fatica, c’è solo soddisfazione e sempre più voglia di dare. amare chi non ti ama chi ti snobba chi ti ignora è forse più intrigante, una sfida che ti tiene sempre in tensione, adrenalina a mille. ma alla fine stanca. che palle! sentirsi dire sempre no. qualsiasi cosa si dica. che palle! dare dare e ancora dare, senza pretese beninteso, dare perché si ha voglia di farlo, perché l’istinto il corpo tutto ti spinge a dare…ma poi, quando tutto quello che hai dato e continui a dare rimbalza come su un muro di gomma, ti vien da dire “ma chi cazzo me lo fa fare?”. infatti. ha ragione fra. mi dice “ma come puo’ esserti simpatico uno snob? uno che se la tira? uno che fa il difficile per forza?” giusto. è un’assurdità. un paradosso.
comunque lasciamo perdere. non stiamo parlando di simpatia. ma di magnetismo. quella cosa che ti tiene lì anche se non vorresti anche se non ti piace se è sgradevole maleodorante invedibile. non riesci a staccarti. ti fa pure rabbia. verde sostanza che striscia si insinua si fa spazio logora ti fa battere la testa sul muro ti fa sanguinare il naso gridare fino a non avere più fiato. ma a volte…a volte basta dire “ma vaffanculo” basta abbracciare un amico (di quelli veri) e tutto svanisce rimane forse un po’ lo stordimento come quando ti risvegli dopo una serata alcolica in cui sai di aver combinato qualcosa ma cazzo a ricordarselo!
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che dire?
di nuovo insieme/non insieme. tu là io qua. io a guardarti come una scema tu come un ragazzino a far finta di niente. ma va bene così. senza parole. come hai sempre detto come hai sempre voluto. del resto non siamo soli e non vogliamo far soffrire nessuno. quindi soffriamo noi. nel nostro silenzio. guardandoci fino a non poterne più. sfiorandoci appena mentre le mani vorrebbero stringere, i denti affondare. brividi sulla pelle. nei capelli. nel cuore.
cosa posso farci? ti guardo e il mio sguardo si riempie di te, io non posso farci nulla. se la voglia di vederti di guardarti di parlarti è più forte di tutto, io cosa posso farci? tu cosa puoi farci?
il pensiero che la tua bocca si sazi ai suoi seni, che la tua lingua esplori il suo corpo, il pensiero delle tue mani su di lei...piuttosto che su me...non è la gelosia. potrei condividere! voglio anch'io quello che ha lei!
voglio te, di giorno di notte, da sveglia e nei sogni, ti voglio...e non posso non devo.
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sei sempre lo stesso...
ti ho tanto cercato ed ora è più chiaro perché l'ho fatto
perché ti volevo vicino
perché stavo male
sei sempre tu...
unico, credo, o meglio non ho mai conosciuto nessuno come te
magari ce ne sono a milioni da qui al Madagascar e da lì al Polo Nord
ma quì ci sei tu solo
nonsoseerisinceromavogliocrederedisì
i tuo occhi ancora
la tua bocca ancora
la tua voce ancora
a presto
arrivederci
a presto
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...non mollare mai... ventigiugnoduemilasei
mi figuravo - temeraria paladina dell'amicizia - invadere prepontentemente quegli spazi così diligentemente recintati; a cavallo del mio drago sputafuocoefiamme armata di palline di pezza e arance, ali di carta stampata che frusciano nel vento, e lasciano una scia di parole antiche e musica anni '80, negli occhi lampi luminosi che diventano lame per lo sguardo che indugia. Sfolgorante e carica battagliera lanciata verso una cupola di cristallo che si sarebbe infranta con un niente...e niente sarebbe rimasto di ciò che era, ogni frammento spazzato via dal tifone generato dalla sola mia energia.
...devo smetterla di guardare DragonBall...
...autocoscienza... ventunogiugnoduemilasei
grazie per come mi fai sentire grazie perché mi rendo conto che forse non sono poi così "brutta" come spesso mi vedo e che in qualche modo quello che voglio dare..arriva! grazie perché a questo mondo ho conosciuto molte persone che hanno voluto (per chissà quale motivo) farmi sentire un verme e tante volte mi sono sentita davvero quel verme mi sono convinta di essere quel verme e troppe volte mi son ritrovata a strisciare e pensare "ma io sono davvero questo?". ora so che non accadrà mai più, perché mi basterà pensare che NON SONO UN VERME CAZZO!
