Anima e pelle...

L'attesa dell'andare...

Era tutto in disordine... tutto da riordinare. Per quanto mi sforzassi di mettere a posto la vita, lei con fare prepotente si scombinava, come quando ti arriva una folata di vento improvvisa dopo che con cura ti sei sistemata i capelli. Avevo mille pensieri, mille idee in testa, ma mi sentivo svuotata in balia degli eventi, in una città la cui ignoranza farebbe paura anche al più temerario degli intelligenti. Mi sentivo strana, circondata di tanto, come una bambina che guarda la vetrina e si appresta a scegliere quel che vuole... ecco, io guardavo tutto con l'ambizione di voler scegliere troppo... perché a volte quando scegli una sola cosa, è quella sbagliata che ti piomba addosso rendendo i tuoi sforzi vani. L'ultima volta che mi sono sentita così, avevo ventinove anni...a quell'età sono andata via. Oggi per la seconda volta sentivo l'urgenza di andare... lontano da tutto, da tutti, non portarmi più niente dentro "il mio passato, i miei sentimenti, le mie inutilità". Volevo di più per me e non me le sarei fatte più bastare le solite parentesi che danno una boccata di ossigeno. Gli altri potevano parlare quanto più desideravano, stabilire cosa sarebbe stato giusto fare, comunque me ne sarei andata, era solo questione di tempo anche questa volta. Io non voglio più restare in un posto che non mi merita con persone che non sanno scegliermi...

Elojsa