Creato da ELEANOR1963 il 25/11/2007
HO SOGNATO DI INCONTRARTI
 

 

« la terrazzaho sognato di te »

MARY ED ALEX

Post n°13 pubblicato il 23 Aprile 2011 da ELEANOR1963

  


Mary

Quella mattina ero uscita presto di casa,  colazione al bar,  una capatina dal tabaccaio  << buongiorno Antonio  come va?  Un pacchetto di Merit 100’S  per favore >>.

<< Ciao Mary buongiorno a te >>.

 << Amore! Servila tu per favore >> disse a sua moglie una bella donna bionda.

Antonio aveva la mia età avevamo frequentato le scuole medie insieme,  era sempre stato bruttino e piuttosto somaro  e devo dire che con il crescere non era migliorato.

Ero là a domandarmi se almeno a letto ci sapesse fare, altrimenti non mi sarei spiegata come una donna così, potesse stare con uomo tanto insignificante.

Mentre la mia mente elucubrava sulle abitudini sessuali del “brutt’ Antonio”, mi cadde l’occhio su una bustina colorata, piccola e carina di quelle usate per confezionare piccoli pacchettini, subito decisi di comprarla  pensando all’appuntamento del pomeriggio con il mio Alex, avrei confezionato per lui una sorpresa.

Pagai le sigarette, il  pacchettino,  salutai e andai al lavoro.

Era tutto il giorno che correvo e come il solito ero  anche terribilmente in ritardo…

<< Favorisca patente e libretto prego. >>

<< Accidenti ! >> esclamai.

Attraverso le lenti scure degli occhiali da sole, vedevo  la cangiante divisa bianca del vigile urbano che mi chiedeva i documenti per i soliti controlli di routine.

Quel pomeriggio non avevo tempo, ero in ritardo per l’appuntamento.  Alex mi aspettava nel suo ufficio dovevamo discutere, di polizze assicurative e investimenti.

Solo da poco ero venuta in possesso di  liquidità e volevo investire parte del denaro in azioni ed obbligazioni.

Avevo subito pensato che Alex potesse consigliarmi, era un consulente finanziario amico di famiglia e lo conoscevo da diverso tempo.

Ascoltavo il vigile mentre leggeva i miei dati anagrafici << Mary Sabino, 35 anni, di Roma, capelli color miele, occhi verdi, sorriso da incantatrice >> attonita e un po’ stupita  mi tolsi gli occhiali e lo guardai, << aggiungerei occhi intriganti e seducenti, come quelli di una gatta >> mi riscossi  incredula  e pensai << ci mancava il vigile che fa il cascamorto!>> non volevo offenderlo e allo stesso tempo cercavo di tagliar corto, un sorriso di circostanza, una scusa banale, un parente malato, e con quattro moine finalmente riuscii a liberarmi del vigil- cortese.

Con il pensiero tornai ad Alex, lo avevo conosciuto diversi anni prima, la nostra era una conoscenza superficiale e di circostanza ma mi era sempre stato simpatico, persona davvero squisita, affabile e disponibile un po’ mascalzone come solo certi uomini sanno essere.

Non avevo mai pensato a lui come ad un possibile amante, questo succedeva poi…….

Un pomeriggio,  andai nel suo ufficio per una questione d’affari, cominciammo a scherzare  e a flirtare, la conoscenza e la confidenza, unite al momento particolare, fecero sì che lo vedessi con altri occhi, molte altre volte era successo che ci parlassimo, ma mai che c’interessassimo l’uno all’altra, cominciai a lanciargli segnali sedutivi o lui li lanciò a me non saprei chi cominciò per primo, a volte certi momenti non hanno inizio,  non c’è un innesco razionale ma una serie di concause, di fatto, ciò che fino allora non era mai successo accadde, ci piacemmo, poi …………da cosa nasce cosa e………..

Fissammo così un appuntamento per vederci fuori dell’ufficio in veste privata.

Cominciammo così a frequentarci per diverso tempo, tentai più volte di convincere Alex a far l’amore con me nel suo ufficio, ma lui non aveva mai voluto, cominciai così a pensare al modo di convincerlo.

Erano giorni che stavo organizzando il rendez vouz avevo cercato di ottenere l’appuntamento il più tardi possibile, con spirito machiavellico avevo ordito una  trama: un poco di ritardo, l’ufficio deserto e…….incrociamo le dita.

                                                

Finalmente sono arrivata, parcheggio la mia nuova lancia y, sono leggermente in ritardo.

Tutto sommato le avance del vigile hanno fatto del bene al mio alter ego, mi sto preparando, sono armata di buoni propositi e assolutamente determinata, è mia ferma intenzione sedurre Alex nel suo ufficio.