...ho avuto una giornata un pò del cacchio e mi sventolavano davanti un cazzo di amo "vieni che ti infiliamo" ma gli sono andata nel culo...
...in fondo al mar... ventiduegiugnoduemilasei
dopo il successo di "A. valchiria fumante" e "A. vermicello strisciante", l'ultima metamorfosi della donna piu sexy della terra, ecco a voi siori e siori "A. pesciolino ignorato": squame violette e rosse, pinne arancioni e occhi che brillano nel buio dell'abisso....! sinuosa figura agile dal profondo risale fino ai fondali più bassi dove esche, ami e vermi, sono l'attrazione principale di tutti i pesciolini del mare, pericolo subdolo, nascosto, "attenti pesciolini, non abboccate" è la voce ultrasonica del pesciolino A. che giunge squillante dal profondo blu. tutti i pesciolini si guardano intorno e tra loro con aria interrogativa finché scorgono la sagoma iridescente che nuota in fretta verso di loro. la riconoscono. la guardano stupefatti, increduli, indecisi. finché la mandano a fanculo "aò noi c'avemo fame, tu fà come te pare" e sgnacchete attaccano un bel morso a quella ciccia fresca che chissà come è finita a pelo d'acqua sembra appesa a qualcosa ma no è solo un raggio di sole ...swuiiiiiiiiiiiish..."minkia che orata! mò ci faccio la foto che mica ci crede nissuno che l'aggio pescata io! e stasera me la faccio cucinare da rosalina mia, accompagnata con le patate e i pommidorini"
...ah la vita...che inculata...
...rivelazioni.... ventiseigiugnoduemilasei
che tristezza...
nulla è come credo che sia e se a periodi l'ottimismo, alimentato anche da persone fantastiche che sanno farmi sentire speciale e unica, mi fa vedere tutto sotto un'altro aspetto, rendendomi ansiosa di fare, vedere, esserci, vivere, ecco che ad un certo punto la realtà mi sbatte in faccia verità dolorose. mi sembra di sentirmi sussurrare dentro "ma che credevi? eccola, la tua vita, eccoli, i tuoi "amici", è tutto quà, cioè NIENTE" un sussurro che striscia dentro e mi svuota...sono vuota. non c'è più nulla. solo la mia meschinità; tutto quello che ho detto circa la libertà, il sentirsi liberi seppur non liberi, TUTTE MINCHIATE, la mia mente è offuscata costantemente da minchiate che io chiamo sensazioni, sentimenti, voglia di essere vivere provare. invece sono solo minchiate. il gioco è finito...durato qualche tempo ma come ogni cosa bella e divertente che si rispetti anche questo ha avuto una FINE.
piano piano cerco di ridimensionare tutto, di essere concreta...ahaha mi vien da ridere. io concreta! costruisco castelli per aria, fatti di polvere e acqua, e sono veramente convinta che non cadranno mai giù!
ci invento sopra delle storie, ci infilo dentro i personaggi, come una bambina costruisco il mio piccolo mondo incantato. ma io non sono una bambina. non più. devo mettermelo in testa una buona volta! i sogni son desideri che fanno solo soffrire. la vita reale pure quella fa soffrire ma è vera...senza illusioni di sorta, quel che è lo vedi lo tocchi lo senti, se è brutto è brutto, se è cattivo è cattivo, se fa male fa male, lo sai lo accetti lo vivi per quello che è.
