ElOqUi DiSoRgAnIcI

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 Gronda la voce fra mandibole strette-stride a stento, ed io mi avverto segreta-un corpo a volte avulso -come un filamento ingravidato, come corda da tendere-.Tu sei fauci da avvelenare, aria corposa devastata dal nero catrame riverso -quando lussata si divarica ubriaca-nel mentre da qui in poi tutto resta privo-trivellando i timpani di tutti quei pensieri-messi in fila in una forra di silenzi.