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Post n°13 pubblicato il 12 Giugno 2008 da Mormallor
Questa rottura di scatole non è frequentissima e magari non è nemmeno legata propriamente alla menopausa, ma io non me la sono fatta scappare.... quando si dice: "non facciamoci mancare nulla!"
La sindrome delle gambe senza riposo (RLS), altrimenti conosciuta come sindrome di Ekbom, colpisce una percentuale di popolazione, soprattutto femminile, che varia tra il 5 e il 10 per cento. La possibilità nelle donne di esserne colpite aumenta durante la gravidanza e in caso di anemia. E’ un disturbo nervoso che spesso pregiudica seriamente, nelle forme più gravi, la vita di chi ne soffre. Compare generalmente fra i 40 e i 50 anni, ma in alcuni casi anche molto prima. Le cause sono ancora sconosciute. In alcuni casi si sa che la mancanza di ferro o di vitamine può aggravare i sintomi. Una forma di RLS è ereditaria. Come si manifesta? Con l’irrefrenabile bisogno di muovere le gambe, impulso che si associa a formicolio, prurito e crampi. In pochissimi soggetti la sindrome procura dolore. In alcuni casi i sintomi si estendono anche alle braccia, quasi mai ad altre parti del corpo. I sintomi possono peggiorare quando chi ne soffre è a riposo. I sintomi si alleviano temporaneamente, muovendo le estremità colpite. La sensazione di sollievo perdura per tutta la durata dell’attività motoria. Quali sono le conseguenze? Chi ne è affetto ha difficoltà ad addormentarsi o a mantenere il sonno di notte. La mancanza di riposo influisce sul rendimento del giorno dopo. Stanchezza, mancanza di concentrazione e sbalzi d’umore sono le conseguenze immediate, che si ripercuotono sul lavoro e nei rapporti sociali. Dopo ansia, depressione e altri fattori psicofisiologici, la sindrome delle gambe senza riposo è il fattore principale scatenante dell'insonnia, dovuta proprio al bisogno incontrollato di muovere le gambe. Come si cura? Non c’è un medicinale per trattare il disturbo, esistono però farmaci per curare i sintomi correlati, tra questi sedativi e antidolorifici. Gli esperti giudicano le sostanze dopaminergiche farmaci di prima scelta per la cura della maggior parte dei pazienti con RLS. I pazienti devono venir informati con precisione sugli effetti collaterali dei farmaci. La nausea o addirittura il vomito possono essere trattati con un ulteriore medicamento, nel caso non bastasse l’ assunzione delle pastiglie durante i pasti. Questi effetti collaterali subentrano più raramente se la dose viene incrementata lentamente. La posologia è diversa da quella prescritta nella Malattia di Parkinson e spesso una dose serale è sufficiente. Ogni farmaco pur alleviando il disturbo, presenta sempre effetti collaterali e rischi. Praticare moderata e regolare attività fisica può essere utile per riuscire a tenere sotto controllo la patologia.
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