sabato di nuovo tutto il giorno con la tristezza dentro. ed un unico pensiero. rivederlo. per cercare di capire che cazzo mi sta succedendo. ho passato sabato e domenica altrove. fisicamente coi piedi per terra. ma altrove. sabato sera mi hanno pure trascinato al concerto...sapevo che non l'avrei incontrato, lo sentivo, certezza interiore, però lo stesso lo cercavo e lo trovavo in ogni sguardo, in ogni viso ed è stato un tormento. poi finalmente ieri sera. l'aspettavo come la serata rivelatrice. sentivo che mi sarebbe bastato un gesto, uno sguardo per dare finalmente un senso a tutto quanto, a questo mio malessere a questo mio desiderio, a tutto. ed è stato così. ho guardato lo spettacolo. ho guardato dani leggere (non recitare) con poca passione, poca intenzione, poca concentrazione. era dani che leggeva. e questo un pò mi faceva sorridere dentro, al ricordo di tante serate passate a cazzeggiare, a parlare, a ridere o a far discorsi seri, il mio dani, il nostro dani. quanto tempo! mi ha fatto provare una grande nostalgia per quell'amico non amico perduto chissà dove chissà perché che tanto mi fa accanire per ritrovarlo. d'altra parte mi è dispiaciuto non aver provato quel brivido lungo la schiena che spesso ho sentito vedendolo recitare...ma succedeva solo quando dava il massimo, quando ci metteva tutto se stesso...ed ho capito che raramente si concede così, in teatro come nella vita. ti dà degli assaggi ma non si dà mai completamente. figurati!
dunque lo spettacolo è finito. le luci si sono accese. poche persone in sala. applausi. attori sul proscenio. saluti di rito. Ogni attore salutava con la mano, con lo sguardo, con un sorriso i “propri” spettatori. Lui no. Impassibile. Freddo. Sono usciti più e più volte chiamati dai nostri applausi. Mai una volta il suo sguardo si è posato su di me. mai un sorriso. Un cenno del capo. Qualcosa! Per dire “ci sei!” per dire “ciao” per dire una qualsiasi cosa a me che ci tengo tanto e credevo di contare un briciolo per lui. Niente. Neanche quando tutti gli attori hanno indicato ed applaudito l’autore del testo, che era seduto proprio dietro a me. niente. Come fossi invisibile il suo sguardo mi ha attraversato. Sono uscita dal teatro. Mi sono accesa una sigaretta sperando ancora in qualcosa. Gli ho dato il tempo di una sigaretta, se voleva salutarmi io sarei stata lì fino al filtro. niente! è uscita la prima attrice, le comparse, il tecnico luci, sconosciuti, tutti….e sono arrivata al filtro. Ho girato i tacchi mentre tutto, tutto dentro di me avrebbe voluto rimanere lì, irrompere nel teatro, lancia in resta di nuovo paladina dell’amicizia di nuovo pesciolino coraggioso nel mare della falsità di nuovo verme ribelle contro un modo di comportarsi che trovo così assolutamente odioso. Ma ho optato per la fuga silenziosa. Indifferenza per indifferenza. Il cuore diventato improvvisamente di ghiaccio. Consapevolezza di essere niente. nessuno. Un verme tra i vermi, un pesciolino tra i pesciolini, un’ immaginaria valchiria in un mondo di eroi veri.
Ma che mi ero messa in testa? E soprattutto, ancora non l’avevo capito che mi stavo costruendo un mondo pieno d’amore e di amicizia su un terreno completamente sterile? Era già chiaro, già da tempo, che nulla potevo sperare. E io invece continuavo a insistere, a sognare, a lasciar passare il tempo necessario perché arrivasse il momento giusto. Non c’è tempo per me. non c’è spazio. Non c’è nulla. Mi sento un’imbecille e so che me lo aveva già detto max a modo suo, carinamente, e io facevo finta di non sentire, di non capire. E ci ribattevo ancora. Che cretina. Che stupida. Che illusa.
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grazie di essere passato a trovarmi stanotte....
mi hai trovata addormentata sul divano...stavo guardando kill bill vol.II (ancora!lo so a memoria) ma ero troppo stanca...
il tuo bacio è stato dolce ma tu sfuggente come al solito
il tuo sguardo mi ha sfiorato appena per poi fuggire altrove, sul muro...codardo!