Per l’occasione indosso un paio di Chanel rosse dal tacco alto, una gonna lunga  con l’orlo a punte, abbastanza larga e comoda per poterci infilare sotto le mani  e magari anche la testa, di tessuto leggero impalpabile quasi trasparente e di colore nero, sopra una maglietta aderente molto scollata, rossa, in tinta con le scarpe che mette in risalto il mio seno generoso, al collo, un fazzolettino nero, come la gonna legato a mò di sciarpetta, agli orecchi  dei pendenti un po’ zingareschi segno di una certa stravaganza.

Una sottile collanina con cornetto portafortuna che si nasconde tra i solchi dei  seni, i contorni delle labbra sottolineati dalla matita, esaltano una bocca che promette baci e carezze, tra i denti bianchissimi, dolcezze e segreti non ancora svelati.

Sto salendo le scale.

Un lungo brivido d’eccitazione mi accappona la pelle, sento tra le gambe inumidirsi la vagina e il tanga rigorosamente rosso, coordinato con il reggiseno.

Indosso anche le autoreggenti nere  acquistate apposta per l’occasione come so che piacciono a lui.

Mentre salgo le scale, ripenso al pacchettino comprato la mattina, lo tiro fuori dalla borsa, mi fermo un attimo, mi volto, guardo verso il basso, ciò che vedo  mi eccita di più, sembra una scena da film erotico.

La tromba delle scale è molto illuminata, un’ampia vetrata  consente una perfetta  visuale di chi sale, se avessi la minigonna mi si vedrebbe fino all’ombelico, mi chino e immagino Alex che da sotto mi guarda mentre mi  sfilo gli slip, lo immagino spettatore e gli lancio occhiate di fuoco, il mio sedere esposto al suo sguardo voglioso.

Davanti ai suoi occhi le dolci rotondità dei miei glutei, più avanti, s’intravede il ciuffo più scuro dei peli del pube, che nasconde il centro della mia femminilità, che pulsa e che brama.

Ho tra le dita delle mani, la sottile stoffa  rossa,  umida  della  mia eccitazione,  apro il pacchettino e  c’infilo le mie mutandine che solo poco prima avevo sfilato con movimenti lenti e sensuali avrei voluto che fosse stato Alex a togliermele mentre con le dita mi sfiorava la pelle facendomi rabbrividire di piacere ma poi salterebbe la sorpresa che ho preparato, così resto ferma un attimo ad accarezzarmi le cosce e su fino all’inguine, pregustando già le dolci carezze di quelle mani che mi conoscono così bene.

Continuo a salire le scale ancheggiando la mia nudità mi eccita ancor di più, se di più è mai possibile.

Mi sento intimidita e spregiudicata.

Ecco due gradini ancora e c’è Alex.

Busso alla porta, Alex mi apre << ciao, buonasera>> << ciao Mary! Come stai bene sei bellissima!>> Leggo nei suoi occhi un certo desiderio, come sempre quando ci vediamo.

Senza darlo a vedere mi squadra da capo a piedi è amante dei tacchi a spillo e di stravaganze un po’ osé.

Mi guardo un po’ in giro con non curanza, poggio il pacchettino in bellavista sulla scrivania con le chiavi e la borsa.<< è per me?>> chiede Alex << forse!>> gli rispondo<< se fai il bravo!>> mi domanda sempre più incuriosito << cos’è?>> << lo saprai a tempo debito>> ribatto prontamente  poi ridendo aggiungo << e poi dicono che la curiosità è femmina! >>

Mi accorgo subito che ha piantato il muso  e per un po’ parliamo solo di lavoro lo lascio cuocere nel suo brodo.

Intanto continuo a giocare con il pacchettino e a provocarlo accavallo le gambe  tiro su la gonna fino sopra il ginocchio e scopro le cosce a momenti mi siedo un po’ scomposta, gioco con la catenina tra i seni, m’inumidisco spesso le labbra, passandoci sopra lentamente la lingua, seguendone il contorno, sono segnali inequivocabili che Alex conosce benissimo, respiro profondamente gonfiando il seno.

Mi accorgo che Alex comincia a distrarsi mi dice  cose senza senso, è evidente che la sua testa è altrove, allargo le cosce e tiro su la gonna lamentandomi per un ipotetico gran caldo, il caldo che sento è dentro di me, e a quel che vedo anche Alex ha caldo... molto caldo.

E palese il suo disagio, goccioline di sudore gli imperlano la fronte, non riesce a stare seduto, si dimena sulla poltrona, noto di sottecchi come tenta in modo maldestro di sistemarsi la patta dei pantaloni, segno che un fagotto gli tira tra le gambe, quando comincia  ad allentare il nodo della cravatta allora è il segnale, credo che basti.

