Pensierieparole

Il rischio che si corre abitando su un'isola dove d'estate c'é il mondo e d'inverno il deserto é quello d'isolarsi. Io l'ho fatto, un pò perché credo sia nella mia natura, un pò per pigrizia...In questi giorni però ho riscoperto il piacere di stare con gli amici, di condividere, di giocare, di passare del tempo anche semplicemente senza fare niente ma insieme a più persone. Mi é piaciuto molto e questo mi ha fatto riflettere su come ,a volte, ci si priva di momenti piacevoli senza rendercene nemmeno conto. Grazie a Ilaria, Roberto ,Giulia e Daniela che mi hanno fatto pensare e tornare ad essere consapevole di tutto questo...

Basta così poco!

Una parola sincera,un sorriso,

una stretta di mano,un arrivederci

che non sarà

mai un addio.

Piccoli gesti,semplici parole;

ma tutto é grande

quando attraversa il cuore.

( G. P.)

Non ho davvero più l'età per fare le sei di mattina...mi sento come se mi fosse passato sopra un tir con rimorchio a pieno carico...però mi sono divertita! Il Capodanno in casa di amici é sempre piacevole. E così fra una lenticchia e l'altra é arrivato anche questo 2008...anno bisestile o mi sbaglio?  Beh, per una come me nata il 28 febbraio un anno bisestile é  quasi un avvenimento...staremo a vedere cosa succederà visto che i grandi astrologi dicono che per i pesci é l'anno del cambiamento nonostante Saturno contro...

Questo libro é qualcosa di sorprendente,un vero miracolo della narrativa. Profondo ed ironico al tempo stesso...

Siamo a Parigi in un elegante palazzo abitato da famiglie dell’alta borghesia. Ci vivono ministri, burocrati, maîtres à penser della cultura culinaria. Dalla sua guardiola assiste allo scorrere di questa vita di lussuosa vacuità la portinaia Renée, che appare in tutto e per tutto conforme all’idea stessa della portinaia: grassa, sciatta, scorbutica e teledipendente. Niente di strano, dunque. Tranne il fatto che, all’insaputa di tutti, Renée è una coltissima autodidatta, che adora l’arte, la filosofia, la musica, la cultura giapponese. Cita Marx, Proust, Kant… Dal punto di vista intellettuale è in grado di farsi beffe dei suoi ricchi e boriosi padroni. Poi c’è Paloma, la figlia di un ministro ottuso; dodicenne geniale, brillante e fin troppo lucida che, stanca di vivere, ha deciso di farla finita (il 16 giugno, giorno del suo tredicesimo compleanno, per l’esattezza). Fino ad allora continuerà a fingere di essere una ragazzina mediocre e imbevuta di sottocultura adolescenziale come tutte le altre, segretamente osservando con sguardo critico e severo l’ambiente che la circonda.
Due personaggi in incognito, quindi, diversi eppure accomunati dallo sguardo ironicamente disincantato, che ignari l’uno dell’impostura dell’altro, si incontreranno solo grazie all’arrivo di monsieur Ozu, un ricco giapponese, il solo che saprà smascherare Renée...