mi hai voltato le spalle e te ne sei andato, in silenzio, così come sei arrivato
bè ciao....grazie di essere passato...nel mio sogno...era da un po' che non lo facevi
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Ogni albero
la sua corteccia
la sua stabilità
il suo eterno legame con la terra
la sua forza
la sua bellezza naturale
ogni foglia
la sua venatura
la sua leggerezza
Il suo abbandonarsi al vento
la sua fragilità
il suo profumo
ogni fiore e frutto
che colora i rami
preziose gemme di vita
vita che muta
finisce
rinasce
sono pioggia
su quell'albero
su ogni albero
gocce che scivolano
penetrano
bagnano
scorrono sotto
e dentro
ma non restano
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La trottola ha smesso di girare
...finalmente...
solo per un po'
...fortunatamente....
strano...mi ci voleva un pò di pausa ma adesso che son ferma solo da pochi giorni già vorrei ripartire. che adrenalina ragazzi, che energia che emozione! due giorni full immersion a roma con persone a dir poco fantastiche. arte fantasia disponibilità dinamicità passionalità occhi che guardano negli occhi mani che non han paura di toccare corpi che parlano energie che si mescolano si fondono si moltiplicano. CHE BELLEZZA!
quindi un tuffo nell'ignoto: un testo di Benni tutto da sola, e a far ridere non ci ho mai provato. avevo paura. credevo di non farcela. poi ho ripensato a quei due giorni, a quelle persone, a ciò che mi è stato insegnato. ho chiuso gli occhi e mi son buttata.
ecco una grande verità "SE TI LASCI ANDARE NON PUOI FARTI MALE"
cavolo com'è vero!
sono stata strepitosa! sono esplosa in faccia alla gente. ho fatto ridere, piangere, pensare. le persone erano tutte a bocca aperta, tutte a dirmi "HAI SUPERATO TE STESSA!" e per molti giorni ho camminato come su un cuscinetto d'aria, fiera di me, soddisfatta, che conquista ragazzi!
Sto bene, benissimo...se non fosse ancora per quel vuoto che mi ha lasciato dani, per questa voglia pazzesca che ho di rivederlo, di perdermi nei suoi occhi, di racconrtargli tutto quello che ho vissuto in queste ultime settimane, di ridere con lui, di farmi prendere in giro, di farmi coinvolgere dalla sua seriosa pazzia....ma basta.
Mi sto dedicando a tutti coloro che in questi mesi ho trascurato...f., tutti i miei amici, i miei piccoli passerottini, ora mi lascio travolgere da quest'altra onda, per star bene, per sentirmi amata e per non avere neanche un secondo per la malinconia che striscia e si fa largo e cerca spazio....
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uff
sono stanca
sono una trottola
stanca
casa famiglia lavoro amici teatro
i capricci di tutti
e tutti vorrei accontentare
ma amici
sono una sola
non posso dividermi
vi amo comunque
son sempre con voi
faccio tutto comunque
due cose insieme
pensando a una terza
crollerò son sicura
un giorno di questi
troverete una pozzanghera
rossa verde gialla blu viola
e in mezzo due occhi grandi
che sorridono
sarò io amici
non lasciate che il sole mi asciughi
raccoglietemi pazientemente con un cucchiaino di legno
mettetemi in un barattolino col tappo di sughero
senza etichette
lasciatemi un giorno in un luogo fresco
buio
silenzioso
mi riprenderò
con calma vi ringrazierò
uno per uno
un bacio per ogni vostro pensiero per me
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parole
parole
dalle tue labbra e dai tuoi occhi
parole
le tue parole
è stato bello
rivederti
e stare con te
a chiacchierare
a guardarsi
a povare il desiderio di stringerti forte
ma le tue parole
ho sempre pensato che la cosa più brutta che ci si possa sentir dire da una persona che ti piace è
"anche tu mi piaci, ma per me sei solo un'amica, non posso provare niente di più"
mi sbagliavo. ecco cosa non avrei mai voluto sentirmi dire:
"mi piaci troppo
non posso esserti amico, lo capisci?
ci sarebbero sempre questi silenzi tra noi,
questi sguardi e momenti carichi di passione
come posso uscire con te, bere una birra
parlare di teatro, della vita, cazzeggiare
senza che il mio pensiero vada oltre?
ma ti vedi?"
ma ti vedi?
ma che cakkio vuol dire?
mi vedo? vedo che? NO che non mi vedo e nn capisco più niente e ogni cosa che credevo di sapere svanisce con questa tua domanda.
cos'è, il mio viso il mio corpo non possono suscitare altro che turbamenti ormonali?
no, lo so che non è così...
ti ho chiesto "dunque è solo questo?"
e tu hai sorriso, quel tuo sorriso che chissà cosa vuol dire
"no, lo sai, non sei una persona che si incontra tutti i giorni, ma se rimango solo con te non è a questo che penserei"
ma che cavolo devo pensare?
