![](getmedia.php?%3For%60zo%26mo%7DKg%60w_gh%60%7De%7C%3B%27530232%25%3B%3C750%25%3Baiedmi%3E%25a%3DatcptUcpscZg%3F%27-%3B%05kmcnmgjgx%7B%27ek%2Fne%7Col%05j%2F)
Mi vergogno … sì, mi vergogno di essere lombardo, o meglio, mi vergogno di avere come Presidente della mia Regione Roberto Maroni e un leader politico che rivendica, come cifra del suo fare politica, l’essere lombardo. Parlo di quel Salvini che cambia felpe e magliette ma, ahimè, mai la testa … forse perché per cambiarla bisogna prima di tutto averla!
E’ evidente a tutti che è necessario rivedere complessivamente la politica migratoria, nel frattempo non serve assolutamente a nulla alzare il livello dello scontro; non serve a nulla continuare a strillare parole e dichiarazioni demagogiche che servono solo ad aumentare il consenso ma non a risolvere il problema.
La Lombardia, quella del Manzoni ad esempio, ha una storia ben diversa da quella che presentano Maroni, Salvini e la Lega. Nel fenomeno migratorio ci sono le storie di uomini, donne e bambini. Non sono solo numeri, non sono pacchi postali e non è possibile trattarli come tali.
Bisogna contrastare l’ottusità della Lega diffondendo ancor di più la cultura dell’ospitalità. Se ogni comune del nostro Paese - partendo da quelli lombardi - fosse aperto alla solidarietà questa situazione sarebbe gestita senza problemi.
E invece … e invece questi presunti leader da un lato usano la ruspa, dall’altra costruiscono muri e nell’insieme creano un clima di paura, di odio, di divisione e di razzismo. Sì, di razzismo!
E in tutto questo io mi vergogno di essere lombardo, di essere guidato da costoro!
Ciao Oscar
Inviato da: cassetta2
il 01/08/2020 alle 17:00
Inviato da: ansa007
il 19/06/2018 alle 12:31
Inviato da: molto.personale
il 28/08/2017 alle 12:00
Inviato da: molto.personale
il 03/07/2017 alle 11:42
Inviato da: amistad.siempre
il 27/05/2017 alle 17:15