KARBOGHA

Gatti e... Corini


Toh, forse (e sottolineo forse) si rivede Gatti. Abbiamo dovuto attendere che il giudice sportivo squalificasse in un colpo solo Dalla Bona e Amodio per rivedere l'ex campioncino del Perugia (mai esploso) in campo. A Vicenza probabilmente ci sarà spazio anche per lui. Lo ha fatto intendere Reja nelle ultime dichiarazioni e lui naturalmente si è lasciato andare a un entusiastico commento rilasciato ai giornalisti. La sua presenza in campo farà felici tutti i tifosi napoletani, ormai affezionatisi a questo ragazzo che non ha mai storto il muso davanti a tribune accortocciate su tribune e a qualche convocazione collezionata tra gli infortuni e le squalifiche dei suoi compagni che lo adorano. A me la storia di Fabiolino Gatti ricorda molto quella di un altro campioncino passato per Napoli anni fa: Eugenio Corini. Gatti si è fatto conoscere giovanissimo con il Perugia a soli diciassette anni con una partita stratosferica in cui marcò Roberto Baggio al Curi senza fargli toccare palla e una stagione da leader. Divenne un autentico caso mediatico. Eugenio Corini invece giovanissimo riuscì addirittura ad emergere con la Juventus di Giovanni Trapattoni. Per entrambi dopo la notorietà sono cominciate le difficoltà. Gatti è dovuto emigrare in Sicilia per giocare in B e Corini venne dato in prestito dalla Sampdoria (che lo aveva acquistato) a un Napoli che di suo non comprava un cartellino neppure a pagarlo 10.000 lire. Ancora una volta per i due stagioni sfortunate. Infortuni per entrambi e poche presenze. Corini rimase a Napoli, ma nessuno lo voleva: fu considerato non idoneo per una serie A a medi livelli. Gatti è finito a Napoli in serie C in un mercato chiuso nel quale Marino si è dovuto accontantare solo di scarti. Corini rilasciò un'intervista-appello al Corriere dello Sport in cui chiedeva alla dirigenza di puntare su di lui per il ruolo di regista. Era convinto che dopo l'infortunio sarebbe tornato decisivo in una piazza come Napoli. Ma la dirigenza trattava Rapajc (che poi neppure prese) e non ascoltò le sue parole d'amore per la maglia azzurra. Fu lasciato andare senza offrirgli neppure una possibilità. E lo stesso sta avvenendo anche per Gatti a Napoli. Continua a non avere mai una chance. Reja preferisce mettere gente fuori ruolo piuttosto che dare fiducia a questo furetto inesauribile del centrocampo. Inutile raccontare di quel che successe poi a Corini. Utilissimo sperare che non avvenga lo stesso con Gatti. Sarebbe dura dover pentirsi in futuro di aver lasciato andare un giovane centrocampista ed ex golden boy del calcio italiano senza avergli concesso alcuna possibilità. E magari ce lo ritroveremmo a Chievo padrone di un centrocampo che strabilia l'Italia. E magari che lo ritroveremmo convocato, ormai ultratrentenne, dal prossimo ct della nazionale. E sarebbe una beffa. Esattamente come lo è stato per Corini. Un ragazzo considerato finito troppo in fretta.