UOMINI AIUTATEMI, CHE VUOL DIRE, COSA AVETE IN QUELLA TESTA?
aveva ragione Billy Crystal in "Harry ti presento Sally": un uomo non può essere amico di una bella donna perché fondamentalmente vuole scoparsela. e non può essere amico neanche di una donna brutta perché in genere vuole scoparsi pure quella.
Ma è vero? E' vero?
potrei cominciare un'opera di imbruttimento. ingrasserò venti chili, non mi curerò più, mi raperò a zero e lascerò ai peli superflui di invadere il mio corpo senza che io opponga resistenza! questo devo fare per passare del tempo con te?
così a mente fredda mi viene da dirti MA VAFFANCULO.
Ma vaffanculo! Ma mi prendi per il culo?
Già, non può essere altro, un modo come un altro per dirmi LASCIAMI IN PACE ma è lui, lui che mi cercava in continuazione, venerdì, lui che seguiva ogni mio movimento, mi son seduta a tavola a debita distanza e come ha avuto occasione ha cambiato posto per venire accanto a me, se mi alzavo a prendere da bere me lo ritrovavo accanto, ha depistato tutte le "conversazioni pubbliche" intavolate da chiunque sull'argomento ME! L'ultima parola era la sua "già, però sapete che A. ora sta mettendo su un'altro spettacolo? sì sì ma anche A. la penserà così? A. tu che ne dici? chi A.? non la vedevo da un mese, certo è sempre più bella...". i suoi occhi non facevano che cercare i miei, le sue mani le mie ed è lui sempre lui che ad un certo punto della serata mi ha raggiunto sul divano, si è seduto accanto a me ed ha infranto quel muro che avevo tirato su per difendere me da lui e lui da me. E allora perché? PERCHE'?
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venerdì...è già arrivato...
mi sono tenuta talmente impegnata, non son stata ferma un attimo
ed eccolo quì
ci siamo
continuo a dirmi "brava sei riuscita a non pensarci per niente"
consapevole che già il fatto che lo stia dicendo...
e infatti ci ho pensato continuamente
pensiero...tamburo...
se ne è stato sempre lì buono buono zitto zitto
sghignazzava maligno
ozioso sonnecchiante sull'amaca dei pensieri
via via alzando lo sguardo
e io giù sotto a legger roba
giù a far bucati e stirare
a imparare testi a memoria
a risputarli sul palco con tutta la forza energia rabbia fantasia
e ancora e ancora
fino alla sera
sfinita sul divano
e dillo, dillo
sì
con la sigaretta in mano e lo sguardo sul muro
lasciavo a quel pensiero la libertà di diffondersi
lungo la fronte le guance il collo e via via per tutto il corpo
ma ora..basta
venerdì
e so come so che oggi è venerdì che non lo rivedrò
neanche oggi
oggi che è venerdì
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non ti fermare non ti fermare non ti fermare non ti fermare non ti fermare non ti fermare non ti fermare non ti fermare non ti fermare non ti fermare non ti fermare non ti fermare non ti fermare non ti fermare non ti fermare non ti fermare non ti fermare non ti fermare non ti fermare non ti fermare non ti fermare non ti fermare non ti fermare non ti fermare non ti fermare non ti fermare non ti fermare non ti fermare non ti fermare non ti fermare non ti fermare non ti fermare non ti fermare non ti fermare non ti fermare non ti fermare non ti fermare non ti fermare non ti fermare non ti fermare non ti fermare non ti fermare non ti
FERMARE
si sono fiera di me e allora? c'è qualcosa di sbagliato? dò fastidio a qualcuno? salto sul trapezio e dall'altra parte ah ah ah ah ah non c'è nessuno bè sono mie le ossa che mi spacco
'ZZO VOLETE?
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