Mi alzo faccio il giro della scrivania mi poggio sul bordo mi avvicino al suo orecchio e soffiando dolcemente gli sussurro << si è per te>>, leggo il sorriso nei suoi occhi come un bambino che ha appena ricevuto il suo dono.

Lo bacio profondamente prendo a succhiargli la lingua mordicchiandola dolcemente seguo il contorno delle labbra lentamente,  ad occhi chiusi come per imprimerlo  nella memoria, le lingue intrecciate  in una danza, i sapori reagiscono tra loro innescando una reazione chimica potente ed esplosiva.

Spingo indietro la poltrona dove Alex è seduto, mi accomodo di fronte a lui con le gambe divaricate e aspetto che Alex apra il pacchettino.

Osservo Alex che con il pacchettino tra le mani titubante  e curioso strappa la carta e ci va ficcanasare << sorpresa !!!!!!!!>>.

Non appena trova le mie mutandine, come un bambino curioso mi alza la gonna e mi vede nuda.

Senza alcuna esitazione mi allarga le gambe e si tuffa a leccarmi, reclino il busto indietro non desidero altro, la sua lingua è dolce e sapiente, con le mani tengo la sua testa e guido i suoi movimenti gridando il mio piacere.

Conosco intimamente Alex, ma non avrei mai sospettato che sapesse essere così abile, la sua lingua nervosa e veloce mi solletica il clitoride girandoci intorno.

Sento che s’indurisce, poi si ferma a titillarlo velocemente, poi più lentamente scende lungo il canale delle grandi labbra fin giù, dove un roseo pertugio gli offre del nettare che assapora avidamente, gli piace il gusto, è dolce, mi schiocca dei colpetti di lingua sulle tenere morbidezze delle grandi labbra poi risale e ridiscende il clitoride rigido ed indurito la vagina grondante di piacere pulsa e spasima.

Alex alza lo sguardo su  di me, io sento che si è fermato, mi alzo. Ci baciamo  a lungo. Le sue labbra hanno un sapore nuovo, misto ai miei umori.

Tra noi non ci sono parole solo gemiti e sospiri, il mio uomo torna a leccarmi, raccoglie la mia linfa che ormai non si contiene e cola lungo la fessura fino ad inumidire un altro pertugio, anche di questo si occupa e mi solletica e mi lecca  mi sembra d’impazzire.

Persa nel mondo del piacere mi accorgo che Alex  si sta dedicando con gran passione a giocare con le dita oltre che con la lingua in diverse parti del mio corpo o meglio nei diversi orifizi, come in una preparazione, questa è cosa nuova per me, mi eccito moltissimo e ad onor del vero, mi piace molto più di quanto non abbia mai immaginato.

Il caldo si fa insopportabile e ci spogliamo.

Alex è bellissimo come un dio greco virile e fiero. Ora tocca  a me farlo felice.

Invertiamo le posizioni io seduta sulla poltrona lui davanti a me sulla scrivania, il suo membro si erge rosso e umido la mia bocca ora è pronta a mantenere le promesse fatte e celati fra i denti candidi.

Le mie mani sulle sue ginocchia lentamente salgono lungo le cosce muscolose e ricoperte di  quei peli che fanno tanto “uomo” arrivo all’inguine  e raccolgo tra le mie mani i suoi testicoli già gonfi.

Lentamente con una mano salgo lungo l’asta e tengo fermo  il mio giochino, me lo paso sul viso, seguo i contorni del mio volto, sugli occhi sulle lebbra, lungo la guancia fino a sfiorare la base del collo, come le dita di un cieco mentre tracciano il contorno del viso per imprimerlo nella memoria.

Mentre seguo i contorni delle labbra dal prepuzio escono goccioline, le labbra imperlate d’umore richiamano irresistibilmente la mia lingua, che esce dalla bocca e avida si appresta e raccogliere il suo sapore, prima lungo le mie labbra lucide di un rossetto nuovo, poi attorno  al suo glande come in un girotondo.

Gioco alla dottoressa << prego si metta in posizione ginecologica>> mi alzo, avvicino le mie labbra alle sue e ci baciamo, è un bacio lungo pieno di desiderio.

Chiudo gli occhi e scendo verso la base del collo, lo mordicchio e lo bacio sfiorandogli appena la pelle, seguo il mio istinto che mi trascina verso il basso, verso i suoi piccoli capezzoli rosei  e mi fermo per succhiarli.

