Opus AlchemicaLa Grande Opera |
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La cosa più difficile è educare il pensiero e le azioni alla semplicità e alla limpidezza. Avere una sfera di cristallo, saper vedere il futuro. Potersi vedere dall'esterno. Saper allontanare con un gesto sicuro le azioni che già abbiamo la certezza essere sbagliate. Ma la solitudine fa paura. |
Post n°32 pubblicato il 07 Aprile 2009 da opus_nigredo
Credevo si fosse cancellato l'account. Avevo rivoluzioni da scrivere qui, capire la fase. Adesso non lo so più, forse i buoni principi, le buone idee sono sempre frutto di un periodo felice della vita. Adesso non so mettere ordine nella testa. Una cauda pavonis nella provetta, non distinguo la mia fase. |
Piccolo esserino che mi starà sempre vicino. |
Di solito è spia di qualcosa che non va, Evoco le mie paure, Mi metto alla prova L’importante è provare, |
Mi ero collegata con l'intento di copiare i miei post e chiudere il BLog, tanto non ho niente da scriverci in questo periodo, e sono talmente abituata a trasporre i miei stati d'animo in altre forme che essere schietti non mi sfoga quasi più. Scrivo e disegno e i miei personaggi si vendicano al posto mio, o subiscono come subisco io; Questo BLog è inutile. Ma poi ricopiando i testi fuori da internet e rileggendo ho deciso di lasciarlo vivere. Perchè è profondamente terapeutico ripercorrere le linee che ho scritto, fungono da promemoria quando mi dimentico che qualcuno mi ha fatto soffrire, o che io ho fatto soffrire qualcuno. Come i miei sciocchi piangistei adolescenziali, uguali a mille, vuoti, ipocriti, benchè mi definissi nemica acerrima dell'ipocrisia. Magari mi piaceva questa parola altisonante, magari faceva figo scrivere "Io odio l'ipocrisia", tanto da non rendermi a conto che ero più ipocrita della media che invece non sente il bisogno di fare campagne per un mondo più vero. Il mondo non è falso, non è brutto, non è triste, non è ingiusto. E' così e basta. Anche questa è banale ipocrisia. |
Sono la tua cattiva coscienza. Ma è una meraviglia ed uno stupore di cose già viste, di cose già sentite. Scrivi ciò che si vuole leggere. Parli di ciò che si vuol sentire. Ti comporti per come va comportato. Io riconosco il tuo tanfo di qui. Le tue piume sono grigie, più di grigie di quanto siano mai state. Noioso leggerti, e vederti. Mi trattengo dal comunicartelo, perché voglio aumentare la distanza, tralascio la giustizia e la vendetta che tanto desidero di vederti piangere e farti soffrire. |
(Per M.P. M.) A volte capita di ritrovare certi fantasmi del passato. Fantasmi che hanno reso diversa la tua vita, stelle polari che hanno fatto sì che tu stravolgessi la tua strada. Un desiderio di ambizione, di volere qualcosa di più, l’insegnamento di leggere tra le righe sempre. Di vedere la bellezza ovunque anche quando è difficile, anche quando è mascherata, anche quando un’ingiustizia l’ha resa diversa. La vita è immeritata nella maggior parte dei casi. Io vorrei tanto essere in grado di non sprecare la mia. In onore di quella stella più luminosa delle altre che ho avuto la fortuna che illuminasse il mio cammino, e che non ha forse mai avuto il giusto posto nel cielo. |
Inviato da: opus_nigredo
il 26/03/2008 alle 21:47
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il 26/03/2008 alle 21:46
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il 20/02/2008 alle 10:57
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il 20/02/2008 alle 10:27
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il 18/11/2007 alle 21:54