Ordinaria Follia*
Follia Ordinaria, Normalità Folle, Ordinariamente Normale, Follemente Normale, Normalmente Folle...Cosa siamo?
...LA MIA CITTÀ....
.. STAMMI LONTANO...SONO NERVOSA..
VOI SIETE FORSE...
...Tranquilli e Contenti ???
STO' COSI' FINO A GENNAIO
DEL 2012 !!!
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IO COME STO..? .. BOH !
La differenza tra me e te
Non l’ho capita fino in fondo veramente bene
Me e te
Uno dei due sa farsi male, l’altro meno
Però me e te
E’ quasi una negazione.
Io mi perdo nei dettagli e nei disordini, tu no
Eterno il tuo passato e il mio passato
Ma tu no.
Me e te, è così chiaro
E sembra difficile.
La mia vita
Mi fa perdere il sonno, sempre
Mi fa capire che è evidente
La differenza tra me e te.
Poi mi chiedi come sto
E il tuo sorriso spegne i tormenti e le domande
A stare bene, a stare male, a torturarmi, a chiedermi perchè.
La differenza tra me e te
Tu come stai? Bene. Io come sto? Boh!
Me e te
Uno sorride di com’è, l’atro piange cosa non è
E penso sia un errore.
E penso sia bellissimo
NOTTURNO...
D' A M O R I R E..
....
e le lettere d'amore, le lettere d'amore
fanno solo ridere: le lettere d'amore
non sarebbero d'amore se non facessero ridere;
anch'io scrivevo un tempo lettere d'amore,
anch'io facevo ridere: le lettere d'amore
quando c'è l'amore, per forza fanno ridere....
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Post n°94 pubblicato il 05 Agosto 2012 da ANASTASIAcritica
MANICOMIO 1914 - Adalgisa CONTI Gentilissimo Sig. Dottore Questa è la mia vita. Adalgisa Conti, fu costretta nel manicomio di Arezzo il 17 novembre 1913. Aveva allora 26 anni, si era sposata 2 anni prima, era una bella donna e, a detta di un ex sindaco di Anghiari, era considerata intelligente ed estroversa. Adalgisa Conti fu ricoverata con la violenza in manicomio perchè, secondo una diagnosi medica di allora (poi ce ne furono altre), era "affetta da delirio di persecuzione con tendenza al suicidio". Nella sua cartella clinica, fra tante note mediche più o meno inesorabili, ci sono - per il periodo che va dal ricovero al marzo 1914 – diverse sue lettere, che rivelano, più di qualsiasi altro documento, quale delitto sia stato consumato sulla mente e sul corpo di questa donna, dotata di qualità umane non comuni. L'ultima sua lettera, indirizzata al medico curante, contiene la storia dei suoi 26 anni, vissuti per lo più ad Anghiari, fino al momento in cui la disperazione la indusse a prepararsi una morte devota e fiorita. Fu il suo testamento morale. Dopo quello scritto, che pubblichiamo in questo libro, Adalgisa Conti tacque. "Storie come quella di Adalgisa sono paradigmatiche, perchè mostrano con indiscutibile chiarezza come l'ospedale psichiatrico non è solo un luogo in cui non si cura, ma il luogo dove una persona viene inesorabilmente schiacciata da un apparato teso a ricondurla a uno stereotipo di malato mentale postulato in partenza. " (Introduzione - Collettivo Operatrici Servizi psichiatrici Provincia di Arezzo). (segue..) Un anno fa... Un anno fa scrivevo di Adalgisa Conti, della poetessa Alda Merini e della loro "presunta" follia. A distanza di un anno, scrivo solo della mia ORDINARIA FOLLIA* (che tristezza....)
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"I 2 DA PICCHE"
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ELENCO N° POST
"DEDICATI"
ALLA SPAZZATURA
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58) La Sintesi
49) Pisepata/Patapise
21/22) ..Razzolano Malissimo!
(altri .. Purtoppo CANCELLATI!)
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T V M
Mare, mare, mare
Qualcuno da lassù saprà ascoltare
Mare, mare, mare
Ti spiego una parola, due non lo so fare
La nostra fine non fu niente di speciale
Rispetto al fatto che poi tutto sa passare
Ma mi perseguitano queste tre parole:
Ti Voglio Male
Guardare la Sicilia al riverbero del sole
L'estate amplifica l'effetto forte di un dolore
L'odore misto di salsedine e il tuo colore
Parlan per ore
La rabbia attenta il passo debole
La mia allegria non può convincere
Il viso bianco e
L'umore fragile
Mentre impetuoso lasciami star male