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SABBIE MOBILI
Demoni e meraviglie
Venti e maree
Lontano di gia' si e' ritirato il mare
E tu
Come alga dolcemente accarezzata dal vento
Nella sabbia del tuo letto ti agiti sognando
Demoni e meraviglie
Venti e maree
Lontano di gia' si e' ritirato il mare
Ma nei tuoi occhi socchiusi
Due piccole onde son rimaste
Demoni e meraviglie
Venti e maree
Due piccole onde per annegarmi.
Jacques Prevert
TAG
Non t'amo come se fossi rosa di sale,topazio
o freccia di garofani che propagano il fuoco:
t'amo come si amano certe cose oscure,
segretamente,entro l'ombra e l'anima.
T'amo come la pianta che non fiorisce e reca
dentro di sè, nascosta, la luce di quei fiori;
grazie al tuo amore vivve oscuro nel mio corpo
il concentrato aroma che ascese dalla terra.
T'amo senza sapere come, nè quando nè da dove,
t'amo direttamente senza problemi nè orgoglio:
così ti amo perché non so amare altrimenti
che così, in questo mondo in cui non sono e non sei,
così vicino che la tua mano sul mio petto é mia,
così vicino che si chiudono i tuoi occhi col mio sonno.
( Pablo Neruda )
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Mio Zio Vasco era davvero un personaggio. Prima di tutto era livornese e questo gli dava senz’altro una marcia in più. Era come si dice dalle sue parti “una vera macchietta”. Alto, con una corporatura robusta ma non grasso e con un naso davvero importante per il quale si prendeva in giro da solo. Era sempre allegro, sempre disponibile. Qualsiasi evento tragico della vita, raccontato da lui perdeva i toni della tragedia e si trasformava. Riusciva a farci ridere di cose che generalmente non fanno ridere affatto. Aveva due grandi passioni : giocare a boccette al bar e pescare. La sua prima passione si consumava quotidianamente al bar di Mario in Via Funaioli a Livorno. Me lo ricordo bene quel bar fumoso e mi ricordo anche quando mi insegnò a giocare a biliardo dimostrando una pazienza davvero esemplare. Ero emozionata perché tutti i suoi amici avevano smesso di giocare a briscola e circondato il biliardo facendo il tifo per me.Quando azzeccavo un tiro, lui si guardava intorno e con fare orgoglioso diceva “ Deh è la mi nipote!” La sua seconda passione, invece, era una cosa molto più seria. Partiva la mattina all’alba dal Moletto con la barca e tornava all’imbrunire. Ricordo la preparazione della canne e dei bolentini che avveniva la sera prima generalmente in giardino. Si metteva seduto sullo scalino di casa e passava ore ed ore a sbrogliare metri di lenza, a mettere galleggianti e piombi, ad oliare mulinelli. Lo guardavo incantata e come sempre gli chiedevo di portarmi con lui. Mi sorrideva e mi spiegava che per quella volta non era possibile ma che presto mi ci avrebbe portato , ero troppo piccola. In effetti di passione ne aveva anche un’altra ed io da bambina era quella che adoravo di più, era il genio della barzelletta. Ne aveva sempre una per ogni occasione. Un repertorio da fare invidia ai migliori comici del mondo. A volte ho avuto anche il sospetto che se le inventasse al momento.Alcune delle sue più riuscite ancora me le ricordo e ogni tanto mi capita di raccontarle ma non sono la stessa cosa, manca la sua faccia, la sua mimica, perdono di sapore e diventano insignificanti. Però tutte le volte che prendo un aereo visto che volare non è uno dei miei sport preferiti mi viene in mente che cosa rispose lui ai suoi famosi amici del bar quando doveva partire per l’America per andare a trovare il figlio. Uno di loro, forse proprio Mario, il proprietario gli chiese “ Ma ci vai in aereo ? E se casca? “ e mio zio lo guardò con la faccia seria e gli rispose “ Deh, tanto non è mica mio!”
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TANTE FORESTE
Tante foreste strappate alla terra
e massacrate
distrutte
rotativizzate
Tante foreste sacrificate per la pasta da carta
di miliardi di giornali che attirano annualmente
l'attenzione dei
lettori sui pericoli del disboscamento.
Jacques Prévert
Invisibile
il vertice puro dell'allegria invisibile
il pianoforte del Dio e del silenzio
invisibile
Invisibile
ogni buon maestro che si fa invisibile
l'atto e la parola
né sciabola né bastone
invisibile
Invisibile
una pace anche piccola
un caso d'amore
un popolo che sia capace di ricostruire il silenzio
dalla simulazione di un sogno
invisibile
E l'invisibile limpidità
la misura del tempo
la grande arte é un mestiere piccolo
invisibile
Invisibile
l'amore nelle sue versioni
la luna tutta
il sangue senza rivali
la rosa nuova nel giardino
la cometa d'oro nel cielo stellato
invisibile
un camion di angeli
santeria e santità
l'ambizione muta del compositore
invisibile
Io sto sempre lontano da ciò che amo
io sto invisibile
come un ordine superiore il mio disegno a natale
E' la strategia miserabile del cacciatore
che si fa invisibile
(Ivano Fossati)
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