Non lo avrei mai detto, ma anche i suoi, se solleticati, s’inturgidiscono e tra l’aureola  più scura fa capolino un piccolissimo capezzolo.

I gemiti di Alex mi lasciano intuire che gli piace, allora acquisisco forza e coraggio.

Continuo a scendere solleticandogli la pelle della pancia fino all’ombellico, poi, giù lentamente fino all’inguine, risalgo, la punta della mia lingua sfiora appena l’incrocio alla base del glande, dove hanno sede i centri nervosi, il suo membro immediatamente reagisce e si alza, lo sento pulsare, la vena alla base dell’asta si gonfia di più.

Allora scendo a leccarla dolcemente poi risalgo e all’improvviso con foga  quando lui non se lo aspetta lo prendo tutto fra le mie labbra, lo lascio scivolare nella bocca umida  calda e profonda  su e giù velocemente,.

Poi di nuovo lo lascio e scendo lungo tutta la sua lunghezza, arrivo ai testicoli e li prendo fra le labbra, prima uno poi l’altro e di nuovo giù…… più giù.

Mentre lo bacio la mano scivola tra le mie gambe, mi accarezzo a lungo il mio dito intinge l’umido scivoloso e lo porta su fino al clitoride.

Dico ad Alex che voglio sentirlo dentro di me, è come se mi mancasse una parte x essere completa.

Mi stendo sulla scrivania allargo le gambe, mi sento emozionata, pregusto il lento movimento di Alex che prima si avvicina me lo fa sentire , lo strofina lungo tutta la vagina e poi piano lo appoggia sulla soglia del piacere, io resto ferma per un attimo poi con un movimento veloce spingo il bacino verso il basso e lo accolgo dentro di me.

Alex mi viene incontro lo sento spingere fino in fondo, più in fondo.

Con movimenti lenti prima, più veloci poi, un susseguirsi di spinte, d’allontanamenti e di ricongiungimenti sempre più veloci , una passione sempre più febbrile.

Mi sembra di non averne mai abbastanza  non appena lo sento allontanarsi lo abbraccio con le gambe  e con le mani sui glutei lo tengo avvinghiato a me.

<< Voltati>> il tono imperioso di comando mi spinge ad ubbidire, immagino voglia prendermi da dietro, lo sa che a me piace.

<< voglio tutto di te>> mi sussurra piano nell’orecchio.

Non capisco cosa voglia intendere,ma lo lascio fare. I miei sensi sono intorpiditi e la mia mente non è molto lucida.

A dire il vero queste pause mi logorano un po’.

Alex da dietro con le dita ricomincia il gioco che ha fatto all’inizio con la lingua, si china tra le natiche, gioca con la lingua con le dita nella vagina  e più dietro nel pertugio innominato ,non capisco ho la mente in confusione, non capisco ma non mi oppongo ,so solo che ambisco a soddisfare questa bramosia.

Il mio uomo si alza e mi penetra per inumidire il suo membro io felice immagino di ricominciare il gioco di prima , ma dopo poco lo sento di nuovo fuori di me.

Lo sento che si avvicina al pertugio segreto e tenta di spingere m’irrigidisco non voglio <>, mi accarezza i capelli e mi bacia sul collo , mi sento rassicurata, mi rilasso e lo lascio fare.

Alex spinge piano, lentamente il muscolo si dilata, il pene entra non fa male, piano più piano ho un po’ di paura tutti dicono che fa malissimo, la mia percezione è strana ma estremamente piacevole, ancora un po’ ecco ora è tutto dentro, un momento solo per respirare , ed ecco che comincia la danza, dentro fuori, dentro fuori, dentro fuori , spinte sempre più veloci sempre più forti, sento che sto per raggiungere l’orgasmo, lo dico ad Alex anche lui è pronto, io grido forte…………godiamo insieme.

Alex si china su di me mi accarezza dolcemente i seni e mi bacia sul collo, sussurra parole dolci è felice.

A me occorre un attimo ancora per riprendere il controllo, non avevo mai provato nulla di simile, un piacere forte, travolgente, veloce, che mi esplode nel cervello all’improvviso, violento e piacevolissimo……

 

 

 

 

Commenti al Post:
caiodentato
caiodentato il 16/07/13 alle 21:57 via WEB
E brava alla porcellona!
 
forever17
forever17 il 06/09/13 alle 15:33 via WEB
ciaooo mipermetto di scriverti perchè siamo vicini ........complimenti .......mi stai tentando...magari chi sà ..se qualche volta ti sono passato vicino e non sono riuscito a sentire il tuo particolare profumo ......chi sà potrebbe accadere prima opoi ....caldi bacini sul tuo corpo dove e come vuoi tu ...smakkk...o slapppp
 
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