Mi consumo dietro ai loop. A volte vorrei avere un piatto per metter su i vinili quelli che quando finiscono lasciano il rumore della puntina che spatte sull'etichetta del disco . . . E a volte ecco . . . nella testa il loop. . . quel loop. . . e tutto s'inchioda all'infinito.
E la mente s'offusca. si dilata. Si comprime. Esplode e soffoca allo stesso tempo. E' la cosa giusta? E' la cosa giusta? E annaspo. . . Perchè questo è un viaggio che non ho mai chiesto di intraprendere. Sopra quelle 4 corde io viaggio all'infinito. Ma qui mi sembra di stare sempre al punto di partenza. Come un incubo da brutto film di serie B.
Le 24 ore stanno finendo. Finalmente. La morte apparente che dà tregua alla vita. Il sogno che spezza l'incubo del sentire. L'incubo che strappa il grido silenzioso alle parole inutili. E' qui nella letargia, che mi sento viva. E qui 24 ore diventano 48.72.200.1000 oppure 1 secondo appena. Di morte apparente. Di vita pulsante.
Un altro sorso e il fiele scende liscio. Qualsiasi decisione è una sofferenza per qualcuno. E io non so decidere. Non per te. Non per lei. Nessuno ha il potere di decidere. E io non ho più voglia di aprire gli occhi su un'altra giostra di 24 ore.
Inviato da: OssimoroTossic0
il 01/12/2017 alle 19:05
Inviato da: spageti
il 18/09/2017 alle 16:43
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il 26/12/2016 alle 01:44
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il 15/11/2016 alle 08:00
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il 10/11/2016 alle 21:16