KARBOGHA

L'analisi di Sconcerti


tratto dall'articolo scritto per il giornale che dirigo:Genoa e Napoli sono quello che di più vicino c’è alla Juventus in B, ma vicino non vuol dire simile. Questo è in buona parte l’errore del Napoli, che è sempre scontento del proprio campionato perché convinto che le partite dovrebbero essere tutte vinte. Genoa e Napoli hanno due buone squadre di B, probabilmente le migliori. Ma due squadre di B. Giocassero in A con queste formazioni avrebbero molti problemi. E’ d’altra parte normale giocare in B con ottime formazioni di serie B. Bucchi è un grande attaccante di categoria, non importa se in serie A segnerebbe decisamente meno. Tanto siamo in serie B. Così De Zerbi, Cannavaro, Iezzo, Savini, Giubilato. Cosa importa se una squadra avrebbe difficoltà in A se deve vincere il campionato di B? Basta ricordarsi che non può essere la Juventus il punto di riferimento. La Juventus cinque mesi fa era campione d’Italia. Napoli e Genoa cinque mesi fa erano in serie C. Non possono essere la stessa cosa. Per questo sono poco comprensibili le critiche a Reja. Il Napoli ha sbagliato davvero una sola partita, quella di Piacenza. In compenso ha vinto una partita che non doveva vincere, quella con il Rimini. I conti tornano, nel senso che portano i punti che ci sono. E sono punti che tengono il Napoli alto, perfettamente in quota. Nessun giocatore del Napoli ha grandi referenze, sono tutti ottimi giocatori di categoria. Perché dovrebbero stravincere la categoria? Perché dovrebbero fare come la Juventus o come spetterebbe al Napoli per semplice slancio storico? Il Napoli è stato costruito benissimo, ha logica e resistenza. Ma il suo campionato se lo deve anche sudare. Gli avversari sono più giovani e più poveri, ma giocano spesso insieme da molto tempo (vedi Rimini) o hanno qualità spontanee molto forti (vedi Triestina).Il Napoli è possente, è vasto, non agile. Per vincere avrà spesso bisogno di giocare bene. E non è una cosa che gli viene facile.